Language: English
Versione inglese da Eyes On Brazil
Language: Italian
Una versione italiana fatta senza sapere il portoghese
Language: Finnish
Traduzione finlandese / Finnish translation / Traduction finnoise / Tradução finlandesa / Suomennos: Juha Rämö
GUANTANAMO
Se että amerikkalaiset
rikkoivat
ihmisoikeuksia
Kuuban maaperällä
on symbolisesti
niin liioiteltu
kannanotto,
että se ei hätkähdytä minua.
Guantamon tukikohta,
tukikohta
Guantamon lahdella,
Guantamon tukikohta,
Guantamo.
Se että amerikkalaiset
rikkoivat
ihmisoikeuksia
Kuuban maaperällä
on symbolisesti
niin liioiteltu
kannanotto,
että se ei hätkähdytä minua.
Guantamon tukikohta,
tukikohta
Guantamon lahdella,
Guantamon tukikohta,
Guantamo.
Contributed by Juha Rämö - 2016/11/20 - 11:31
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Per esempio A base de Guantanamo è stata scritta quando la prigione non era ancora stata toccata da decisioni al riguardo, molto prima dell’elezione di Obama e dell’intervento della Corte Suprema. Si tratta di una canzone diretta, chiara e politica. Il fatto è che gli americani hanno calpestato i diritti umani sull’isola di Cuba. Ciò è talmente forte simbolicamente che ne sono rimasto scosso nel profondo. Abbiamo cantato questo brano a Rio prima di registrarlo e la gente ne ha parlato molto. Un giornalista mi ha chiesto se fossi antiamericano, fortemente di sinistra e se difendessi Cuba a spada tratta. Non è stato l’unico a pormi questo quesito, anche se in realtà le parole che molti degli altri hanno usato non sono state così esplicite: il senso vero delle loro domande si nascondeva tra le righe di altre che mi ponevano; però so che avrebbero voluto sapere questo da me. Bene, ho risposto con molta chiarezza, dicendogli che avrebbe dovuto ascoltare il testo con maggior attenzione. È accaduto un fatto e nel mio immaginario gli americani non sono coloro che solitamente calpestano i diritti umani: è questo che mi ha sconvolto. Parlo di diritti umani; non mi schiero né a favore né contro qualcuno. Per esempio se osservassimo la situazione dei diritti umani a Cuba ci sarebbe da fare una rivoluzione, io l’ho dichiarato tante volte e Fidel Castro stesso si è molto arrabbiato quando mi ha sentito parlare in questi termini, mi ha persino citato nella prefazione di un libro. Mi sarei venduto all’imperialismo secondo lui, ma credo si sia espresso in modo ingiusto nei miei confronti. Gli ho spiegato cosa abbia significato per me la rivoluzione cubana quando ero giovane e quanto ancora abbia valore. Non dimentico mai i valori che la mossero. E tutt’oggi per me sono la storia vivente, la speranza, il sogno del nuovo, ci credo ancora. Però la vita a Cuba così come è stata amministrata in tutti questi anni non è un modello per me, penso che una società libera sia il futuro, è la base, dobbiamo combattere per la libertà e la giustizia, non per contribuire all’oppressione dell’essere umano.
Intervista a "Musica Jazz"