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Rappresaglia

99 Posse
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99 Posse

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Curre curre guagliò
(99 Posse)
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(99 Posse)


da "Curre curre guagliò" (1993)

99 Posse – Curre Curre Guagliò


La canzone è la cronaca di una vicenda vera.

il 1° febbraio 1992 una manifestazione nazionale di lotta per la casa, indetta dal Coordinamento unitario, si concluse con violenti scontri sotto la Galleria Umberto e l’arresto di cinque attivisti del centro sociale. L’episodio destò molto scalpore. I media titolarono di un ritorno dell’«incubo della guerriglia», di «autonomi infiltrati» nei cortei, di «ruolo di provocatori» degli attivisti di Officina 99, i quali, di contro, accusavano le istituzioni, i media e le forze dell’ordine di «aver montato una trappola ad hoc» (da L’alchimia ribelle napoletana∗ Materiali per una storia della città antagonista)

Luca Persico che alla fine del 1991 aveva fondato i 99 Posse è tra i militanti arrestati il 1 febbraio. Nel disco la giornata è raccontata anche nella sferzante 1-2-1992, pezzo costruito sul collage di sample televisivi che apre anche ad un tema ancora attualissimo: la scarsissima attendibilità dell’informazione televisiva (vedi la recensione di Alessandro Pascale)


Curre curre guagliò (1993)

Esodo - Curre curre guagliò - Salario Qawali - 'O documento - Rigurgito antifascista - Tuttapposto - Rigurgito (TV version) - Napoli - Nun c’à facc’ cchiù - Ripetutamente - 1-2-1992 - Odio - Rappresaglia

Il sole splende forte a piazza Plebiscito
Mi sento rilassato, il corteo è finito
Il sole splende forte a piazza Plebiscito
Le sirene, il cellulare, sono mezzo tramortito
A Roberta il mio pensiero, non ti ho neanche salutato
Schedato, picchiato, insultato e provocato
E intanto il sole splende a piazza Plebiscito
Ma per me cala la notte: sono stato arrestato
L'incredulità, la rabbia, scotennato
I miei capelli, le mie cose, retaggio del passato
Retaggio del passato, arriva l'avvocato: sarai presto liberato
Visconti il magistrato, l'arresto è confermato
E intanto il sole splende a piazza Plebiscito
Ed io rimango al buio scalpitando sbigottito
E ancora tante guardie, le chiavi, i cancelli
E ritornano alla mente i momenti più belli
Le lotte coi compagni, con tutti i miei fratelli
Ma chiudono i cancelli
Chiudono i cancelli
Chiudono i cancelli
Chiudono i cancelli

Rap-rappresaglia, rap-rappresaglia
Siamo tutte vittime di rappresaglia
Rap-rap-rappresaglia, rap-rappresaglia
Siete tutte vittime di rappresaglia
Rap-rappresaglia, rap-rappresaglia
Siamo tutte vittime di rappresaglia
Rap-rap-rappresaglia, rap-rappresaglia
Siete tutte vittime di rappresaglia

Il bisogno di piangere costantemente unito alla rabbia
La voglia di lottare liberato
E intanto il sole splende a piazza Plebiscito
Quel sole che è la lotta del movimento unito
Che dal buio della cella non ho visto, ma ho sentito
Ho sentito nel cuore (sì) il vostro amore
La solidarietà con tutto il suo calore
Ti possono arrestare, la casa perquisire
Da quello che ti è caro, ti possono strappare
Ti possono picchiare, ti possono umiliare
Ma la lotta dei compagni non la possono fermare
Nessun magistrato lo può neanche pensare

Rap-rappresaglia, rap-rappresaglia
Siamo tutte vittime di rappresaglia
Rap-rap-rappresaglia, rap-rappresaglia
Siete tutte vittime di rappresaglia
Rap-rappresaglia, rap-rappresaglia
Siamo tutte vittime di rappresaglia
Rap-rap-rappresaglia, rap-rappresaglia
Siete tutte vittime di rappresaglia

Il calore della lotta in galera è arrivato
L'ho sentito, (sì) mi ha aiutato
Si fotta il magistrato, si fotta la NATO
Si fotta il sistema che tutto ciò ha determinato
La vostra determinazione mi ha scarcerato
E adesso sono uscito, dici: "È tutto finito"
Sono libero
Sono libero
Libero, libero, libero, libero, libero
Libero, libero, libero, libero
Libero, libero, libero, libero, libero
Libero, libero, libero, libero

Sono libero di esser processato
Libero di essere ancora arrestato
Libero di dormire agitato
Pensando intensamente a ciò che non è stato
Pestato da agenti che in un solo minuto, se avessi voluto
Avrei cancellato quei fottuti sorrisi da quei volti di Stato
E sono perseguitato, smanio come un dannato
Non riesco ad accettare di avere accettato
Eppure so come niente sarebbe cambiato
So come tutto avrei peggiorato
Cosciente (sì) di esser diventato
Un fottuto numerino nelle mani dello Stato
Dieci estrazioni, chiamate elezioni
Non sei più nessuno, un fottuto burattino
Nelle mani di un Padrino che organizza il tuo destino
Morto o vivo, in galera o in stato di libertà
Sono libero (libero)
Sono libero (sono libero)
Sono libero, però me sient'e schiattà
Libero, libero, libero, libero, libero
Libero, libero, libero, libero
Libero, libero, libero, libero, libero
Libero, libero, libero, libero
(Ancora)
Libero, libero, libero, libero, libero
Libero, libero, libero, libero

Urlalo sempre finché c'hai fiato
Non tramonta mai il sole a piazza Plebiscito
Urlalo sempre finché c'hai fiato
Hasta siempre la vittoria del proletariato
Urlalo sempre finché c'hai fiato
Non tramonta mai il sole a piazza Plebiscito
Dico
Urlalo sempre finché c'hai fiato
Hasta siempre la vittoria del proletariato unito

Contributed by DonQuijote82 - 2011/6/6 - 11:49




Language: Italian

Versione pubblicata su NA9910°, la raccolta per i 10 anni dei 99 Posse e successiva ai fatti di Genova

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RAPPRESAGLIA

Il sole splende forte a Piazza Plebiscito
mi sento rilassato il corteo è finito
Il sole splende forte a Piazza Plebiscito
le sirene il cellulare sono mezzo tramortito
a Roberta il mio pensiero non ti ho neanche salutato
schedato, picchiato, insultato, provocato
e intanto il sole splende a Piazza Plebiscito
per me cala la notte sono stato arrestato
l’incredulità la rabbia scotennato
i miei capelli le mie cose retaggio del passato
retaggio del passato arriva l’avvocato
sarai presto liberato Visconti il magistrato
l’arresto è confermato
e intanto il sole splende a Piazza Plebiscito
ed io rimango al buio scalpitando sbigottito
e ancora tante guardie, le chiavi i cancelli
e ritornano alla mente i momenti più belli
le lotte coi compagni con tutti i miei fratelli
ma chiudono i cancelli ma chiudono i cancelli ma chiudono i cancelli

Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia siamo tutti vittime di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia Carlo è stato vittima di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia siamo tutti vittime di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia siete tutti vittime di rappresaglia

E mi appartengono i morti nelle stragi di stato
assassinati perché c'ho un passato non vengo dal nulla
oggi come ieri guerriglieri in sella
e bombe e galera e la storia è sempre quella
non è cambiato niente e mi appartiene la lotta della gente
contro quella mente che là spara apertamente
e poi mi ammazza vivo putrefatto e contento
e sono solo uno zero in un assegno circolare
per i miei padroni sono il prezzo da pagare
sono la garanzia che c’è la democrazia
ma vogliono che io stia nella mia bella corsia
che se si accende la spia arriva la polizia
e poi mi sparano a vista (vaffanculo!) sono un fottuto terrorista
e la mia vita vale meno di una busta vuota
trascinata dal vento in una strada desolata, guaglio’

Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia Carlo è stato vittima di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia Carlo è stato vittima di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia Carlo è stato vittima di rappresaglia
Rap- Rappresaglia Rap-Rappresaglia Carlo è stato vittima di rappresaglia

Il calore della lotta in galera è arrivato
l’ho sentito, sì mi ha aiutato
si fotta il magistrato, si fotta la N.A.T.O.
si fotta il sistema che tutto ciò ha determinato
la vostra determinazione mi ha scarcerato
e adesso sono uscito dici è tutto finito
sono libero liberooo
io sono Libero libero libero libero libero libero
libero libero libero libero libero libero
libero libero libero libero libero libero
sono libero libero libero libero libero libero
libero libero libero
sono libero di essere processato
libero di essere ancora arrestato
libero di dormire agitato
pensando intensamente a ciò che non è stato
pestato da agenti che in un solo minuto
se avessi voluto avrei cancellato
quei fottuti sorrisi da quei volti di stato
e sono perseguitato smanio come un dannato
non riesco accettare di aver accettato
e pure so come niente sarebbe cambiato
so come tutto avrei peggiorato
cosciente sì di esser diventato
un fottuto numerino nelle mani dello stato
10 estrazioni chiamate elezioni
e non sei più nessuno un fottuto numerino
nelle mani di un padrino che organizza il tuo destino
morto, vivo, in galera o in stato di libertà
sono libero liberooo io sono libero
però m’ sent’ ’e schiattà
Libero libero libero libero libero libero
libero libero libero libero libero libero
libero libero libero libero libero libero
sono libero libero libero libero libero libero
libero libero libero
io sono li-be-ro

Contributed by DoNQuijote82 - 2014/3/30 - 19:09




Language: Italian

Versione pubblicata su "Curre Curre Guaglio' 2.0 Non un passo indietro" (2014) con la partecipazione di J-Ax

curre-curre-guaglio-2

RAP RAPPRESAGLIA

Quanto sono trendy i manganelli sfoderati
studenti di studenti e pensionati
cinquantenni esodati cazzi amari
però negli anni ottanta erano tutti paninari
cresciuti con il biscione
senza partigiani, con il mito di Sylvester Stallone
miti americani dentro un frullatore
perché Marshall era un piano non un amplificatore
hanno capito che è una balla
che a Wall Street non c'è Michael Douglas
hanno capito che la vita passa
e lo status non cambia nemmeno con i ray-Ban
e chi si incazza scende in piazza
ma trova calci in faccia
lo stato picchia e non guarda la marca la razza
il Tg non ne parla
e siamo tutti vittime di rappresaglia

Rappresaglia siamo tutti vittime di rappresaglia
Rappresaglia siete tutti vittime di rappresaglia

Il bisogno di piangere è costantemente unito
alla rabbia, alla voglia di lottare liberato
e intanto il sole splende a Piazza Plebiscito
quel sole che è la lotta del movimento unito
che dal buio della cella non ho visto ma ho sentito
sentito nel cuore, sì il vostro amore
la solidarietà con tutto il suo calore
ti possono arrestare, la casa perquisire
da quello che ti è caro ti possono strappare
ti possono picchiare, ti possono umiliare
ma la lotta dei compagni non la possono fermare
nessun magistrato lo può neanche pensare

Rappresaglia siamo tutti vittime di rappresaglia
Rappresaglia siete tutti vittime di rappresaglia

Il calore della lotta in galera è arrivato
l’ho sentito, sì mi ha aiutato
si fotta il magistrato, si fotta la N.A.T.O.
si fotta il sistema che tutto ciò ha determinato
la vostra determinazione mi ha scarcerato
e adesso sono uscito dici è tutto finito
sono libero sono libero
Libero libero libero
sono libero di essere processato
libero di essere ancora arrestato
libero di dormire agitato
pensando intensamente a ciò che non è stato
pestato da agenti che in un solo minuto
se avessi voluto avrei cancellato
quei fottuti da quei volti di stato
e sono perseguitato smanio come un dannato
non riesco ad accettare di aver accettato
e pure so come niente sarebbe cambiato
so come tutto avrei peggiorato
cosciente sì di esser diventato
un fottuto numerino nelle mani dello stato
10 estrazioni chiamate elezioni
non sei più nessuno un fottuto numerino
nelle mani di un padrino che organizza il tuo detino
morto, vivo, in galera o in stato di libertà
sono libero però m’ sent’ ’e schiattà
Libero libero
Urlalo sempre finché c’hai fiato
non tramonta mai il sole a Piazza Plebiscito
urlalo sempre finché c’hai fiato
hasta siempre la vittoria del proletariato
Urlalo sempre finché c’hai fiato
non tramonta mai il sole a Piazza Plebiscito
urlalo sempre finché c’hai fiato
hasta siempre la vittoria del proletariato unito

Contributed by DonQuijote82 - 2014/3/31 - 10:45




Language: Italian

Il testo di 1-2-1992, brano che racconta la giornata di scontri a Napoli a partire dalle cronache assolutamente falsate dei mass media
1-2-1992

Napoli 1-2-1992

Quando la città fu al centro di tentativi delle Brigate Rosse e delle autonomie operaie di cercare tra le frange dei disoccupati e degli emarginati nuova linfa per i loro disegni eversivi

Ancora una volta un gruppo di autonomi provenienti da diverse città italiane e anche dall'estero, si sono infiltrati in una manifestazione di senzatetto, disoccupati ed ex detenuti, ed hanno premeditatamente attaccato le forze dell'ordine

Ci sono stati violenti scontri, alla fine il bilancio è di 4 poliziotti feriti, 19 persone fermate e 5 arrestate
L'incubo della guerriglia per le strade di Napoli, nuovamente terreno di scontro tra forze dell'ordine e movimenti eversivi

L'incubo della guerriglia
L'incubo della guerriglia, ancora una volta
L'incubo della guerriglia
L'incubo della guerriglia

- Loro cercano il terreno adatto, approfittano della disoccupazione, approfittano delle elezioni per infiltrarsi

- Chi sono questi nuovi autonomi?

- Loro cercano il terreno adatto, approfittano della disoccupazione, approfittano delle elezioni per infiltrarsi

- Chi sono questi nuovi autonomi?

- I nuovi autonomi non sono altro che i vecchi autonomi

- Chi sono questi nuovi autonomi?

- I nuovi autonomi non sono altro che i vecchi autonomi

È avvenuto nel 1977 o nel 1968.

[?], nato il 23 luglio 1970
JRM, 14 gennaio 1969
Zulù, nato il 15 novembre 1970

2024/2/7 - 22:09




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