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Calle 13


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[2010]
Album "Entren los que quieran"
Con Totó la Momposina, Susana Baca, María Rita e Gustavo Santaolalla.
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Soy,
Soy lo que dejaron,
soy toda la sobra de lo que se robaron.
Un pueblo escondido en la cima,
mi piel es de cuero por eso aguanta cualquier clima.

Soy una fábrica de humo,
mano de obra campesina para tu consumo
Frente de frio en el medio del verano,
el amor en los tiempos del cólera, mi hermano.

El sol que nace y el día que muere,
con los mejores atardeceres.
Soy el desarrollo en carne viva,
un discurso político sin saliva.

Las caras más bonitas que he conocido,
soy la fotografía de un desaparecido.
la sangre dentro de tus venas,
un pedazo de tierra que vale la pena.

Una canasta con frijoles,
soy Maradona contra Inglaterra anotándote dos goles.
Soy lo que sostiene mi bandera,
la espina dorsal del planeta es mi cordillera.

Soy lo que me enseño mi padre,
el que no quiere a su patria no quiere a su madre.
Soy América latina,
un pueblo sin piernas pero que camina.

Tu no puedes comprar al viento.
Tu no puedes comprar al sol.
Tu no puedes comprar la lluvia.
Tu no puedes comprar el calor.
Tu no puedes comprar las nubes.
Tu no puedes comprar los colores.
Tu no puedes comprar mi alegría.
Tu no puedes comprar mis dolores.

Tu no puedes comprar al viento.
Tu no puedes comprar al sol.
Tu no puedes comprar la lluvia.
Tu no puedes comprar el calor.
Tu no puedes comprar las nubes.
Tu no puedes comprar los colores.
Tu no puedes comprar mi alegría.
Tu no puedes comprar mis dolores.

Tengo los lagos, tengo los ríos.
Tengo mis dientes pa` cuando me sonrío.
La nieve que maquilla mis montañas.
Tengo el sol que me seca y la lluvia que me baña.

Un desierto embriagado con peyote,
un trago de pulque para cantar con los coyotes
todo lo que necesito.
Tengo mis pulmones respirando azul clarito.

La altura que sofoca.
Soy las muelas de mi boca mascando coca.
El otoño con sus hojas desmalladas.
Los versos escritos bajo la noche estrellada.

Una viña repleta de uvas.
Un cañaveral bajo el sol en Cuba.
Soy el mar Caribe que vigila las casitas,
Haciendo rituales de agua bendita.

El viento que peina mi cabello.
Soy todos los santos que cuelgan de mi cuello.
El jugo de mi lucha no es artificial,
Porque el abono de mi tierra es natural.

Tu no puedes comprar al viento.
Tu no puedes comprar al sol.
Tu no puedes comprar la lluvia.
Tu no puedes comprar el calor.
Tu no puedes comprar las nubes.
Tu no puedes comprar los colores.
Tu no puedes comprar mi alegría.
Tu no puedes comprar mis dolores.

Você não pode comprar o vento
Você não pode comprar o sol
Você não pode comprar chuva
Você não pode comprar o calor
Você não pode comprar as nuvens
Você não pode comprar as cores
Você não pode comprar minha felicidade
Você não pode comprar minha tristeza

Tú no puedes comprar al sol.
Tú no puedes comprar la lluvia.
(Vamos dibujando el camino,
vamos caminando)
No puedes comprar mi vida.
Mi tierra no se vende.

Trabajo bruto pero con orgullo,
Aquí se comparte, lo mío es tuyo.
Este pueblo no se ahoga con marullos,
Y si se derrumba yo lo reconstruyo.

Tampoco pestañeo cuando te miro,
Para que te acuerdes de mi apellido.
La Operación Cóndor invadiendo mi nido,
¡Perdono pero nunca olvido!

(Vamos caminando)
Aquí se respira lucha.
(Vamos caminando)
Yo canto porque se escucha.

Aquí estamos de pie
¡Que viva Latinoamérica!

No puedes comprar mi vida...

inviata da Bartleby - 15/3/2011 - 22:49



Lingua: Italiano

Versione italiana di Stefano
AMERICA LATINA

Sono,
sono ciò che avete lasciato,
sono ciò che resta di quello che avete rubato.
Un popolo nascosto sulla cima,
la mia pelle è di cuoio per questo sopporta qualunque clima.

Sono una fabbrica di fumo,
mano d'opera contadina per il tuo consumo.
Fronte di freddo nel mezzo dell'estate
l'amore ai tempi del colera, fratello.

Il sole che nasce e il giorno che muore,
con i migliori tramonti.
Sono lo sviluppo in carne viva
un discorso politico senza saliva.

I volti più belli che ho conosciuto,
sono la fotografia di un desaparecido,
il sangue nelle tue vene
un pezzo di terra che vale la pena.

Un cesto di fagioli,
sono Maradona contro l'Inghilterra facendo due gol.
Sono quello che sostiene la mia bandiera
la spina dorsale del pianeta è la mia cordillera.

Sono quello che mi ha insegnato mio padre
chi non ama la sua patria non ama sua madre.
Sono America Latina,
un popolo senza gambe però che cammina.

Tu non puoi comprare il vento.
Tu non puoi comprare il sole.
Tu non puoi comprare la pioggia.
Tu non puoi comprare il calore.
Tu non puoi comprare le nuvole.
Tu non puoi comprare i colori.
Tu non puoi comprare la mia allegria.
Tu non puoi comprare i miei dolori.

[come sopra in portoghese]

Ho i laghi. Ho i fiumi.
Ho i denti per i momenti in cui sorrido.
La neve che abbellisce le mie montagne.
Ho il sole che mi asciuga e la pioggia che mi bagna.

Un deserto ubriacato con peyote*,
un bicchiere di pulque** per cantare con i coyote
tutto ciò di cui ho bisogno.
Ho i polmoni respirando azzurro chiaro.

L'altitudine che soffoca.
Sono i molari della bocca masticando coca.
L'autunno con le foglie cadute.
I versi scritti in una notte stellata.

Una vigna piena di uva.
Un campo di canna da zucchero sotto il sole di Cuba.
Sono il mar Caribe che controlla le case.
Facendo rituali con acqua benedetta.

Il vento che pettina i miei capelli.
Sono tutti i santi che pendono dal mio collo.
Il succo della mia lotta non è artificiale,
perché il concime della mia terra è naturale.

Tu non puoi comprare il vento.
Tu non puoi comprare il sole.
Tu non puoi comprare la pioggia.
Tu non puoi comprare il calore.
Tu non puoi comprare le nuvole.
Tu non puoi comprare i colori.
Tu non puoi comprare la mia allegria.
Tu non puoi comprare i miei dolori.

[ritornello in portoghese]

Tu non puoi comprare il sole.
Tu non puoi comprare la pioggia.
(Stiamo disegnando il cammino,
stiamo camminando).
Tu non puoi comprare la mia vita.
La mia terra non si vende.

Lavoro duro però con orgoglio,
qui si condivide, ciò che è mio è tuo.
Questo popolo non affoga con le onde
e se crolla io lo ricostruisco.

Nemmeno sbatto le ciglia quando ti guardo
affinché tu possa ricordare il mio cognome.
L'operazione Condór invadendo il mio nido
chiedo scusa ma non la dimentico!

(Stiamo camminando)
Qui si respira lotta.
(Stiamo camminando)
Io canto perchè si ascolta.

Siamo qui, in piedi.
Che viva Latinoamerica!

Tu non puoi comprare la mia vita...
* Peyote: piccolo cactus senza spine che contiene mescalina e che gli indigeni assumevano per sopportare le lunghe camminate o la fatica del lavoro.

** Pulque: bibita altamente alcolica che si ottiene dalla fermentazione del succo di una pianta tipica del Messico e del Centro America.

inviata da Stefano - 18/12/2015 - 19:30




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