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Nanas de la cebolla

Joan Manuel Serrat
Language: Spanish


Joan Manuel Serrat

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Made in Spain
(Luis Eduardo Aute)
Einheitsfrontlied
(Bertolt Brecht)


Poesia di Miguel Hernández
Musica di Alberto Cortez
Arrangiamenti e direzione musicale di Francesc Burrull
da Miguel Hernández (1972)
Serrat-Miguel Hernandez-Frontal

La stessa poesia è stata cantata anche (con una musica diversa) da Enrique Morente ("Homenaje Flamenco a Miguel Hernández" -1971)

quadro di Hector Wistuba
quadro di Hector Wistuba

Nel 1939, alla fine della guerra civile spagnola, Miguel Hernández rinchiuso nella prigione dove morirà tre anni dopo, dedica al figlio appena nato Manuel Miguel queste commoventi Ninne nanne della cipolla, scritte in seguito a una lettera della moglie Josefina che gli confessava che non avevano da mangiare altro che pane e cipolla.

Il motivo di questa composizione è noto: sua moglie gli scrisse una lettera dicendogli che mangiava solo pane e cipolla, che a suo figlio erano usciti i primi denti e rideva molto. Questo fatto provoca nel poeta un entusiasmo disperato che si tradurrà nelle Nanas de la cebolla.

Tre dualità antitetiche parallele percorrono questa poesia. La cipolla indica la fame (rispettivamente «brina» e «ghiaccio nero»), il ridere è libertà, che «mette le ali», mentre i denti sono un’arma, «cinque minute ferocie». Il bimbo ride, sazio ed ignaro della triste circostanza: ecco la gioia tragica che vince l’abbattimento, ecco Hernández che scrive questi versi luminosi nel buio della sua cella

Miguel Hernández. La circostanza e il tragico


Riportiamo qui l'intera poesia. Serrat non canta le strofe tra parentesi quadre.
La cebolla es escarcha
cerrada y pobre.
Escarcha de tus días
y de mis noches.
Hambre y cebolla,
hielo negro y escarcha
grande y redonda.

En la cuna del hambre
mi niño estaba.
Con sangre de cebolla
se amamantaba.
Pero tu sangre,
escarchada de azúcar,
cebolla y hambre.

Una mujer morena
resuelta en luna
se derrama hilo a hilo
sobre la cuna.
Ríete, niño,
que te traigo la luna
cuando es preciso.

[Alondra de mi casa,
ríete mucho.
Es tu risa en tus ojos
la luz del mundo.
Ríete tanto
que mi alma al oírte
bata el espacio.]

Tu risa me hace libre,
me pone alas.
Soledades me quita,
cárcel me arranca.
Boca que vuela,
corazón que en tus labios
relampaguea.

Es tu risa la espada
más victoriosa,
vencedor de las flores
y las alondras
Rival del sol.
Porvenir de mis huesos
y de mi amor.

[La carne aleteante,
súbito el párpado,
el vivir como nunca
coloreado.
¡Cuánto jilguero
se remonta, aletea,
desde tu cuerpo!]

Desperté de ser niño:
nunca despiertes.
Triste llevo la boca:
ríete siempre.
Siempre en la cuna,
defendiendo la risa
pluma por pluma.

[Ser de vuelo tan lato,
tan extendido,
que tu carne es el cielo
recién nacido.
¡Si yo pudiera
remontarme al origen
de tu carrera!]

Al octavo mes ríes
con cinco azahares.
Con cinco diminutas
ferocidades.
Con cinco dientes
como cinco jazmines
adolescentes.

Frontera de los besos
serán mañana,
cuando en la dentadura
sientas un arma.
Sientas un fuego
correr dientes abajo
buscando el centro.

Vuela niño en la doble
luna del pecho:
él, triste de cebolla,
tú, satisfecho.
No te derrumbes.
No sepas lo que pasa ni
lo que ocurre.

Contributed by Nello - 2011/3/13 - 11:00



Language: Italian

Versione italiana di Emilo Carizzoni tratta da L'Umana Avventura settembre 1978
NINNA NANNA DELLA CIPOLLA

La cipolla è brina
angusta e povera.
Brina dei tuoi giorni
e delle mie notti.
Fame e cipolla,
ghiaccio nero e brina
grande e rotonda.

Nella culla della fame
mio figlio stava.
Con sangue di cipolla
si alimentava.
Ma il tuo sangue è
arricchito di zucchero
cipolla e fame.

Una donna bruna
dissolta dentro la luna
si versa filo dopo filo
dentro la culla
Ridi bambino
e inghiottirai la luna
quando sia necessario.

[Allodola della mia casa
ridi molto
è il tuo riso nei tuoi occhi
la luce del mondo
Ridi tanto
che la mia anima all'udirti
penetri lo spazio.]

Il tuo riso mi rende libero
mi pone ali
mi toglie solitudini
mi allontana il carcere
Bocca che vola
cuore che nelle tue labbra
lampeggia.

È il tuo riso la spada
più vittoriosa
vincitore dei fiori
e delle allodole
Rivale del sole.
Futuro delle mie ossa
e del mio amore.

[La carne alitante
subitanea la palpebra
il vivere come mai
multicolore
Che cardellino
risale, svolazza
dal tuo corpo!]

Mi svegliai dall'essere bimbo:
tu non destarti mai
Triste mostro la bocca:
ridi tu sempre
Sempre nella culla
difendendo il riso
piuma dopo piuma.

[Essere dal volo sì alto
tanto vasto,
che la tua carne è il cielo
appena nato.
Oh, potessi io
risalire all'origine
della tua corsa!]

All'ottavo mese ridi
con cinque fiori d'arancio
con cinque minuscole
ferocie.
Con cinque denti
come cinque gelsomini
adolescenti.

Frontiera dei baci
saranno domani
quando nella dentatura
avvertirai un'arma.
Sentirai un fuoco
correre sotto i denti
cercando il centro.

Vola bimbo, nella doppia
luna del seno:
lui, triste di cipolla
tu, soddisfatto.
Non crollare.
Che tu non sappia quello che scorre
né quel che accade.

2012/8/26 - 00:52


75 anni fa, il 28 marzo 1942, nelle galere franchiste, moriva a 31 anni il poeta spagnolo Miguel Hernández.

CCG Staff - 2017/3/28 - 22:41


a Miguel Hernández

Lodo la mela grana spaccata
scrigno e tesoro fuori poroso
scabro, di dentro festa e ricchezza.

La cavolaia umile lodo
di tra il rigagno sporco e l’albergo
degli operai povero; il pane
nero di ieri nella minestra;
la disfogliata cipolla flebile.

22, 24-25 giugno 2011

L.L. - 2017/3/28 - 23:00


Come riporta El País del 25 maggio 1984, il figlio di Miguel Hernandez, Manuel Miguel, a cui il poeta dedicò questi versi commoventi è morto a 45 anni nel 1984. Di carattere scontroso e riservato, non ha mai mostrato doti letterarie ed è vissuto sotto il peso della memoria del padre.

2017/3/28 - 23:55


Una poesia di Miguel Hernández al figlio Manuel Miguel, composta nel 1941 nella prigione di Alicante, ormai molto malato, a poche settimane dalla morte.
Ci credo che per Manuel Miguel la vita possa essere stata pesante, con tanta assenza, tanto amore e tanta morte sulle spalle...
La poesia è stata messa in musica da Luís Pastor, cantautore spagnolo, per il disco collettivo “Cantando à Miguel Hernández”, realizzato nel 2006 dall'etichetta Factoría Autor per la serie “La Palabra Más Tuya”

Cantando à Miguel Hernández

CON DOS AÑOS

Con dos años, dos flores
cumples ahora.
Dos alondras llenando
toda tu aurora.
Niño radiante:
va mi sangre contigo
siempre adelante.

Sangre mía, adelante,
no retrocedas.
La luz rueda en el mundo,
mientras tú ruedas.
Todo te mueve,
universo de un cuerpo
dorado y leve.

Herramienta es tu risa,
luz que proclama
la victoria del trigo
sobre la grama.
Ríe. Contigo
venceré siempre al tiempo
que es mi enemigo.

Bernart Bartleby - 2017/4/1 - 14:03




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