Only a man harrowing clods
In a slow silent walk
With an old horse that stumbles and nods
Half asleep as they stalk.
Only thin smoke without flame
From the heaps of couch-grass;
Yet this will go onwards the same
Though Dynasties pass.
Yonder a maid and her wight
Go whispering by:
War's annals will cloud into night
Ere their story die.
In a slow silent walk
With an old horse that stumbles and nods
Half asleep as they stalk.
Only thin smoke without flame
From the heaps of couch-grass;
Yet this will go onwards the same
Though Dynasties pass.
Yonder a maid and her wight
Go whispering by:
War's annals will cloud into night
Ere their story die.
Contributed by Bartleby - 2011/1/3 - 15:04
Language: Italian
Traduzione italiana trovata qui
AL TEMPO DELLO « SFACELO DELLE NAZIONI »
Soltanto un uomo ch'erpica le zolle
A passo tacito e lento
Con un vecchio cavallo che incespica e ciondola il capo,
Mezzo assonnato, mentre procedono insieme.
Non altro che fumo sottile senza fiamma
Dai cumuli dalla gramigna;
Ma questo mai non muterà nel tempo
Sebbene le dinastie tramontino.
Laggiù una fanciulla e il suo amoroso
Vengono bisbigliando tra loro;
Gli annali della guerra si perderanno nella notte
Prima che la loro storia muoia.
Soltanto un uomo ch'erpica le zolle
A passo tacito e lento
Con un vecchio cavallo che incespica e ciondola il capo,
Mezzo assonnato, mentre procedono insieme.
Non altro che fumo sottile senza fiamma
Dai cumuli dalla gramigna;
Ma questo mai non muterà nel tempo
Sebbene le dinastie tramontino.
Laggiù una fanciulla e il suo amoroso
Vengono bisbigliando tra loro;
Gli annali della guerra si perderanno nella notte
Prima che la loro storia muoia.
Contributed by Bernart Bartleby - 2017/11/9 - 14:28
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Dalla raccolta “Moments of Vision” pubblicata nel 1917.
Molti autori l’hanno proposta in musica. Secondo quanto riportato dall’importante database The Lied, Art Song and Choral Texts Page, il primo dovrebbe essere il compositore britannico Gerald Finzi (1901-1956) nel suo “Requiem da camera” del 1924.
Nella sua produzione letteraria Thomas Hardy ha spesso condannato la guerra e i suoi orrori, ma in questa poesia a prevalere è la visione ottimistica del futuro del genere umano al termine di ogni conflitto: le dinastie e le loro guerre sono destinate ad essere dimenticate, scomparendo nella notte della Storia, mentre la Vita, ancora una volta, come sempre, trionfa.
Hardy scrisse questa poesia con riferimento alla Grande Guerra ma molto probabilmente fu concepita molti anni prima, visto che egli conobbe anche la carneficina della guerra franco-prussiana combattuta 45 anni prima.