Atene, Grecia, segreto, vertice
di favola incastonata dentro il topazio che l’inanella.
Sul proprio azzurro insorta
in minimi
limiti, per essere misura, libertà
della misura, libertà di legge che
a sé liberi legge.
Sino dal mare,
dal cielo al mare,
liberi l’umano vertice,
le legge di libertà, dal mare al cielo.
Non saresti più, Atene, Grecia,
che tana di dissennati? Che
terra della dismisura, Atene,
mia, Atene occhi aperti,
che a chi aspirava all’umana
dignità, apriva gli occhi
Ora, mostruosa accecheresti?
Chi ti ha ridotta a tale,
quali mostri?
di favola incastonata dentro il topazio che l’inanella.
Sul proprio azzurro insorta
in minimi
limiti, per essere misura, libertà
della misura, libertà di legge che
a sé liberi legge.
Sino dal mare,
dal cielo al mare,
liberi l’umano vertice,
le legge di libertà, dal mare al cielo.
Non saresti più, Atene, Grecia,
che tana di dissennati? Che
terra della dismisura, Atene,
mia, Atene occhi aperti,
che a chi aspirava all’umana
dignità, apriva gli occhi
Ora, mostruosa accecheresti?
Chi ti ha ridotta a tale,
quali mostri?
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