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Τζαμάικα

Manos Loïzos / Μάνος Λοΐζος


Manos Loïzos / Μάνος Λοΐζος

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Yannis Kalatzìs


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Tzamaïka
Στίχοι: Λευτέρης Παπαδόπουλος
Μουσική: Μάνος Λοΐζος
Πρώτη εκτέλεση: Γιάννης Καλατζής
Θαλασσογραφίες - 1970
Άλλες ερμηνείες:
Χαρούλα Αλεξίου & Δήμητρα Γαλάνη
"Τα τραγούδια της χθεσινής μέρας" - 1981 & 2005

Testo di Lefteris Papadopoulos
Musica di Manos Loizos
Prima interpretazione di Yannis Kalatzìs
LP: "Thalassografies" - Vedute marine - 1970
Altre interpretazioni: Haroula Alexiou con Dimitra Galani
"Ta tragoudia tis htesinìs imeras" - Le canzoni del giorno dopo. LP 1981, CD 2005

Ora, ricorrendo al subdolo espediente di forzare qualche riferimento, che nei testi si ritroverà, al lavoro, all'emigrazione, alla vita grama e via dicendo, vorrei contrabbandare nel sito alcune canzoni che in primo luogo io amo e che hanno allietato la mia gioventù. Un lavoro facile, perché tutto è già pronto da anni; e facili sono, o sembreranno, anche le canzoni, che il turista ha avuto modo di ascoltare mille volte, senza intenderne le parole, come sottofondo musicale alla traversata in ferry boat o alla mangiata nella psarotaverna intorno ai tavolinetti traballanti sull' "akroyàli", il limite della battigia; mentre il "flisvos", lo sciabordìo delle piccole onde, accarezza l'orecchio e un "pansélino", la luna piena, tutto rischiara: il profilo dell'altra isoletta di fronte, lo specchio tranquillo del mare, il bianchi tonfi dei pesci ancora vivi, e le montagnette delle lische, i "kòkkala", di quelli defunti nei piatti. E i boccalini vuoti da mezzo "kilo" della retsina, che oramai chi li conta più. E lei, la "gòmena", che, come può confermare RV, non è quella delle barche. Ma anche questa è Grecia; e forse è questa è la vita di pace semplicissima che abbiamo desiderato noi, che non vogliamo la guerra.
Comincio con una bella canzone di Manos Loizos su versi di Lefteris Papadopoulos, la celeberrima "Giamaica". Cosa più "greca" forse non c'è. (gpt)
Κάθε πρωί ποu κίvαγα vα πάω στη δουλειά
φεύγανε σαv πουλιά τα ψαροκάικα
κάθε πρωί σκαρώvαμε μαζί με το Μηvά
ταξίδια μακριvά ως τη Τζαμάικα

Κι αρμεvίζαμε στα πέλαγα αγάπη μοu παλιά
κι ύστερα το βραδάκι μεθυσμεvάκι στα καπηλειά
σ' έπιvα κοριτσάκι σαv το κρασάκι γοuλιά γοuλιά

Χρόvια στο μεροκάματο κοπίδι και σφυρί
έφτιαξα έvα σκαρί για το χατίρι σοu
σκάλισα στηv πρυμάτσα του γοργόvα θαλασσιά
κι έγιvα μια βραδιά καραβοκύρης σου

Κι αρμεvίζαμε στα πέλαγα αγάπη μοu παλιά
κι ύστερα το βραδάκι μεθυσμεvάκι στα καπηλειά
σ' έπιvα κοριτσάκι σαv το κρασάκι γοuλιά γοuλιά

inviata da Gian Piero Testa - 3/12/2010 - 13:10



Lingua: Italiano

Gian Piero Testa.
Gian Piero Testa.

Versione italiana di Gian Piero Testa
GIAMAICA

Tutte le mattine quando mi avviavo al lavoro
partivano come uccelli i caicchi da pesca
tutte le mattine, insieme a Minàs, progettavo
viaggi lontani fino alla Giamaica

E facevamo vela in alto mare la mia eterna passione
e poi la sera un po' brillo nelle bettole
come un vinello ragazzina ti bevevo sorso a sorso

Anni sotto padrone scalpello e martello
ho costruito uno scafo per ingraziarti
ho inciso sulla poppa una sirena marina
ed ecco che una sera divenni il tuo armatore

E facevamo vela in alto mare la mia eterna passione
e poi la sera un po' brillo nelle bettole
come un vinello ragazzina ti bevevo sorso a sorso

inviata da Gian Piero Testa - 3/12/2010 - 17:46


Bellissima!!!
E poi dicono che le canzoni greche sono tutte tristi!!!
E comunque anche la Giamaica non è più quella di una volta.
Solo un paio di dubbi sulla tua traduzione: πρυμάτσα non dovrebbe essere la prua piuttosto che la poppa? In genere le polene si trovano sulla parte anteriore delle imbarcazioni. Kαραβοκύρης più che come armatore potrebbe essere inteso come capitano?
Comunque complimenti per la bella traduzione.
Ciao

Raf - 4/12/2010 - 09:24


A Raf. No, qui siamo nella parte poppiera; ma è un bel problema che mi trascino...da anni. Infatti "primatsa" non sarebbe neanche la poppa - che si dice primi, primni e anche primna - ma è la gomena poppiera.. Sulla quale il tizio avrebbe intagliato la figura di una sirena, con buona pace della sicurezza dell'ormeggio. In stixoi.info dapprima avevo corretto nel senso tuo e avevo scritto "prua", che però si dice "plori". Poi ho pensato che non potevo permettermi di mettere mano al testo: adesso c'è l'assurdità della gomena intagliata; ma è probabile che andrò prima o poi a correggere. Bella, vero, la canzone? LA AMO DA UNA VITA.

Gian Piero Testa - 4/12/2010 - 16:02


Scusa, ho trascurato la seconda domanda. Il karavokiris è il capitano e proprietario della barca, o della nave. La parola è composta da καράβι (nave) e da κύριος (signore, padrone).

Gian Piero Testa - 4/12/2010 - 16:06


secondo il glossario ufficiale utilizzato in occasione dei giochi olimpici di Atene 2004 e tradotto in inglese e francese primatsa corrisponde a cordage (fr) e lines (en) e quindi al nostro cordame

http://www.lexique-jo.org/2004/lexique...

Raf - 4/12/2010 - 17:07


Sembri esperto di cose di mare, felice te...Ma sai come io credo che sia andata? Papadopoulos aveva bisogno di una sillaba in più, e "primna" non bastava. Così ha tirato fuori la "primatsa"...

Gian Piero Testa - 4/12/2010 - 17:54


...in effetti per primatsa si trovano anche altre traduzioni;
in tedesco: die Achterleine (linea di poppa)
in inglese: stern rope (corda di poppa) o stern line (linea di poppa)
quindi si potrebbe pensare alla linea di poppa delle barche intesa come sagoma che talvolta reca tra le modanature delle decorazioni a bassorilievo ed intarsio

Raf - 4/12/2010 - 18:02




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