inviata da Riccardo Venturi - 19/11/2010 - 04:20
A proposito di Haiti e di Queimada...
Ma questa foto fresca fresca di un premio prestigioso, o non l'è del nostro Riccardo?
Sicchè, mentre noi stiamo a farci rasponi (per la pace, per la pace, certo) dietro le nostre tastierine, hai visto te il buon Venturik che ci combina ?!?
Primo premio World Press Photo 2011, sezione General News.
Ma questa foto fresca fresca di un premio prestigioso, o non l'è del nostro Riccardo?
Sicchè, mentre noi stiamo a farci rasponi (per la pace, per la pace, certo) dietro le nostre tastierine, hai visto te il buon Venturik che ci combina ?!?
Primo premio World Press Photo 2011, sezione General News.
Bartleby - 16/3/2011 - 23:13
No, no... è un omonimo. Poi c'è anche il Riccardo Venturi sbirro.
Per gli omonimi di Lorenzo Masetti invece mi devo invece accontentare di un professore veterinario esperto di medicina felina e di un consigliere comunale piddino-democristiano :(
Per gli omonimi di Lorenzo Masetti invece mi devo invece accontentare di un professore veterinario esperto di medicina felina e di un consigliere comunale piddino-democristiano :(
Lorenzo Masetti - 16/3/2011 - 23:30
Ah, chissà perchè ero proprio convinto che il poliedrico Riccardo facesse anche il fotografo...
Buon per me, io di omonimi non ne ho... però ho tanti alias!
Buon per me, io di omonimi non ne ho... però ho tanti alias!
Bartleby - 16/3/2011 - 23:52
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Dalla colonna sonora di Queimada di Gillo Pontecorvo
From the movie soundtrack of Burn! by Gillo Pontecorvo
Se chiederete a qualcuno che s'interessi seppur minimamente di cinema di indicare la maggiore opera filmica contro il colonialismo, non avrebbe dubbi: Queimada di Gillo Pontecorvo. È un'opera militante, durissima e capitale, non soltanto del regista pisano, ma dell'intera cinematografia (oltre a rappresentare quella che lo stesso Marlon Brando, nella parte di William Walker, ebbe a definire "una delle sue migliori interpretazioni"). Per chi, disgraziatamente, non sapesse niente o poco di questo film, rimando alla pagina Wikipedia, assolutamente esauriente.
Per la colonna sonora di Queimada, Gillo Pontecorvo si avvalse dell'opera di Ennio Morricone: e già questi due nomi mettono i brividi al solo nominarli. Fu così che Morricone sfornò uno dei suoi capolavori, la stupenda sigla iniziale (e leitmotiv) che qui presentiamo. In questo film di colonialismo e di schiavi, che riprende vagamente la storia dell'indipendenza di Haiti trasponendola in un'isola immaginaria (Queimada, appunto; termine che in portoghese significa "Bruciata", e per il perché di tale cosa ritengo necessario vedere il film), Morricone costruisce una melodia incalzante ed epica, con la ripetizione ossessiva della parola "Abolisson". Che cosa significa? "Abolizione", ovviamente, ed altrettanto ovviamente della schiavitù; ma un' "abolizione della schiavitù" la cui vera essenza è espressa dal protagonista, l'agente provocatore inglese William Walker, in una memorabile scena. Una parola che, volutamente, non è in nessuna lingua e lo è in tutte di quella "melassa umana del Caribe" (secondo la definizione di Gabriel García Márquez; e ricordo a tale proposito che il film fu girato quasi interamente nella storica città di Cartagena). Potrebbe essere "Abolition" in francese (Haiti), "Abolición" in spagnolo (nel film, pur essendo Queimada un'antica colonia portoghese, i personaggi hanno nomi spagnoli e parlano spagnolo*), "Abolição" in portoghese, "Abolishon" in creolo o in papiamento...insomma, una parola-passepartout.
In questa pagina presentiamo la sigla iniziale (nell'edizione inglese: in tale lingua il film ha il titolo di Burn! e una versione orchestrale diretta nel 2007 dallo stesso Ennio Morricone. [RV]
*Il titolo originale del film doveva essere infatti "Quemada", in spagnolo, e l'isola una colonia spagnola. Sembra che Francisco Franco in persona sia intervenuto con "vibrate proteste" per far cambiare questa cosa che minava l'onore della Spagna; proteste sufficientemente altolocate per far passare Pontecorvo a "Queimada" e l'isola a colonia portoghese (senza nessuna protesta da parte di Salazar, va detto). Però nel film si continua a parlare spagnolo e i protagonisti a chiamarsi José Dolores e Teddy Sánchez.