Vanno al Gi Otto e non tornano più;
e lui si porta dietro anche Gheddafi.
E non lasciano niente,
io mi sento un pezzente
e nelle stanze trovo solo luci spente.
Sapeste che pena, non m'invitano a cena,
eppur lo seguo sempre come un cane
con la sua catena.
E lei che viene sempre a notte fonda,
ha sedici anni, è Mora* oppure bionda.
Ma lei non cambia mai di Cavaliere
non mi caca nemmeno se le offro da bere.
Ma la porterò via
e lei mi seguirà,
per lei sarò ministro
persino a Shangrilà.
La porterò lontano
e con la Santanchè
andremo al Terzo Polo
a farci anche un caffè.
E quando ci sorprenderà Santoro
forse sarò ministro del Tesoro.
Sapeste che male quando la vedo entrare,
non la posso guardare senza immaginare.
Ma è lei che non immagina per niente,
mi dice: “Sandro, sembri un po' deficiente”.
E allora chino il capo e mi allontano,
e rimugino: “No...non voto il lodo Alfano”.
Ma la porterò via,
sì, io la rapirò!
Di questo parleranno
persino a Ballarò.
La porterò lontano
assieme a Mubaràk,
non se è sua nipote,
non me ne frega un càc'
E quando mi minaccerà l'embargo
io e Ruby avremo preso il largo,
per lei son pronto a fare il donchisciotte,
io, Sandro Bondi, ministro nella notte.
*Nel senso di "scura di capelli", anche se forse potrebbe
essere colto un lievissimo riferimento a un noto "agente
delle dive" interessato alla questione. (nda)
e lui si porta dietro anche Gheddafi.
E non lasciano niente,
io mi sento un pezzente
e nelle stanze trovo solo luci spente.
Sapeste che pena, non m'invitano a cena,
eppur lo seguo sempre come un cane
con la sua catena.
E lei che viene sempre a notte fonda,
ha sedici anni, è Mora* oppure bionda.
Ma lei non cambia mai di Cavaliere
non mi caca nemmeno se le offro da bere.
Ma la porterò via
e lei mi seguirà,
per lei sarò ministro
persino a Shangrilà.
La porterò lontano
e con la Santanchè
andremo al Terzo Polo
a farci anche un caffè.
E quando ci sorprenderà Santoro
forse sarò ministro del Tesoro.
Sapeste che male quando la vedo entrare,
non la posso guardare senza immaginare.
Ma è lei che non immagina per niente,
mi dice: “Sandro, sembri un po' deficiente”.
E allora chino il capo e mi allontano,
e rimugino: “No...non voto il lodo Alfano”.
Ma la porterò via,
sì, io la rapirò!
Di questo parleranno
persino a Ballarò.
La porterò lontano
assieme a Mubaràk,
non se è sua nipote,
non me ne frega un càc'
E quando mi minaccerà l'embargo
io e Ruby avremo preso il largo,
per lei son pronto a fare il donchisciotte,
io, Sandro Bondi, ministro nella notte.
*Nel senso di "scura di capelli", anche se forse potrebbe
essere colto un lievissimo riferimento a un noto "agente
delle dive" interessato alla questione. (nda)
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