Κόκκινη βροχή (Nesini söyleyim)
Maria Farandouri / Mαρία ΦαραντούρηΈκλεισα την πόρτα, κράτα το κλειδί,
το σκοτάδι ρώτα ποιος θα μετρηθεί,
ποιος θα πληγωθεί.
Omuzdan kesilmiş kolumuz bizim
Arzuhal eylesem, ey dost, deftere sığmaz
Omuzdan kesilmiş kolumuz bizim
Βρες μου την αιτία για μια στάλα γη
τόσα χρόνια βία, κόκκινη βροχή
η απελπισία έγινε οργή
και στερνή θυσία, κρύψε το παιδί.
Μη ρωτάς ποιος φταίει είναι πια αργά,
το ποτάμι ρέει μέσα στην φωτιά.
Η μοίρα του μας καίει και μας κυβερνά
και μας πολεμά.
Kefensiz kalacak ölümüz bizim
Devletim sikkesi, ey dost, kelam vermiyor
Kefensiz kalacak ölümüz bizim
Το παλιό μας τραύμα δεν θα γιατρευτεί
κάνε μου ένα τάμα έχουμε χαθεί,
μόνο κάποιο θαύμα θα μας λυπηθεί,
θα μας λυπηθεί.
Akıbet dağılır ilimiz bizim
Mamurlar yakılıp, ey dost, viran olacak
Akıbet dağılır ilimiz bizim
Βρες μου την αιτία για μια στάλα γη
τόσα χρόνια βία, κόκκινη βροχή
η απελπισία έγινε οργή
και στερνή θυσία, σώσε το παιδί.
Contributed by Raf - 2010/11/2 - 01:15
4 novembre 2010
Per questa incredibilmente bella canzone i cui versi greci sono dovuti alla grande Magda Papadaki. e interpretata dagli ancor più grandi Maria Farandouri e Fuat Saka, mi sono sostituito per una volta al nòster Gian Piero Testa come traduttore dal greco. Naturalmente Gian Piero potrà intervenire sulla traduzione, oppure proporne una sua. Sorpreso comunque dal fatto che in stixoi.info non vi sia alcuna traduzione in nessuna lingua (e se non c'è in stixoi.info, vuol dire che non c'è dato il carattere biblico di quel sito per quanto riguarda la canzone greca...), debbo concluderne che si tratta della prima traduzione in assoluto in qualsiasi lingua. Ci son delle sere in cui ci si sente pionieri. Ovviamente, do completo forfait per la parte turca: e me ne dispiace assai. [RV]
Ho spento le luci. La vita è alle spalle.
Ho chiuso la porta. Toh, tieni le chiavi.
E tu chiedi alle tenebre chi si misurerà
E chi si ferirà.
Trovami un motivo per tant'anni di violenza
per una briciola di terra, pioggia rossa.
La disperazione s'è tramutata in rabbia,
Estremo sacrificio. Nascondi il bambino.
Non chiedere di chi è colpa: è troppo tardi,
Il fiume scorre ora in mezzo al fuoco.
La sua sorte ci brucia e ci governa
e ci fa guerra.
Non guarirà la nostra antica ferita.
Fammi una promessa: abbiamo perso.
Solo un miracolo avrà pietà di noi,
avrà pietà di noi.
Trovami un motivo per tant'anni di violenza
per una briciola di terra, pioggia rossa.
La disperazione s'è tramutata in rabbia,
Estremo sacrificio. Salva il bambino.
Ho spento le luci dietro la mia vita.
Ho chiuso la porta, serrandola a chiave.
Chi si misurerà con domande oscure,
chi si ferirà.
Trovami il motivo di tanti anni di violenza
per una briciola di terra, pioggia rossa,
la disperazione diventa rabbia
ed estremo sacrificio, nascondi il bambino.
Non chiedermi di chi è la colpa, ormai è troppo tardi.
Il fiume scorre in mezzo ai fuochi.
La vostra predestinazione ci brucia, ci governa
e ci avversa.
La nostra antica piaga non guarirà
fammi una promessa che abbiamo perso,
solo qualche miracolo ci darà misericordia.
Trovami il motivo di tanti anni di violenza
per una briciola di terra, pioggia rossa,
la disperazione diventa rabbia
ed estremo sacrificio, salva il bambino
Nesini söyleyim canım efendim
Gayrı düzen tutmaz telimiz bizim
Arzuhal eylesem deftere sığmaz
Omuzdan kesilmiş kolumuz bizim
Sefil ireçberin tebdili şaştı
Borç kemalin buldu boynundan aştı
İntikal parası binleri geçti
Dahi doğrulamaz belimiz bizim
Ehl-i fukaranın yüzü soğuktur
Yıl perhizi tutmuş içi kovuktur
İneği davarı iki tavuktur
Bundan gayrı yoktur malımız bizim
Çok dilek diledim kabul olmadı
Şu yalan dünyada yüzüm gülmedi
Hiç kimseye emniyetim kalmadı
Açılmadan soldu gülümüz bizim
Şu yalan dünyada hoş olamadım
Borçludan bir kere baş alamadım
Şu küçük öküze eş bulamadım
Söylemeden aciz dilimiz bizim
Zenginin sözüne beli diyorlar
Fukara söylerse deli diyorlar
Zamane şeyhine veli diyorlar
Gittikçe çoğalır delimiz bizim
Fukara halını kimse sormuyor
Ehl-i diyanetin yüzü gülmüyor
Padişah sikkesi selam vermiyor
Kefensiz kalacak ölümüz bizim
Evlat da babanın sözün tutmuyor
Açım diye çift sürmeye gitmiyor
Uşaklar çoğaldı ekmek yetmiyor
Başımıza bela dölümüz bizim
Reçberin sanatı bir arpa tahıl
Havasın bulmazsa bitmiyor pahıl
Tecelli olmazsa neylesin akıl
Hep yokuşa sarar yolumuz bizim
Sekiz ay kışımız dört ay yazımız
Açlığından telef oldu bazımız
Kasım demeden buz tutar özümüz
Mayısta çözülür gölümüz bizim
Tahsildarlar çıkmış köyleri gezer
Elinde kamçısı fakiri ezer
Döşeği yorganı mezatta gezer
Hasırdan serilir çulumuz bizim
Zenginin yediği baklava börek
Kahvaltıda eder keteli çörek
Fukaraya sordum size ne gerek?
Düğürcük çorbası balımız bizim
Bir aşka geldik de biz bunu dedik
Üç yüz üç senesi bir sille yedik
Her nereye varsan sahipsiz gedik
Kime arz olacak halımız bizim
Açlıktan benzimiz sarardı soldu
Ağlamaktan gözümüze kan doldu
Üç yüz üç senesi bir afet oldu
Dördü bir okkadır dolumuz bizim
Her daim doğrudur aşığın sözü
Kör olsun düşmanın görmesin gözü
Bir parça seyredi istibdat sözü
Geçer mi düşmandan kinimiz bizim
Açılmadı ikbâlimiz bahtımız
Şen olsun İstanbul pâyitahtımız
Tevellüt ellidir geçti vaktimiz
Nöbetin gözlüyor salımız bizim
Serdarî halimiz böyle n’olacak
Kısa çöp uzundan hakkın alacak
Mamurlar yıkılıp viran olacak
Akibet dağılır ilimiz bizim.
Contributed by Riccardo Venturi - 2010/11/4 - 01:24
CCG/AWS Staff - 2010/11/4 - 02:17
Gian Piero Testa - 2010/11/4 - 02:20
Beh, insomma, anche stavolta ce l'abbiamo fatta anche a farla ascoltare, anche se lo stramaledetto "Greeklish" me lo ha impedito a lungo (il titolo su YouTube era traslitterato in "Kokkini broxi", mavvaffanagirata...)
E poi, io sono un sentimentale. Quando vedo e sento che una greca e un turco combinano una cosa del genere, mi viene assai da pensare cosa avrebbero fatto assieme invece di sbudellarsi ovunque fosse possibile, dall'Asia Minore a Cipro. Agli artisti però tutto e possibile: Maria Farandouri e Fuat Saka così come Mikis Theodorakis e Zülfü Livaneli...
Certo, hai ragione. Cazzo se hai ragione, e qui "cazzo" lo dico anch'io. Quante cose ci siamo persi. Però ancora non è finita. Di tempo ne abbiamo, e chissà che quando sarà comunque agli sgoccioli, non abbiamo fatto venire a qualcuno la voglia di continuare. Magari, da qualche parte che non sappiamo, c'è qualcuno che a quattordici anni sta cominciando a imparare il greco. Chissà.
Riccardo Venturi - 2010/11/4 - 02:35
che dire, non mi aspettavo un riscontro così ricco di interesse ed entusiasmo da parte vostra, anche se in effetti questa canzone in particolare, ma anche tutto il Cd nel suo insieme, sono realmente superlativi come qualità ed intensità: un "Mosaico" di canzoni ed interpreti che Maria Farantouri ha saputo mettere insieme prendendo tessere sparse provenienti da tutto il mondo. Grazie anche per le informazioni con le quali avete integrato il semplice testo da me inviato, che mi hanno aiutato a comprendere meglio il senso e il significato di questa "Pioggia Rossa" turco-ellenica, che in verità ho tentato di tradurre anch'io, sul sito succitato (Stixoi) non è registrata perchè in lista di catalogazione da diverso tempo. Comunque, se può interessare, vi potrei trasmettere la mia traduzione,anche se non è dissimile, ma sicuramente meno precisa, dalla versione redatta dall'impareggiabile Riccardo Venturi.
Grazie ancora, un saluto a tutti, vostro Raf
Raf - 2010/11/4 - 03:19
Finchè dura (e finchè duriamo), cascate di musica e di poesia senza rinunce...
Bartleby - 2010/11/4 - 08:58
Magda Papadaki, nata a Salonicco il 9 ottobre 1964, ha studiato Puericultura all' Università Aristotele della sua città. Esordisce com autrice di testi per canzoni nel 2000 con il disco «Bahar » di Makis Ablianitis per il quale compone " Άστρο κρυφό (Stella nascosta) interpretata da Manolis Likadis. Il disco ebbe un notevole successo commerciale. Sempre per Lidakis scrisse i versi di Υλικό Ονείρων (Materiale per sognare) e CARGO dei Kontrabando. Con Kora Mikaeliàn ha scritto la favola per il romanzo musicale "In the Land of Frozen Water", 2003, su musica della stessa Mikaeliàn.
Nel 2004 incontra la grande interprete Maria Farandouri e scrive i versi per "Mosaic", un mosaico musicale con canzoni di Fuat Saka, Achouvas Ozeri, Rose Deili e Makis Ablianitis. Al disco prendono parte importanti musicisti di fama internazionale come il flautista indiano Haiprasad Tsaurasia e il percussionista americano Glenn Velez, ma anche alcuni dei più significativi musicisti greci come Yorgos Mahlaras e Manos Ahalinotopoulos.
Nel 2005 collabora con Mihalis Nikoloudis e scrive i versi per il disco ΓΥΝΑΙΚΕΣ
Donne), le cui canzoni sono interpretate da Sotiria Leonardou e Fotinì Velessiotou.
(tradotto da qui).
Da ΓΥΝΑΙΚΕΣ entro oggi vi mando la canzone che dà il titolo al Cd. Di Sotiria Leonardou, qui sopra citata, i fedeli della nostra sezione greca conoscono la bella interpretazione, come protagonista e come cantante, del film "Rebetico" di Kostas Ferris.(gpt)
Gian Piero Testa - 2010/11/4 - 12:43
Che la buona Euterpe e gli altri geni musicali ci assistano!
Κόκκινη βροχή (Nesini söyleyim)
γιώργος - 2010/11/4 - 14:09
Tra parentesi, sullo "Squalo del groove" mica bisogna essere registrati per scaricare... per ora...
Bartleby - 2010/11/4 - 16:39
Ancora grazie...e alla prossima!
Riccardo Venturi - 2010/11/4 - 16:51
Riccardo Venturi - 2010/11/4 - 16:54
Gian Piero Testa - 2010/11/4 - 17:35
Beh, a me l'hanno detto. Io- sono registrato a grooveshark ormai da.. un bel po'. La settimana scorsa a un mio amico, a cui avevo passato dei link, non gli si aprivano neanche le pagine, e per poter fare ascolto quella sera ha dovuto registrarsi anche lui..
Dovresti allora per favore riferirmi se i link grooveshark che ho appena postato risultano funzionanti..
giorgio - 2010/11/4 - 19:23
il link che hai postato per Κόκκινη βροχή funziona perfettamente... non ho nessuna difficoltà a scaricare senza registrazione dallo Squalo del Groove...
Ciao
Bartleby - 2010/11/4 - 21:26
Ma forse questa canzone si discosta un po' troppo dal taglio specifico che credo connoti questo bellissimo sito.
Meglio così. Si vede che si son pentiti. E speriamo che duri. Grooveshark, come avrai avuto modo di costatare, ha un database di tutto rispetto e mi dispiacerebbe rinunciarvi (come è già purtroppo successo per altri siti).
giorgio - 2010/11/5 - 09:18
Purtroppo mi pare che FMZ non si interfacci più con lo "Squalo del Groove"... A questo punto, finiti imeem, pandora e chi più ne ha più ne metta, mi pare che FMZ sia diventato praticamente inutile...
Bartleby - 2010/11/21 - 22:02
Condivisibili i tuoi nobili intenti, ma ti rinnovo l'invito: non esagerare con la pubblicità.
giorgio - 2010/11/22 - 08:30
Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Ελληνικοί στίχοι: Μάγδα Παπαδάκη
Τουρκικοί στίχοι: Ασίκ Σερντάρι (Âşık Serdarî, 1834-1920), Nesini Söyleyim
Μουσικἠ: Τουρκικό Παραδοσιακό
Πρώτη εκτἐλεση: Μαρία Φαραντούρη και Φουάτ Σακά
'Αλμπουμ: Mosaic (2004)
Versi greci di Magda Papadaki
Versi turchi di Âşık Serdarî (1834-1920), Nesini Söyleyim
Musica: Canzone tradizionale turca
Prima interpretazione: Maria Farandouri e Fuat Saka
Album: Mosaic (2004)
"Bellissima canzone su base musicale di origine popolare, cantata insieme all'artista turco Fuat Saka. I testi sono stati composti dalla poetessa Magda Papadaki. Io la trovo splendida, spero piaccia anche a voi! Vostro Raf."
Non soltanto la abbiamo trovata splendida, Raf: quando ci viene proposta una canzone del genere, in questo sito ci mettiamo immediatamente all'opera. E così possiamo un po' ampliare le notizie su questa canzone: innanzitutto, l'originale è un componimento del poeta popolare turco Aşık Serdari, nato nel 1834 e morto nel 1922. Nell'originale si chiama Nesini söyleyim, che vorrebbe dire "Vorrei dire qualcosa"; più in la, purtroppo, il nostro turco non arriva. Fuat Saka, nato nel 1952 a Trabzon (in italiano: Trebisonda), è un mostro di bravura e, mi sia permesso, di bellezza nel senso più completo del termine; della Farandouri abbiamo già detto tutto altrove. La canzone è tratta dall'album Mosaic, del 2004, nel quale i due artisti cantano assieme quasi tutte le canzoni: alcune sono scritte originariamente in turco dallo stesso Fuat Saka. Nel presente duetto, Fuat Saka intercala alla versione greca della Papadaki alcuni versi dell'originale turco, che è molto più lungo (lo abbiamo comunque riportato interamente). L'originale turco è stato ovviamente interpretato nella sua interezza da Fuat Saka. Note Testuali: Nella versione cantata ascoltabile dal video, Maria Farandouri non canta una strofa: curiosamente è proprio quella "Βρες μου την αιτία..." che contiene la κόκκινη βροχή del titolo. Rispetto al testo originale turco di Serdari, Fuat Saka sembra introdurre delle varianti. Una è chiarissima, l'inserzione di "ey dost" ("ehi, amico"). Le abbiamo riportate nel testo. [RV]