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Εδώ παπάς, εκεί παπάς

Kostas Virvos / Κώστας Βίρβος


Kostas Virvos / Κώστας Βίρβος

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Edó papás, ekeí papás
[1960]
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Θόδωρος Δερβενιώτης
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
Δεύτερη φωνή στον Μπιθικώτση κάνει η Ν. Παπανικολάου

Testo di Kostas Virvos
Musica di Thòdoros Derneiòtis
Prima interpretazione di Grigòris Bithikòtsis
(con N. Papanikolàou)

Kostas Virvos (1926-2015)
Kostas Virvos (1926-2015)


Canzone vecchia fa sempre buon brodo. Forse oggi il gioco delle tre carte ha abbandonato le strade (ma non certo tutte) ed è rimasto nei palazzi, dove mi sa che sia nato. Per dirla tutta, avevo adocchiato questa vecchia canzone greca, esportabilissima anche a casa nostra e anche oggi, perché lì per lì l'avevo ritenuta divertentemente anticlericale. La figura vincente nel gioco delle tre carte greco, infatti, è detta "papàs", cioè "il prete": e il nostro "carta vince, carta perde" là si dice " edò papàs, ekì papàs", cioè "prete qui, prete lì", abbastanza per pensare, a prima vista, a un moto d'insofferenza per l'invadenza, anche là, dellla losca genìa. Mi sbagliavo. Messo a posto il significato, chissà perché mi è venuto in mente Gianfranco Fini e le parentele che con tanta pervicacia si procura nella vita. E così ho pensato di non sprecarla, la vecchia canzone, anche se l'avevo scelta per un altro bersaglio. Il testo è di Kostas Virvos - Κώστας Βίρβος - (Trikala, 1926 - 2015), personaggio non secondario della canzone greca. Resistente inquadrato nella gioventù comunista (EPON) durante l'occupazione, fu poi impiegato pubblico al Ministero dell'Economia: ma presto si rivelò come compositore a autore di testi, musicati o eseguiti da Kaldaras, Vamvakaris, Bithikotsis, Plessas, Leondìs. Di suo in AWS già è presente la ninna nanna "Dormi angioletto mio" che fa parte della "Canzone del Fratello Morto" di Mikis Thodorakis. Di Thòdoros Derveniòtis, al momento, non so dire di più. So che il tema dei "papagìdes", cioè dei truffatori delle tre carte già apparteneva al filone rebetico (ne conosco una di Tolis Harmàs eseguita da Takis Binis dal titolo, appunto, " Οι παπατζήδες ( Εδώ παπάς, εκεί παπάς )" , ma Virvos solleva il tema dal "vizio" individuale alla metafora sociale e politica. (gpt)
Γέμισ’ ο κόσμος παπατζήδες,
απάτες και αεριτζήδες.
Όπου σταθείς κι όπου θα πας:
"Εδώ παπάς, εκεί παπάς."

Σήμερα στην κοινωνία
όλοι παίζουν τον παπά.
Κάνουν κάθε αδικία,
φτάνει να περνούν καλά.
Και όλοι παίζουν τον παπά.

Οι συγγενείς κι αυτοί είναι σκάρτοι,
κοιτούν πως θα σου βγει το μάτι.
Κι ο φίλος σου που αγάπας:
"Εδώ παπάς, εκεί παπάς."

Και η κοπέλα της καρδιάς σου
κοιτάζει μόνο τα λεφτά σου.
Αφού μαζί της θα τα φας:
"Πού ’ν’ ο παπάς, παλιοπαπάς;"

inviata da Gian Piero Testa - 9/8/2010 - 15:47



Lingua: Italiano

Gian Piero Testa.
Gian Piero Testa.

Versione italiana di Gian Piero Testa
CARTA VINCE CARTA PERDE

Il mondo si è riempito di giocatori delle tre carte,
di imbroglioni e di compari.
Ovunque stai, ovunque vai:
"Carta vince, carta perde".

Oggi nella società
tutti giocano alle tre carte.
Fanno ogni tipo di canagliate
basta che se la spassino bene.
E tutti giocano alle tre carte.

I parenti anche loro sono malviventi
osservano come ti correrà l'occhio.
E l'amico cui vuoi tanto bene:
"Carta vince, carta perde".

E la fanciulla del tuo cuore
guarda solo i tuoi baiocchi.
Perciò stando con lei le beccherai:
"Dov'è la carta, maledetta carta".

inviata da Gian Piero Testa - 9/8/2010 - 16:46




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