Centomila disoccupati
tenuti stretti affratellati
da una lista
censimento di disperati
tenuti buoni rassicurati
da un'altra illusione
sono accorsi più numerosi nel meridione
e più arrabbiati ma in proporzione
abbiamo al Nord molte più donne
più laureati più diplomi specializzati
che non osan nemmeno sognare una casa
un tetto col bagno un letto a due piazze
una scrivania con i libri e i ricordi
una cena tra amici col vino del Collio
ragazzi e ragazze aspettano il turno
per fare l'amore
in casa d'amici prestata a ore
che bello che sogno potersi guardare
potersi toccare
e starsene un'ora lì a giocare
se non ci coglie in quel tentativo di umanità
il solito affanno
se non ci ammazza l'inedia
per avere trent'anni e non una lira
sepolti in città
senza voglia di dire cambierà
poi ci guardiamo attorno tra luci e viavai
di un mondo che sembra non ricordarsi mai
di chi si improvvisa pittore o poeta
maestro garzone ladro accattone
ci ritroviamo ad ogni occasione
a tenerci stretti a fischiare
contro le parole vuote
a cantare rabbia di idee soffocate
a ballare bisogno di gioia di vita e di nuovo
ma per fortuna ci sono progetti
ci stanno pensando sono a buon punto
stanno già attrezzando
carceri nuove e case di cura davvero speciali
con risultati eccezionali
e c'è già chi sorride pensando a una pace
di piazze deserte e muri puliti
di silenzi endovena e consensi di tomba
di tecnici automi e poeti a gettoni
e c'è già chi sorride pensando a una pace
di piazze deserte e muri puliti
di silenzi endovena e consensi di tomba
di tecnici automi e poeti a gettoni
e c'è già chi sorride pensando a una pace
di piazze deserte e muri puliti
di silenzi endovena e consensi di tomba
di tecnici automi e poeti a gettoni
tenuti stretti affratellati
da una lista
censimento di disperati
tenuti buoni rassicurati
da un'altra illusione
sono accorsi più numerosi nel meridione
e più arrabbiati ma in proporzione
abbiamo al Nord molte più donne
più laureati più diplomi specializzati
che non osan nemmeno sognare una casa
un tetto col bagno un letto a due piazze
una scrivania con i libri e i ricordi
una cena tra amici col vino del Collio
ragazzi e ragazze aspettano il turno
per fare l'amore
in casa d'amici prestata a ore
che bello che sogno potersi guardare
potersi toccare
e starsene un'ora lì a giocare
se non ci coglie in quel tentativo di umanità
il solito affanno
se non ci ammazza l'inedia
per avere trent'anni e non una lira
sepolti in città
senza voglia di dire cambierà
poi ci guardiamo attorno tra luci e viavai
di un mondo che sembra non ricordarsi mai
di chi si improvvisa pittore o poeta
maestro garzone ladro accattone
ci ritroviamo ad ogni occasione
a tenerci stretti a fischiare
contro le parole vuote
a cantare rabbia di idee soffocate
a ballare bisogno di gioia di vita e di nuovo
ma per fortuna ci sono progetti
ci stanno pensando sono a buon punto
stanno già attrezzando
carceri nuove e case di cura davvero speciali
con risultati eccezionali
e c'è già chi sorride pensando a una pace
di piazze deserte e muri puliti
di silenzi endovena e consensi di tomba
di tecnici automi e poeti a gettoni
e c'è già chi sorride pensando a una pace
di piazze deserte e muri puliti
di silenzi endovena e consensi di tomba
di tecnici automi e poeti a gettoni
e c'è già chi sorride pensando a una pace
di piazze deserte e muri puliti
di silenzi endovena e consensi di tomba
di tecnici automi e poeti a gettoni
Contributed by The Lone Ranger - 2010/8/4 - 11:47
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Album “La Corriera”
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
“[…] e c'è già chi sorride pensando a una pace di piazze deserte e muri puliti, di silenzi endovena e consensi di tomba, di tecnici automi e poeti a gettoni […]”