Sarajevo, lecco il tuo dolore
Quanto ne rimane dentro un foro
Miele che si coglie con un click
Luce di una stella scomparsa
La guerra puttana educa
Un bambino suona la sua armonica
Una ricca “baby” lo accarezza
Sua madre che li fotografa
Dà un senso all’unica, etnica, verità
“No teeth a mustache smell like shit
No teeth a mustache smell like shit
A bosnian girl”
Una Polaroid in bianco e nero
Di ragazzi serbi che, appena sposi
Sorridono e sembrano angeli
Ed io vorrei piangerli
Come perduti amici
Dipingerli sopra i muri
Di fronte all’inutile
Dipingerli sopra i muri
E scriverci sugli occhi
"Maschere per un massacro"
Quanto ne rimane dentro un foro
Miele che si coglie con un click
Luce di una stella scomparsa
La guerra puttana educa
Un bambino suona la sua armonica
Una ricca “baby” lo accarezza
Sua madre che li fotografa
Dà un senso all’unica, etnica, verità
“No teeth a mustache smell like shit
No teeth a mustache smell like shit
A bosnian girl”
Una Polaroid in bianco e nero
Di ragazzi serbi che, appena sposi
Sorridono e sembrano angeli
Ed io vorrei piangerli
Come perduti amici
Dipingerli sopra i muri
Di fronte all’inutile
Dipingerli sopra i muri
E scriverci sugli occhi
"Maschere per un massacro"
inviata da DonQuijote82 - 26/7/2010 - 16:57
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Da "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty