Lingua   

Violencia machista

Ska-P
Lingua: Spagnolo


Ska-P

Lista delle versioni e commenti


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(Ska-P)
Olur/Olmaz
(Bandista)


2000
Album: Planeta Eskoria

¿Quién paga por los pecados del hombre?
¿Quién paga por los pecados del hombre?
Toda la vida aguantando un infierno conyugal
Su boca huele a ginebra y su cuerpo huele mal
Sigues pasando los días evadiendo la realidad
El miedo brilla en tus ojos, hoy te ha vuelto a golpear

No merece la pena, mujer, tu pasividad
No merece la pena, mujer, debes de actuar
No merece la pena, mujer, tu pasividad
No merece la pena, mujer, ármate

VIOLENCIA MACHISTA VIOLENCIA FASCISTA...[X2]

Como cada día, una nueva vejación
Como cada noche, una nueva violación
Palabras de amenaza que se pueden consumar
El miedo te enmudece, ya no puedes aguantarlo más
No, ni una más, no te dejes humillar
Abandónale, que se pudra en soledad.
Ven, sal de ahí, date una oportunidad
Rompe de una vez las cadenas, vuelve a la libertad

VIOLENCIA MACHISTA VIOLENCIA FASCISTA...[X2]

Fuiste a denunciarlo y aquí no ha pasado "na"
Nadie mueve un dedo en esta puta sociedad
Llorando te preguntas hasta cuándo va a durar
Conoces a ese cerdo y sabes que pronto se vengará
No, ni una más, no te dejes humillar
Abandónale, que se pudra en soledad.
Ven, sal de ahí, date una oportunidad
Rompe de una vez las cadenas, vuelve a la libertad

Al día siguiente la audiencia subió en todos los reality shows
Víctima de una terrible agresión su larga agonía acabó
Mientras la ley no te quiera escuchar y siga dormido ese juez
Mientras el mundo no quiera cambiar, autodefensa mujer, autofefensa mujer

DEFIÉNDETE, DEFIÉNDETE... [X2]

Si estás en la misma situación DEFIÉNDETE
Si ya no queda otra solución DEFIÉNDETE
Si alguien te trata de imponer DEFIÉNDETE
Enséñale tus dientes mujer.

inviata da DonQuijote82 - 15/7/2010 - 19:31




Lingua: Italiano

Versione italiana
VIOLENZA MASCHILISTA

Tutta la vita sopportando
un inferno coniugale
la sua bocca sa di gin
e il suo corpo puzza
continui a trascorrere i giorni
evadendo dalla realtà
la paura brilla nei tuoi occhi,
oggi ti ha nuovamente picchiata.
Non merita la pena, donna,
la tua passività
Non merita la pena, donna,
devi agire
Non merita la pena, donna,
la tua passività
Non merita la pena, donna, armati.

VIOLENZA MASCHILISTA, VIOLENZA FASCISTA...

Come ogni giorno
una nuova vessazione
come ogni notte,
una nuova violenza carnale
parole minacciose che si possono consumare
la paura ti ammutolisce,
non puoi più sopportarlo.
No, non una di più,
non lasciarti umiliare
abbandonalo, che imputridisca
in solitudine.
Vieni, vai via da lì, datti un'opportunità
Spezza finalmente le catene,
ritorna alla libertà

VIOLENZA MASCHILISTA, VIOLENZA FASCISTA...

Andasti a denunciarlo e qui non è successo niente
nessuno muove un dito in questa fottuta società
piangendo ti chiedi fino a quando dovrà durare
conosci quel porco e sai che presto si vendicherà.
No, non una di più, non lasciarti umiliare
abbandonalo, che imputridisca in solitudine.
Vieni, vai via da lì, datti un'opportunità
Spezza finalmente le catene,
ritorna alla libertà

VIOLENZA MASCHILISTA, VIOLENZA FASCISTA...

Il giorno dopo l’audience salì
in tutti i reality shows
vittima di una terribile aggressione
la sua lunga agonia terminò.
Fino a quando la legge non vorrà ascoltarti
e continuerà a dormire quel giudice,
fino a quando il mondo non vorrà cambiare,

DIFENDITI DA SOLA DONNA!
DIFENDITI, DIFENDITI...

Se ti trovi nella stessa situazione DIFENDITI
se non resta altra soluzione DIFENDITI
se qualcuno tenta d’imponerti DIFENDITI
TIRA FUORI I TUOI DENTI DONNA!

inviata da Andrea - 27/7/2011 - 13:36




Lingua: Francese

Versione francese da questa pagina
VIOLENCIA MACHISTA (VIOLENCE MACHISTE)

Toute la vie supportant un enfer conjugal
Sa bouche côtoyant le gin et son corps allant mal
Tu continues à passer les jours en t'évadant de la réalité
La peur brille dans tes yeux, tu viens d'être frappée

Ca n'en vaut pas la peine, femme, ta passivité
Ca n'en vaut pas la peine, femme, tu dois agir
Ca n'en vaut pas la peine, femme, ta passivité
Ca n'en vaut pas la peine, femme, arme-toi
VIOLENCE MASCHISTE, VIOLENCE FACISTE.

Tu as été le dénoncer et il ne s'est toujours rien passé
Personne ne bouge d'un doigt dans cette putain de société
Pleurant, tu te demandes jusqu'à quand cela va durer
Tu connais ce vieux porc et tu sais qu'il se vengera bien assez tôt
Non, pas une de plus, ne te laisse pas humilier
Abandonne-le, qu'il pourrisse dans la solitude
Vient, sort d'ici, donne-toi une opportunité
Romp une bonne fois pour toutes les cadenas, reviens à la liberté
VIOLENCE MASCHISTE, VIOLENCE FASCISTE

Le jour suivant, l'audience est montée dans tous les reality-shows
Victime d'une terrible agression, sa grande agonie a commencé
Alors que la loi ne veut pas t'écouter et que le juge continue a dormir
Alors que le monde ne veut pas changer, autodéfense, femme
DEFEND-TOI, DEFEND-TOI.
Si tu es dans la même situation, DEFEND-TOI
Si il ne reste plus d'autre solution, DEFEND-TOI
Si quelqu'un veut t'imposer sa loi, DEFEND-TOI
Fais-lui connaître tes dents, femme.

inviata da DonQuijote82 - 20/11/2011 - 11:23


Non ho trovato una canzone più specifica.

Fakhra Younas

Il suo volto sfigurato dall'acido era diventato un simbolo di speranza, di un'emancipazione femminile raggiungibile grazie al coraggio di donne come lei, la pakistana Fakhra Younas, che quei lineamenti devastati non li aveva mai nascosti, a monito delle atrocità che si consumano nel mondo islamico sulle donne. Ma, almeno in parte, quella speranza si è affievolita, schiacciata dalla disperazione del gesto estremo della donna che si è tolta la vita lanciandosi dal sesto piano di una palazzina di Roma, dove si era trasferita in cerca di serenità.


FUGA DAL PAKISTAN Fakhra è morta alle 11 e 30 dello scorso sabato. Era fuggita dal suo paese dopo che il marito geloso, figlio di un influente personaggio pubblico, le aveva sfigurato il volto con l'acido. Nel 2001 si era trasferita in Italia.
LA RICERCA DELLA NORMALITÀ Fakhra, 20anni e tanta sofferenza, aveva chiesto il divorzio, cercava una sua tranquillità, senza riuscirci troppo: aveva già provato per ben tre volte il suicidio. Era stata sottoposta a 39 interventi chirurgici per cercare di riavere un volto "normale", ma nessuno era riuscito nell'impresa. Allora aveva deciso di esporsi, di raccontare la tragedia, per non far sentire sole le altre donne che subiscono violenze atroci come le sue. A quelle donne, ma non solo a loro, Fakhra, con il suo coraggio e la sua fragilità, mancherà non poco.

"FAKHRA STAVA MALE" «Una donna intelligente, con un senso dell'umorismo tutto suo, molto volitiva, poco accomodante, tragicamente sfortunata». Così all'Adnkronos Elena Doni, giornalista coautrice del libro 'Il volto cancellatò ricorda Fakhra Younas, la donna pakistana sfregiata con l'acido dal marito e morta suicida sabato scorso a Roma. Il libro, pubblicato nel 2005 da Mondadori, ripercorre proprio la storia della vita e del dramma di Fakhra. «L'ultima volta - racconta - l'ho vista questa estate. Fakhra nell'ultimo periodo stava male, era assillata dalle preoccupazioni». «Fakhra - racconta ancora - non era riuscita ad inserirsi. Da bellissima ballerina con una vita prestigiosa, aveva preso parte a due film, si era ritrovata prigioniera nella sua stessa casa a causa di un uomo. Del suo passato, tra i tanti ricordi, mi raccontava le giornate passate rinchiusa in casa dove l'unica concessione era poter passeggiare in giardino. Poi la scelta di andare via con il suo bambino e l'affronto punito con l'acido». «Fakhra - dice la scrittrice - è stata aiutata coralmente, un gran numero di persone le sono state vicine aiutandola in tutti i modi. Il dottor Valerio Cervelli l'ha aiutata con tutte le sue forze. Dal momento dell'incidente aveva la testa attaccata allo sterno e non poteva guardare nemmeno il figlio negli occhio. Numerosi interventi le hanno ridato questa gioia. Ma tutto questo non è bastato».

“Il volto cancellato”, La storia di Fakhra Younas: sfigurata con l'acido dal marito geloso.
di Francesco Gasparri
Fakhra e' una delle tante donne che ogni anno, in paesi come il Pakistan, il Bangladesh, Nepal e India a causa di una rottura di un fidanzamento, di un presunto tradimento o semplicemente per una dimostrazione di dominio vengono letteralmente - acidificate -, vittime dell'ignoranza e della prepotenza maschile che in quei paesi diventa legge. Quella di Fakhra è dunque una storia, per quanto estrema e tragica, drammaticamente diffusa.


Fakra era una ballerina famosa, sposata con il rampollo, violento e geloso, di una famiglia pakistana potentissima. Suo marito una sera rientra ubriaco in casa; E' accecato dalla gelosia e dai fumi dell'alcool e per punirla di presunti tradimenti la immobilizza con l'aiuto di amici, le tira indietro la testa per i capelli e le versa addosso dell'acido. Sul volto. Sul corpo.

Avevi gia visto donne bruciate con l'acido? Oltre al dolore allucinante, che cosa hai sentito in quel momento, ti immaginavi cosa sarebbe successo?
Fakhra Younas: “ Si ne avevo viste. Nel nostro paese purtroppo queste cose capitano spesso. Gli uomini fanno quello che vogliono. In quel momento non pensavo alle conseguenze sul mio corpo, ero con mio figlio e pensavo solo a lui; che non gli succedesse niente, che lo lasciassero stare. Il dolore non si sente perche' quasi subito l'acido penetra nella pelle e brucia tutte le terminazioni nervose. Brucia per ore, non si puo' lavare via”.

Suo figlio come ha reagito?
Quando poi ha visto le conseguenze sul suo corpo ha avuto timore a mostrarsi a suo figlio?
Fakhra Younas : “Si. Poi una notte mi sono svegliata. Mio figlio era accanto a me e mi accarezzava la testa. Mamma ti vorrò sempre bene, mi disse, tu sei bella così. Lui mi da tanta forza, e' un bambino molto speciale; senza di lui non ce l'avrei fatta”.

Quale e' stato il suo impatto con lo specchio?
Fakhra Younas : “Molto difficile, all'inizio non volevo guardarmi non mi accettavo. La prima volta che mi sono guardata allo specchio, 7 mesi doppo l'incidente ho potuto alzare la testa perche' il mio mento era attaccato al petto, e quello che ho visto, il mio volto, il mio corpo, mi ha scioccato.”
E ora qual e'?
Fakhra Younas: “ Ora va meglio, non e' stato facile accettare la propria nuova immagine. Ora mi accetto, so di essere un simbolo e una persona. Ora sono così.”
Suo marito e' stato punito per quello che ha fatto?
Fakhra Younas: “ Lui e' il figlio di un uomo politico molto potente in Pakistan. Ha fatto 6 mesi di carcere. Anche troppo per la sua posizione sociale.”
Fakhra ha piu' rivisto dopo suo marito? Avete parlato? che cosa le ha detto?
Fakhra Younas: “Mi ha chiesto scusa per quello che mi aveva fatto. Io ho provato pena per lui. L'ho perdonato. Ma non vale niente per me, un uomo così non e' un essere umano, e' niente.”
Fakhra è arrivata in Italia nel 2000 grazie all'associazione, Smile Again, che si occupa di aiutare, nel paese di origine e all'estero, le donne che hanno subito questa orrenda tortura.
Il Prof. Valerio Cervelli, Titolare della Cattedra di chirurgia Estetica dell'Università' Tor Vergata di Roma, segue Fakhra praticamente dal suo arrivo in Italia. Quante operazioni ha dovuto subire fino ad oggi?
Prof. Valerio Cervelli : “Forse una cinquantina. Gli interventi sono sempre molto complessi e interessano anche aspetti funzionali de viso oltre a quelli plastici. Io personalmente ne ho eseguiti 18, ma la strada e' ancora lunga.”
Da quali centri viene seguita Fakhra?
Prof. Valerio Cervelli : “L'università e il policlinico Casilino. Di lei si prende cura il servizio sanitario nazionale, gli e' stato riconosciuto lo status di rifugiata politica e quindi gode dei diritti di ogni cittadino”.
Le persone che hanno subito una deturpazione così profonda resteranno segnate a vita o la chirurgia estetica di oggi puo' fare miracoli?
Prof. Valerio Cervelli : “Come abbiamo visto anche in questi giorni con l'intervento di trapianto del viso eseguito in Francia la medicina e' in continua evoluzione, nuove tecniche, nuovi farmaci ci danno la speranza. Ovviamente tutto questo e' molto costoso, e Fakhra rappresenta solo la punta dell'iceberg di questo problema, le donne che restano nel proprio paese hanno poche possibilità di cambiare il destino al quale sono state costrette.”
Fakhra ha raccontato la sua vicenda in un libro scritto a due mani con la giornalista Elena Doni, “Il volto cancellato”.
Fakhra Cosa rappresenta per te questo libro?
Fakhra Younas: “Ho affidato le mie memorie ad Elena Doni perché, attraverso questo libro, mio figlio conosca un giorno la verità. Perche' tutte le persone sappiano quello che succede nel mio paese, perche' non si dimentichi e perche' si faccia qualcosa”.

(pubblicato il 31-01 2006)

DoNQuijote82 - 24/3/2012 - 18:14




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