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Doina Haşului [Doina delle celle H]

anonimo
Lingua: Rumeno


Lista delle versioni e commenti


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Privesc din Doftana
(Teodor Rudenko)
Nopţi
(Valeriu Sterian)
Gebet für die Gefangenen
(Kurt Tucholsky)


[1931]

Il penitenziario della Doftana.
Il penitenziario della Doftana.


Dopo molti anni, grazie a un commento di Bernart Bartleby che ha riaperto questa vecchia pagina del 14 gennaio 2006 (appartiene ancora a quelle dello “sgabuzzino di Friburgo”, per intendersi), si è deciso di vedere se, per caso, in Rete adesso fosse presente il testo originale. Se n'è riuscito a trovare soltanto alcuni lacerti, disiecta membra per dirla nello stile del “Nome della Rosa”, da questa pagina, dalla quale è stato evinto anche il reale titolo della doina: Doina Haşului, ovvero “Doina della H” (haş è il nome rumeno della lettera H). Per il resto sembra essersi dissolta, e le ragioni sono ovvie: ai rumeni non fa nessun piacere, in generale, ricordare canti e qualsiasi cosa sia legato al regime comunista, e lo si può capire. Nella pagina di riferimento i versi sono riportati in ordine sparso, e qui ci si è occupati di disporli perlomeno nell'ordine esatto, desunto dalla versione italiana, che fino ad oggi è stato l'unico testo disponibile in questa pagina. Purtroppo non è presente alcuna registrazione del canto in Rete, dalla quale poter eventualmente ricostruire il testo originale all'ascolto. La pagina rimane comunque aperta a chiunque abbia il testo disponibile. [RV]

La Doftana era un carcere, tristemente famoso per le torture e le sevizie alle quali venivano sottoposti i prigionieri, nel quale, tra le due guerre, vennero rinchiusi tutti i capi del movimento operaio e antifascista romeno. Le celle 'H' erano le celle di segregazione.

La "Doina" (plurale: Doine) è una tipica forma di canto popolare romeno, generalmente dalla natura di lamentazione, nel quale l'invocazione è spesso ad una verde foglia. Se ne hanno esempi antichissimi genuinamente popolari, ma tale forma compositiva è stata praticata anche dai più celebri poeti romeni, come Mihai Eminescu.

Incisioni:
- Canti dei lager (cantante anonimo di Bucarest)
Frunză verde-a fost odată
Măi, române, măi
Ruginit-acum e toată
[…]

Boierii beau şi petrec
Măi, române, măi
Nopţile în chef le trec
Măi, române, măi
[…]

Frunză verde-a fost odată
Măi, române, măi
Ruginit-acum e toată
[…]

Şi mult n-are să mai treacă
Măi, române, măi
Roata vremii să se-ntoarcă
Măi, române, măi
[...]

inviata da Riccardo Venturi - 14/1/2006 - 12:49



Lingua: Italiano

La versione italiana (completa).

Strano destino, quello del carcere della Doftana, situato a Telega nel distretto di Prahova. Negli anni '30 “ospitò” praticamente tutto il movimento antifascista e comunista rumeno, in particolare nella famigerata “Secţia H” (Sezione H, le “celle H” di questa canzone), ivi compresi Gheorghe Gheorghiu-Dej (dal 1933 al 1944) e Nicolae Ceauşescu. La profezia della Doina Haşului si avverò: con l'instaurazione del regime comunista, la Doftana divenne un museo riservato alle grandi personalità comuniste che vi erano state carcerate, mentre in altre Doftane si riservava agli oppositori lo stesso trattamento. Attualmente è pressoché in rovina. Per il resto si rimanda alla pagina su Privesc din Doftana. [RV]
DOINA DELLE CELLE H

Verde fu la foglia una volta
ehi, romeno, ehi
ora è tutta appassita
ehi, romeno, ehi.
Alla Doftana, nelle celle 'H'
ehi, romeno, ehi
giacciono i detenuti
ehi, romeno, ehi.

Sono operai
ehi, romeno, ehi
che lottarono per il pane
ehi, romeno, ehi
comunisti che difesero
ehi, romeno, ehi
i diritti di ognuno
ehi, romeno, ehi.

Quei vigliacchi dei boiari
ehi, romeno, ehi
li hanno gettati in galera
ehi, romeno, ehi
per farli scomparire
ehi, romeno, ehi
con il freddo e la fame
ehi, romeno, ehi.

Quei boiari che se la spassano
ehi, romeno, ehi
di giorno come di notte
ehi, romeno, ehi
mentre chi lavora con fatica
ehi, romeno, ehi
ha in cambio soltanto miseria
ehi, romeno, ehi.

Verde fu la foglia una volta
ehi, romeno, ehi
ora è tutta appassita
ehi, romeno, ehi.
Tornerà, però, la primavera
ehi, romeno, ehi
che renderà nuovamente verde la foglia
ehi, romeno, ehi.

Non ci vorrà molto
ehi, romeno, ehi
la ruota del tempo girerà
ehi, romeno, ehi
e saranno i boiari, questa volta
ehi, romeno, ehi
a finire nelle celle 'H' della Doftana.

inviata da CCG/AWS Staff - 30/9/2014 - 12:06


Una precisione- il plurale di Doina e Doine.

Doina - 26/11/2008 - 18:31


Con il titolo “Doina delle celle H”, nel disco “Canti dei lager, di esilio e di prigionia”, raccolti e annotati a cura di Sergio Liberovici, I Dischi del Sole, 1966.

Canti dei lager, di esilio e di prigionia

Bernart Bartleby - 30/9/2014 - 10:15




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