Frunză verde-a fost odată
Măi, române, măi
Ruginit-acum e toată
[…]
Boierii beau şi petrec
Măi, române, măi
Nopţile în chef le trec
Măi, române, măi
[…]
Frunză verde-a fost odată
Măi, române, măi
Ruginit-acum e toată
[…]
Şi mult n-are să mai treacă
Măi, române, măi
Roata vremii să se-ntoarcă
Măi, române, măi
[...]
Măi, române, măi
Ruginit-acum e toată
[…]
Boierii beau şi petrec
Măi, române, măi
Nopţile în chef le trec
Măi, române, măi
[…]
Frunză verde-a fost odată
Măi, române, măi
Ruginit-acum e toată
[…]
Şi mult n-are să mai treacă
Măi, române, măi
Roata vremii să se-ntoarcă
Măi, române, măi
[...]
envoyé par Riccardo Venturi - 14/1/2006 - 12:49
Langue: italien
La versione italiana (completa).
Strano destino, quello del carcere della Doftana, situato a Telega nel distretto di Prahova. Negli anni '30 “ospitò” praticamente tutto il movimento antifascista e comunista rumeno, in particolare nella famigerata “Secţia H” (Sezione H, le “celle H” di questa canzone), ivi compresi Gheorghe Gheorghiu-Dej (dal 1933 al 1944) e Nicolae Ceauşescu. La profezia della Doina Haşului si avverò: con l'instaurazione del regime comunista, la Doftana divenne un museo riservato alle grandi personalità comuniste che vi erano state carcerate, mentre in altre Doftane si riservava agli oppositori lo stesso trattamento. Attualmente è pressoché in rovina. Per il resto si rimanda alla pagina su Privesc din Doftana. [RV]
Strano destino, quello del carcere della Doftana, situato a Telega nel distretto di Prahova. Negli anni '30 “ospitò” praticamente tutto il movimento antifascista e comunista rumeno, in particolare nella famigerata “Secţia H” (Sezione H, le “celle H” di questa canzone), ivi compresi Gheorghe Gheorghiu-Dej (dal 1933 al 1944) e Nicolae Ceauşescu. La profezia della Doina Haşului si avverò: con l'instaurazione del regime comunista, la Doftana divenne un museo riservato alle grandi personalità comuniste che vi erano state carcerate, mentre in altre Doftane si riservava agli oppositori lo stesso trattamento. Attualmente è pressoché in rovina. Per il resto si rimanda alla pagina su Privesc din Doftana. [RV]
DOINA DELLE CELLE H
Verde fu la foglia una volta
ehi, romeno, ehi
ora è tutta appassita
ehi, romeno, ehi.
Alla Doftana, nelle celle 'H'
ehi, romeno, ehi
giacciono i detenuti
ehi, romeno, ehi.
Sono operai
ehi, romeno, ehi
che lottarono per il pane
ehi, romeno, ehi
comunisti che difesero
ehi, romeno, ehi
i diritti di ognuno
ehi, romeno, ehi.
Quei vigliacchi dei boiari
ehi, romeno, ehi
li hanno gettati in galera
ehi, romeno, ehi
per farli scomparire
ehi, romeno, ehi
con il freddo e la fame
ehi, romeno, ehi.
Quei boiari che se la spassano
ehi, romeno, ehi
di giorno come di notte
ehi, romeno, ehi
mentre chi lavora con fatica
ehi, romeno, ehi
ha in cambio soltanto miseria
ehi, romeno, ehi.
Verde fu la foglia una volta
ehi, romeno, ehi
ora è tutta appassita
ehi, romeno, ehi.
Tornerà, però, la primavera
ehi, romeno, ehi
che renderà nuovamente verde la foglia
ehi, romeno, ehi.
Non ci vorrà molto
ehi, romeno, ehi
la ruota del tempo girerà
ehi, romeno, ehi
e saranno i boiari, questa volta
ehi, romeno, ehi
a finire nelle celle 'H' della Doftana.
Verde fu la foglia una volta
ehi, romeno, ehi
ora è tutta appassita
ehi, romeno, ehi.
Alla Doftana, nelle celle 'H'
ehi, romeno, ehi
giacciono i detenuti
ehi, romeno, ehi.
Sono operai
ehi, romeno, ehi
che lottarono per il pane
ehi, romeno, ehi
comunisti che difesero
ehi, romeno, ehi
i diritti di ognuno
ehi, romeno, ehi.
Quei vigliacchi dei boiari
ehi, romeno, ehi
li hanno gettati in galera
ehi, romeno, ehi
per farli scomparire
ehi, romeno, ehi
con il freddo e la fame
ehi, romeno, ehi.
Quei boiari che se la spassano
ehi, romeno, ehi
di giorno come di notte
ehi, romeno, ehi
mentre chi lavora con fatica
ehi, romeno, ehi
ha in cambio soltanto miseria
ehi, romeno, ehi.
Verde fu la foglia una volta
ehi, romeno, ehi
ora è tutta appassita
ehi, romeno, ehi.
Tornerà, però, la primavera
ehi, romeno, ehi
che renderà nuovamente verde la foglia
ehi, romeno, ehi.
Non ci vorrà molto
ehi, romeno, ehi
la ruota del tempo girerà
ehi, romeno, ehi
e saranno i boiari, questa volta
ehi, romeno, ehi
a finire nelle celle 'H' della Doftana.
envoyé par CCG/AWS Staff - 30/9/2014 - 12:06
Con il titolo “Doina delle celle H”, nel disco “Canti dei lager, di esilio e di prigionia”, raccolti e annotati a cura di Sergio Liberovici, I Dischi del Sole, 1966.
Bernart Bartleby - 30/9/2014 - 10:15
×
La Doftana era un carcere, tristemente famoso per le torture e le sevizie alle quali venivano sottoposti i prigionieri, nel quale, tra le due guerre, vennero rinchiusi tutti i capi del movimento operaio e antifascista romeno. Le celle 'H' erano le celle di segregazione.
La "Doina" (plurale: Doine) è una tipica forma di canto popolare romeno, generalmente dalla natura di lamentazione, nel quale l'invocazione è spesso ad una verde foglia. Se ne hanno esempi antichissimi genuinamente popolari, ma tale forma compositiva è stata praticata anche dai più celebri poeti romeni, come Mihai Eminescu.
Incisioni:
- Canti dei lager (cantante anonimo di Bucarest)