Gocce di memoria

Succede a volte di inserire una canzone per motivi un po' sfuggenti; in questo, devo riconoscerlo, sono abbastanza assiduo. Ma Gocce di memoria, scritta da Giorgia stessa sulla musica di Andrea Guerra (una melodia "assassina" da quant'è bella), è stata scritta per un film, e per un film ben preciso. Con un argomento ben preciso.

Il film è famoso, e probabilmente si tratta di uno dei pochi film italiani recenti veramente validi. È La finestra di fronte di Ferzan Özpetek, regista turco naturalizzato italiano, e gay dichiarato. Nei suoi film, i temi legati all'omosessualità, alla sua percezione ed alla sua repressione sono una costante. In questo film, la vicenda di una donna dalla vita di routine e infelice (interpretata da una bravissima Giovanna Mezzogiorno) si intreccia con quella di un anziano, Simone, che ha perso la memoria, e del quale riuscirà a conoscere poi l'identità: Simone in realtà è Davide Veroli, omosessuale scampato ai campi di concentramento, che ha trascorso l'intera esistenza a rimpiangere l’amato (il vero Simone), che non si è salvato dai rastrellamenti fascisti durante la seconda guerra mondiale. Questo indurrà Giovanna a guardarsi dentro, capendo di aver perso i suoi sogni e passioni.

Forse, adesso, si capirà un po' meglio il perché di questo inserimento...sorprendente. Gocce di memoria è una canzone che riassume, da sola, tutto il film e tutte le sue vicende. Una canzone d'amore, certo, ma una canzone che parla di persone lontane che si cercano senza trovarsi. Persone che ogni guerra ha prodotto a milioni, come il Simone/Davide Veroli del film. Intendo quindi dedicare questa canzone proprio a queste persone, ed anche a chi -in una notte qualsiasi- si ritrova lontano, per qualunque motivo, dalla persona che ama.

Confesso che è tutta la sera che me la sto ascoltando. Ci sono serate del genere, e forse è necessario che ci siano. E poi, del resto, tutto questo sito è formato da "gocce di memoria"; ed una goccia in più, imprevedibile, non guasterà. Così come non guasterà far conoscere questa canzone a chi non la conosce, pure con la sottile ironia data dal cognome del suo compositore (che è il figlio del poeta Tonino Guerra). Infine, è una delle più belle canzoni recenti in lingua italiana; e non è detto che una bella canzone debba essere forzatamente sconosciuta. [RV]