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La carta

Violeta Parra
Langue: espagnol


Violeta Parra

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La batea
(Quilapayún)
Preguntas por Puerto Montt
(Víctor Jara)
El diablo en el paraíso
(Violeta Parra)


violpar
[1962]
Testo e musica di Violeta Parra
Letra y música de Violeta Parra

"Ogni artista ha l’obbligo di mettere la
sua creativita’ al servizio degli uomini. Oggi non si deve cantare piu’
di ruscelletti e di fiorellini. Oggi la vita e’ piu’ dura e la
sofferenza del popolo non puo’ essere disattesa dall’artista."

Così affermava Violeta Parra all'inizio degli anni '60, in esilio a Parigi. Tale impegno spinge Violeta Parra a scrivere, nel 1962, la canzone La Carta ("La Lettera"), considerata un po’ come il vero punto di partenza della Nueva Canción Chilena (considerazione che non condivido pienamente, dato che questa canzone non apporta niente di nuovo allo sviluppo creativo di Violeta Parra e che la denuncia o il "cantare rivoluzionario", come lei stessa lo chiamava, erano gia’ presenti in diverse canzoni precedenti: Hace falta un guerrillero, Yo canto a la diferencia, Porque los pobres no tienen, Según el favor del viento ecc.). La Carta, casomai, è la prima canzone realmente "cronachistica" di Violeta Parra, in quanto commenta e denuncia un fatto concreto ed attuale (la lettera giuntale a Parigi dal Cile in cui la si informava dell’arresto di suo fratello Roberto, che aveva preso parte ad uno sciopero ed all’occupazione di una fabbrica):

Me mandaron una carta
por el correo temprano,
en esa carta me dicen
que cayó preso mi hermano
y sin compasión, con grillos
por las calles lo arrastraron, sí

Tale caratteristica di racconto preciso e denuncia degli eventi, già presente nella tradizione cilena fino dal XIX secolo, sarà poi pienamente sviluppata dalla NCCh (Cantata Santa María de Iquique di Luis Advis, 1970, eseguita dai Quilapayún, Preguntas por Puerto Montt di Víctor Jara ecc.). In ogni caso, il ruolo-guida di Violeta Parra è innegabile, e le sue canzoni furono poi cantate da tutti gli esponenti della NCCh. Víctor Jara ne parlò cosi’: "La presenza di Violeta Parra è come una stella che non si estinguerà mai. Violeta, che purtroppo non può più vedere il frutto del suo lavoro, ci ha indicato il cammino; noi non facciamo che continuarlo e dargli, ovviamente, il segno del presente." [RV, ng it.fan.musica.guccini, 28/12/2001]
Me mandaron una carta
por el correo temprano
en esa carta me dicen
que cayó preso mi hermano
y sin compasión con grillos
por las calles lo arrastraron. Si!

La carta dice el motivo
que ha cometido Roberto:
haber adherido al paro
que ya se había resuelto
si acaso esto es un motivo
presa voy también, sargento. Si!

Yo que me encuentro tan lejos
esperando una noticia
me viene a decir la carta
qu´en mi patria no hay justicia
los hambrientos piden pan
plomo les da la milicia. Si!

De esta manera pomposa
quieren conservar su asiento
los de abanico y de frac,
sin tener merecimiento,
van y vienen de la iglesia
y olvidan los mandamientos, sí.

Habrase visto insolencia,
barbarie y alevosía,
de presentar el trabuco
y matar a sangre fría
a quien defensa no tiene
con las dos manos vacías, si.

La carta que me mandaron
me pide contestación
yo pido que se propale
por toda la población
qu´ el León es un sanguinario
en toda generación. Si!

Por suerte tengo guitarra
para llorar mi dolór
también tengo nueve hermanos
fuera del que se engrilló
los nueve son comunistas
con el favor de Dios. Si!

Variante:

Por suerte tengo guitarra
y también tengo mi voz
también tengo siete hermanos
fuera del que se engrilló
todos revolucionarios
con el favor de Dios. Si!

25/12/2005 - 17:32




Langue: italien

Versione italiana di Ignazio Delogu
da Violeta Parra, Canzoni, Newton Compton, Roma 1979, pp. 129-131
(ripreso da questa pagina Peacelink)
LA LETTERA

Mi hanno mandato una lettera
con la posta del mattino.
Mi dicono in quella lettera
che hanno arrestato mio fratello
e senza pietà, con le manette
lo han trascinato per strada, sì.

La lettera dice il delitto
che ha commesso Roberto:
aver appoggiato lo sciopero
che era già finito.
Se questo è un buon motivo,
arrestino anche me, sergente, sì.

A me che son lontana
aspettando una notizia,
giunge una lettera e dice
che nella patria mia non c'è giustizia:
gli affamati chiedono pane,
piombo gli dà la milizia, sì.

In questo modo pomposo
vogliono il posto salvare
quelli del ventaglio e del frac
senza merito vantare.
Vanno e vengono dalla chiesa,
e dimenticano i comandamenti, sì.

Si è mai vista più insolenza,
barbarie e fellonia
di tirar fuori il moschetto
e ammazzare a sangue freddo
chi è privo di difesa
e con le mani vuote, sì.

La lettera che ho ricevuto
chiede la mia opinione.
Io chiedo che si diffonda
in tutta la popolazione
che "Il Leone" (*) è un sanguinario
in tutta la generazione, sì.

Per fortuna ho una chitarra
per piangere il mio dolore;
e ho anche nove fratelli
oltre quello che è in prigione:
tutti e nove comunisti
con l'aiuto del Signore, sì.

Variante:
Per fortuna ho una chitarra
e ho anche la mia voce
e ho anche sette fratelli
oltre quello che è in prigione:
tutti rivoluzionari
con l'aiuto del Signore, sì.
NOTA

(*) "Il Leone" era il soprannome dato al presidente cileno di destra Jorge Alessandri Rodríguez, figlio di Arturo Alessandri Palma, vecchio gangster della politica cilena, detto "El León de Tarapacá". Durante la dittatura, Jorge Alessandri divenne un importante collaboratore del regime militare.

25/12/2005 - 17:38




Langue: anglais

Versione inglese di David Anderson
English Version by David Anderson
THE LETTER

They sent me a letter
by the morning mail
in this letter they told me
that my brother was imprisoned
and without compassion, with shackles,
they dragged him through the street, oh yes.

The letter said the reason
that Robert was arrested
was that he supported the strike
that had already been settled
If this is really the reason
I'm going to prison too, Sargeant, oh yes.

I find myself so far away
Awaiting news
The letter comes to me and says
that in my country there is no justice
The hungry ask for bread
the militia gives them bullet, oh yes.

In this arrogant manner
They want to preserve their position
Those who have fans and frocks
Without deserving them
They come and go from church
and forget the commandment, oh yes.

We've seen insolence,
barbarity and treachery
Bringing out shotguns
And killing in cold blood
Those who have no defense
With their two hands empty, oh yes.

The letter I've received
Asks me for a reply
I ask that it be told
to all the population
That the Lion is bloodthirsty
in every generation, oh yes.

By luck I have a guitar
To weep my sorrow
I also have nine brothers
Besides the one in prison
The nine are Communists
By the grace of God, oh yes.

envoyé par Marcia - 10/4/2009 - 10:54


Ciao!

Grazie per la traduzione in italiano. Ma devo dire che "El León" in questo caso non è il fratello di Violeta, sarebbe una contradizione. Invece Violeta parla dil Presidente della Reppublica Jorge Alessandri Rodriguez, figlio dil ex-Presidente Arturo Alessandri Palma detto "el León de Tarapacá". Tutti Alessandri sono sanguinari. In fatti, poi nella dittadura militare Jorge Alessandri diventa un importante colaboratore del regimen.

Saluti

Angelina - 14/3/2013 - 12:22


Ti ringraziamo per la precisazione, Angelina. In effetti, ci sembrava parecchio strano che Violeta Parra scrivesse un verso del genere...su suo fratello. Qui il traduttore, che pure è stato un famoso poeta italiano (sardo di nascita) e cultore delle lingue castigliana e catalana, deve aver preso un autentico abbaglio.

CCG/AWS Staff - 14/3/2013 - 13:07


"pide contestacion" non è "chiede la mia opinione", ma "chiede una risposta".

Diana Di Francesca - 19/9/2013 - 01:04




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