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Dimenticare Budapest

Rino Cammilleri
Lingua: Italiano


Lista delle versioni e commenti


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(Bob Dylan)
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(Steve Bell)
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(Rino Cammilleri)


Impariamo a non dimenticare gli orrori di tutte le guerre... Davvero struggente questa canzone del 1989.

Da questa pagina intittolata Radio Resistenza Cattolica (sic) si può ascoltare la canzone in questione, proposta come esempio di canzone "edificante" contrapposta al "satanismo imperante nella musica leggera e in particolare nel rock".

Può essere istruttiva una visita al sito del Centro Culturale San Giorgio che propone una rassegna dei messaggi subliminali (ascoltabili naturalmente facendo girare l'LP all'indietro) contenuti nella musica rock.

Una vecchia storia questa delle pie anime molto preoccupate dai messaggi subliminali che invitano al satanismo, alla droga, o alla libertà sessuale, e per niente preoccupati dei messaggi molto poco subliminali lanciati dai loro nuovi paladini della fede (che peraltro spesso e volentieri non sono neanche credenti), con le loro ingiurie razziste e fasciste: Marcello Pera, Oriana Fallaci e molti altri.

Fondamentalismo cattolico, insomma. Non ci stupisce che l'edificante "talebano cristiano" Rino Cammilleri collabori con "Il Giornale" e sia legato ad Opus Dei e Comunione e Liberazione.

Consigliamo quindi a Rino Cammilleri, certo senza dimenticare la tragedia della repressione sovietica in Ungheria, di aprire gli occhi anche su massacri più recenti, come quello di Fallujah, i cui mandanti sono perfettamente in linea con la sua linea "teo-con", che cerca di snaturare la religione per appoggiare le peggiori istanze reazionarie e guerrafondaie. Una pratica orribile, che d'altra parte ha sempre avuto molto successo, a cui molti veri cristiani per fortuna si ribellano.

Cammilleri apra gli occhi anche sul ruolo del governo italiano (presieduto fino a poco tempo fa dal fratello del proprietario del giornale su cui scrive) nella guerra in Iraq. Per non dimenticare, davvero, gli orrori di tutte le guerre.

(Lorenzo Masetti)
Trent'anni....sapete? il tempo passa
e a volte placa l'anima
e ricordare spesso serve solo a stare male
e voi mi chiedete due parole per commemorare?
Parlare... per dimenticare quei giorni a Budapest?

Io, finchè non morirò
avrò sempre nella mente
una vita di rancore
di fuga e di paura
aprivo gli occhi al giorno
ma capivo già:
quelle non erano cicogne
ma carri armati.

Mio padre mi diede solo un bacio
e uscì nella notte
mia madre, tremando mi cullava
ma io non dormivo
mentre i nostri bambini
stupivano alla tivvù, io
contemplavo dondolare
le ombre impiccate.

Oh, Dio! Signore d'Ungheria
dacci un po' di pane
perchè hanno schiacciato noi
ma sparavano a Te.

Poi ricordo molti Russi
uniti ai Magiari
soldati, ingegneri ed operai
due volte sconfitti
ora è tutto "normale"
ed io tacerò
parola d'ordine per tutti è
"dimenticare!"

Ma io, io c'ero in Ungheria
e ricordo tutto
e io, finchè non morirò
parlerò, griderò!

Voi che per dormire al caldo
ci avete venduti
voi che potrete cancellare
anche queste parole
ma il Giorno del Giudizio
io ci sarò
e questa volta non potrete più
"dimenticare".

inviata da Marco M. - Como - 14/11/2005 - 02:06


Rino Cammilleri è uno di quei grandi cantautori che per le loro scelte (alcune che non condivido) vengono lasciati al margine . Come il tanto denigrato Morsello che scrisse canzoni come "Palestina" e "Hironda e la sua guerra" . Comunque il fatto che riabilitate in parte certi cantautori non in linea con il sistema mostra molta maturità e disponibilità. Pertanto grazie e Buon lavoro.

Commenti come questo sono davvero bene accetti, a differenza di alcuni che hanno chiaramente solo un intento provocatorio e che non passiamo. Il mio giudizio personale su Rino Cammilleri e sulle altre persone che hai nominato non può essere positivo: il nostro sito riflette comunque le idee e le opinioni di chi lo gestisce, e non può essere altrimenti. Ciononostante, nei limiti del possibile, cerchiamo di andare avanti senza preclusioni di sorta, contando almeno su un barlume di civiltà da parte di chi scrive dei commenti. Il tuo ne ha mostrato anche qualcosa di più di un barlume, a prescindere dai giudizi su Morsello (vorrei a tale riguardo ricordare che una canzone come "Palestina" è a mio parere più derivata da un antisemitismo corrispondente alle idee propugnate da Morsello, che a una reale desiderio che nel Medio Oriente tutti possano vivere in pace e prosperità; per questo non l'ho mai inserita). Comunque sia, è giusto che tutte le voci siano ascoltate. Ti ringrazio personalmente per le tue parole, e ti saluto. [RV]

Guglielmo - 26/6/2006 - 11:38


Scusa , ma secondo te cos'e l'antisemitismo ?
Al di là di presunti deliri di razza , l'antisemitismo è una forma di difesa e non di discriminazione.
Per esempio , in questo sito (molto ben curato) vi sono canzoni dedicate ai golpes in Sudamerica. Sai chi fu la mente di quei piani? Henry Kissinger, che oltre a essere un segretario di stato è anche un ebreo sionista. Lo sai che l'establishment vicino a Bush (i cosiddeti neoconservatori come Wolfowitz sono di origine israelita?) Per non parlare di Rockfeller, Rothschild, Soros, non loro i padroni del capitale mondiale? Per cortesia, non parlare di antisemitismo in "Palestina". Inoltre se fai una ricerca, Morsello venne pubblicizzato anche dal Manifesto? Poi scrisse anche un'altra canzone "Figli di una frontiera"
Pardon, il mio è solo un invito. Ciao

Direi che questo tuo intervento meriti una risposta articolata e inequivocabile, almeno su quelle che sono le mie posizioni e le mie idee.
Considerare l'antisemitismo una "forma di difesa" è a mio parere inaccettabile e antistorico, al di là di Kissinger, di Wolfowitz, di Rockfeller e di Rothschild. Il discorso che fai, scusami se parlo chiarissimo, non è che la riproposizione della famosa "plutocrazia giudaica" che è uno dei capisaldi di un libriccino che si chiama "Mein Kampf". Credo che tu sappia bene chi l'ha scritto. Che cosa sia ne sia derivato, credo che tu lo sappia altrettanto bene; e guarda che non sono tra quelle persone che voltano gli occhi. Il "Mein Kampf" l'ho letto, e anche piuttosto attentamente; ho ritenuto necessario farlo. E vi si trovano le stesse considerazioni di fondo: "antisemitismo come forma di difesa" (senza comunque contare che, per la sua ascesa e consolidamento, il fascismo e il nazismo ebbero decisivi e pesanti contributi di capitali da parte di grossi gruppi capitalistici -tipo gli Agnelli in Italia o i Krupp in Germania). Il discorso del "capitale mondiale" per prese di posizioni antisemite quindi non regge alla realtà dei fatti.
Se quindi parlo di "antisemitismo" in "Palestina", ne parlo perché Massimo Morsello è un "pro-palestinese" allo stesso modo e nelle stesse modalità in cui il Gran Muftì di Gerusalemme, nel 1937, stabilì un'alleanza con Adolf Hitler che lo portò ad essere ricevuto con tutti gli onori a Berlino. E siccome mi piace chiamare le cose e le persone con il loro nome, dico che Massimo Morsello era semplicemente un nazista. La sua canzone "Palestina" non è né una "canzone contro la guerra", né una "canzone di pace": è la canzone di un antisemita nazista che "sposa la causa" per adattarla alla sua ideologia (basterebbe vedere come sono definiti i soldati israeliani: "una pattuglia di circoncisi"; non si dice "una pattuglia di israeliani", ma di "ebrei").

Ora, vedi, finché si tratta di opporsi alla politica assassina e di guerra dello stato di Israele, noi ci riteniamo in prima fila, e lo saremo sempre. Ma appena scorgiamo anche un barlume di razzismo in un testo, gli sbarriamo immediatamente la strada. Massimo Morsello è stato tra i due fondatori di "Forza Nuova", un movimento sulle cui radici e sui cui intenti mi sembra che ci possano essere pochissimi dubbi, ivi compresa la sua natura razzista al massimo grado. Invocare la partecipazione decisiva di Kissinger ai golpes sudamericani significa non vedere che lo stesso Kissinger sosteneva anche regimi, nello stesso Sudamerica, dove avevano trovato sicurissimo rifugio i gerarchi nazisti sfuggiti alla cattura e ai processi. Kissinger sosteneva a spada tratta anche il regime paraguayano del generale Stroessner, ricettacolo e campo di addestramento dei peggiori criminali di destra anche di casa nostra.

Ciò detto, e sperando di essere stato quanto più chiaro mi è possibile, mi corre anche l'obbligo di dire che questo sito è gestito da persone con la coscienza a posto e senza nessun paraocchi. Non ha nessun valore, per noi, la stantìa contrapposizione degli "scheletri nell'armadio". I regimi comunisti che hanno prodotto repressione orrenda, tirannia, guerra e campi di concentramento sono da noi considerati alla stessa stregua del nazismo, e canzoni che parlano di queste cose sono ospitate a decine nella nostra raccolta, con relative traduzioni che possano renderle fruibili. Questo sito non é né il "libro nero del fascismo" né il "libro nero del comunismo", ma il libro nero della guerra, del militarismo, della repressione poliziesca e della sopraffazione armata. Su questo si basa, e ogni contributo ritenuto attinente, da qualsiasi posizione politica, religiosa o di altra natura provenga, è bene accetto. Saluti. [RV]

Guglielmo - 26/6/2006 - 14:18




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