Wilde Gesellen vom Sturmwind durchweht,
Fürsten in Lumpen und Loden,
Ziehn wir dahin bis das Herze steht,
Ehrlos bis unter den Boden.
Ziehn wir dahin bis das Herze steht,
Uns ging die Sonne nicht unter.
Fidel, Gewand in farbiger Pracht
Trefft keinen Zeisig ihr bunter,
Spießer und Spötter, ihr habt uns verlacht,
Uns ging die Sonne nicht unter.
Spießer und Spötter, ihr habt uns verlacht,
Uns ging die Sonne nicht unter.
Verfolgt und verraten, vom Kerker bedroht,
Freiwild für die GeStaPo-Schergen.
Zerfetzt und zerschossen die Fahne blutrot,
Sie ging mit durch Tod und Verderben.
Zerfetzt und zerschossen die Fahne blutrot,
Sie ging mit durch Tod und Verderben.
Wir war´n Verbrecher an Hitlers Staat,
Und wir sind stolz auf unser Verbrechern
Wir waren die Jugend des Hochverrats,
Uns konnt' kein Gegner zerbrechen.
Wir waren die Jugend des Hochverrats,
Uns konnt' kein Gegner zerbrechen.
Fürsten in Lumpen und Loden,
Ziehn wir dahin bis das Herze steht,
Ehrlos bis unter den Boden.
Ziehn wir dahin bis das Herze steht,
Uns ging die Sonne nicht unter.
Fidel, Gewand in farbiger Pracht
Trefft keinen Zeisig ihr bunter,
Spießer und Spötter, ihr habt uns verlacht,
Uns ging die Sonne nicht unter.
Spießer und Spötter, ihr habt uns verlacht,
Uns ging die Sonne nicht unter.
Verfolgt und verraten, vom Kerker bedroht,
Freiwild für die GeStaPo-Schergen.
Zerfetzt und zerschossen die Fahne blutrot,
Sie ging mit durch Tod und Verderben.
Zerfetzt und zerschossen die Fahne blutrot,
Sie ging mit durch Tod und Verderben.
Wir war´n Verbrecher an Hitlers Staat,
Und wir sind stolz auf unser Verbrechern
Wir waren die Jugend des Hochverrats,
Uns konnt' kein Gegner zerbrechen.
Wir waren die Jugend des Hochverrats,
Uns konnt' kein Gegner zerbrechen.
envoyé par Riccardo Venturi - 3/11/2005 - 12:46
Langue: italien
Versione italiana di Riccardo Venturi
23 gennaio 2009
23 gennaio 2009
COMPAGNI INDOMITI
Compagni indomiti spinti dalla tempesta,
Prìncipi in stracci e in pannaccio grezzo
Andiamo avanti finché il cuore tiene,
Renegados fin sotto terra.
Andiamo avanti finché il cuore tiene,
Per noi il sole non è tramontato.
Allegri e vestiti sgargianti, voi non troverete
Manco un lucherino di noi più variopinto.
Borghesucci, ci avete canzonati e derisi,
Ma per noi il sole non è tramontato.
Borghesucci, ci avete canzonati e derisi,
Ma per noi il sole non è tramontato.
Perseguitati, traditi, minacciati di galera,
Selvaggina per gli sgherri della Gestapo.
Lacera, lisa, la bandiera rossa sangue
Ci ha seguiti per la morte e per la rovina.
Lacera, lisa, la bandiera rossa sangue
Ci ha seguiti per la morte e per la rovina.
Eravamo malfattori per lo stato di Hitler,
E di esserlo noi siamo fieri.
Eravamo la gioventù dell'alto tradimento,
Nessun nemico ci ha potuti spezzare.
Eravamo la gioventù dell'alto tradimento,
Nessun nemico ci ha potuti spezzare.
Compagni indomiti spinti dalla tempesta,
Prìncipi in stracci e in pannaccio grezzo
Andiamo avanti finché il cuore tiene,
Renegados fin sotto terra.
Andiamo avanti finché il cuore tiene,
Per noi il sole non è tramontato.
Allegri e vestiti sgargianti, voi non troverete
Manco un lucherino di noi più variopinto.
Borghesucci, ci avete canzonati e derisi,
Ma per noi il sole non è tramontato.
Borghesucci, ci avete canzonati e derisi,
Ma per noi il sole non è tramontato.
Perseguitati, traditi, minacciati di galera,
Selvaggina per gli sgherri della Gestapo.
Lacera, lisa, la bandiera rossa sangue
Ci ha seguiti per la morte e per la rovina.
Lacera, lisa, la bandiera rossa sangue
Ci ha seguiti per la morte e per la rovina.
Eravamo malfattori per lo stato di Hitler,
E di esserlo noi siamo fieri.
Eravamo la gioventù dell'alto tradimento,
Nessun nemico ci ha potuti spezzare.
Eravamo la gioventù dell'alto tradimento,
Nessun nemico ci ha potuti spezzare.
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Musica: Fritz Sotke
Testo: di autore sconosciuto, rielaborato da Ernst Busch
Music: Fritz Sotke
Lyrics: author unknown, elaborated by Ernst Busch
Musik: Fritz Sotke
Worte: Verfasser unbekannt, von Ernst Busch ausgearbeitet
La sua "storia parallela" come canzone di resistenza, o come base per canzoni di resistenza, inizia invece proprio coi primi lager nazisti (Oranienburg, Börgermoor/Papenburg); le sue analogie con Die Moorsoldaten sono sbalorditive e assai evidenti, sebbene si tratti per forza di cose di due canzoni nate del tutto indipendentemente l'una dall'altra. L'antinazista Ernst Busch, recandosi a combattere in Spagna a fianco della colonna Thälmann, interpretò sia la "Wilde Gesellen" rielaborata, sia questa ulteriore rielaborazione. Si noti che, ovviamente, da tutte le rielaborazioni era stata eliminata una strofa ferocemente antisemita contenuta nel testo originale di Sotke (“ihr Herren der Banken und Tempel; Ritter vom Gold; Diener der Götzen in Mammonsold; eure Welt brennt bald wie Zunder”).
Da notare che il titolo della canzone può contenere in lingua tedesca un'ambiguità di fondo che, forse, può avere contribuito alla sua "adozione" come canto di deportati. Wilde Gesellen significa sì "compagni indomiti", ma Geselle indica anche il "garzone", il "lavorante"; e wild ha in tedesco una gamma vastissima di significati, tra i quali anche "abbrutito come una bestia": "Lavoratori abbrutiti come bestie". La canzone è ancora talmente famosa da aver fornito persino un'espressione popolare agli astronomi, che chiamano Wilde Gesellen le cosiddette "stelle accoppiate".
Comunque la si veda, e nelle sue due "versioni", Wilde Gesellen è una canzone che proviene dalla profondità di un certo animo tedesco, e ciò merita due righe di spiegazione. È figlia senz'altro del particolare romanticismo che molto contribuì alla formazione del nazismo, ma che certo non fu mai disdegnato neppure da chi il nazismo lo combatté. I "compagni indomiti" che, soli contro tutti, "vanno avanti finché il cuore tiene", rifiutati dalla società, vestiti di stracci; l'uso "positivo" di termini difficili da tradurre, come ehrlos (propriamente "disonorato", ma qui usato pienamente nel senso dello spagnolo renegados, che abbiamo senz'altro usato nella traduzione anche per l'uso fatto della canzone nella guerra civile spagnola); la fedeltà tra compagni come somma virtù e come barriera da contrapporre all'ostilità del mondo. Questo può essere stato valido sia per i nazisti, sia per i deportati politici nei primi lager, sia per i comunisti della colonna Thälmann che combattevano in Spagna. Nel bene e nel male, erano tutti tedeschi. [CCG/AWS Staff]