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Της φυλακής

Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης


Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης

Lista delle versioni e commenti


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(Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης)


Tis fylakís
theodypografi
[1976]
Στίχοι: Γιάννης Νεγρεπόντης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνσταντίνου
Σύνθεση: 1975
Ηχοφράφηση: 1976
Από Της εξορίας...

Testo di Yannis Negrepondis
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Vasilis Papakonstandinou
Composizione: 1975
Incisione: 1976
Da Της εξορίας...

teo1

Avvertenza. Questa pagina è stata mantenuta sia per l'importante nota di Gian Piero Testa, sia per le varie traduzioni, nonostante in seguito sia stata inserita un'intera pagina complessiva sull'album Της εξορίας.... [CCG/AWS Staff]
Μετά από τέτοια απουσία μακρυά
Σαν ένας ξένος στην παλιά μου γειτονιά
Άγνωστα πρόσωπα γεμίσανε τα σπίτια
Στο δρόμο παίζουν άγνωστα παιδιά

Μην πεις ποτέ πως είν' αργά να ξαναρχίσεις
Πως ξέκοψες μην πεις απ' τη ζωή
Όταν υπάρχουν τόσοι γύρω που μαζί τους
Τον κόσμο απ' την αρχή θα ξαναχτίσεις

Είναι λοιπόν τόσα πολλά είκοσι χρόνια
Σ' εμένα φαίνεται σα να 'ταν μόλις χθες
Έτσι που τη ζωή μου έχω ξοδέψει
Στα ξερονήσια και στις φυλακές

inviata da Alessandro - 25/3/2010 - 21:21




Lingua: Italiano

Gian Piero Testa.
Gian Piero Testa.

Versione italiana di Gian Piero Testa

Scritta da Yannis Negrepondis nel 1975.
CANTO DELLA PRIGIONIA

Dopo tutta questa assenza in posti lontani
mi sento uno straniero nel mio vecchio quartiere
facce sconosciute hanno riempito le case
bimbi sconosciuti giocano nelle strade

Non dire mai
che è tardi per ricominciare
non dire che ti sei spiccato alla vita
quando ci sono tanti intorno insieme ai quali
potrai rifare il mondo tutto da capo

Vent'anni sono allora così tanti
a me sembra che sia stato appena ieri
in questo modo ho speso la mia vita
tra le isole di scoglio e le galere

inviata da Gian Piero Testa - 26/3/2010 - 20:03




Lingua: Francese

Traduzione francese da stixoi.info
DE LA PRISON

Après une si longue absence
Je suis comme un étranger dans mon vieux quartier
Des visages inconnus ont empli les maisons
Des enfants inconnus jouent dans la rue.

Ne (me) dis jamais qu'il est tard pour recommencer
que tu te retires de la vie
ayant tant de gens alentour, avec qui
tu reconstruiras le monde des le début

Alors, 20 ans c'est si long
Pour moi c'est comme si c'était à peine hier
de la façon dont j'ai paumé ma vie
Dans des îles désertes et des prisons.

inviata da Alessandro - 25/3/2010 - 21:22


Yannis Negrepondis

negrepomega


Negrepondis, Yannis (Larissa, Tessaglia, 1930 - Atene, 1991). Il suo nome vero fu Yannis Xinotroulias. Frequentò la Facoltà di Lettere e Filosofia di Atene e si laureò in Archeologia. Dal 1949 al 1951 frequentò la Scuola Drammatica dell' Odìon di Atene. Cominciò a pubblicare poesie nel 1958, poi si guadagnò una certa notorietà con un dialogo poetico intitolato a Ifigenia, notorietà poi confermata da tre opere teatrali che furono rappresentate. Scrisse versi per alcuni importanti musicisti, come Kilaidonis, Loizos, Theodorakis, Leondis. Fu autore anche di una decina di opere in prosa. Garantito che non era lui il farabutto.
"Της εξορίας...", cioè le 11 canzoni "Dell'esilio" comprendono composizioni musicali che vanno dal 1943 ( c'è anche l' inno dell' ELAN, di Lampsidis, cioè della Marina di Liberazione, mentre l'ELAS era l'Esercito di Liberazione) al 1975, su testi dello stesso compositore, di Panos Lampsidis, di Manolis Anagnostakis e di Tasos Livaditis. Alcuni testi di Theodorakis furono scritti nel 1948 a Ikaria e a Makronissos, dove era detenuto come ribelle. Le canzoni furono incise nel 1976 per la voce di Vassilis Papakostandinou.

Gian Piero Testa - 25/3/2010 - 23:56


Nel commento originale a questa canzone, Alessandro "Bartleby" si dichiarava ignaro sull'identità dell'autore di questa canzone, Yannis Negrepondis (chiamandolo "Gianne Negroponte", che sa vagamente di partenopeo...) e formulando altresì la condivisibile speranza che non avesse nulla a che fare con John Negroponte, l' "ambasciatore" di Bush in Iraq. Fugato questo timore, qualche considerazione linguistica su "Negroponte", "Negrepondis" eccetera. "Negroponte" (Νεγροπόντης, Νεγρεπόντης) era il nome che nel Medioevo ebbe l'isola d'Eubea (Εύβοια), la seconda isola per grandezza della Grecia dopo Creta. In seguito, quando l'isola tornò alla Grecia nel 1830, riprese il suo antico nome (che significa qualcosa come "ricca di buoi"; sin dall'antichità, l'Eubea era famosa per i suoi bovini). Il nome di "Negroponte", che sembra mantenutosi in parecchi cognomi, ha un'origine controversa. Alcuni lo vogliono derivato da Ευρίπος (Euripos), antico nome del capoluogo Halkida, modificatosi poi in Evripos, Egripos, quindi in Egriponte e infine in Negroponte. Altri parlano invece di un termine di origine veneziana, derivato dal ponte che unisce Halkida alla terraferma (distante solo 40 metri in quel punto!) e dal colore del mare, profondo e ricco di correnti, che circonda l'isola. Avendolo visto di persona, posso dire che lo strettissimo stretto che separa l'Eubea dalla terraferma è costantemente agitato dalle correnti (che si devono infilare in un autentico "budello marino"...) e che il colore del mare è davvero molto scuro e dà a tutto il paesaggio un aspetto decisamente inquietante. Da qui una mia terza ipotesi, basata anche sull'italiano negromante <-- νεκρομάντης. "Negroponte" ha sí un aspetto veneziano, ma potrebbe essere derivato da νεκρών πόντος "mare dei morti". Mi sembra lecito immaginare che quel mare di morti ne abbia fatti non pochi nella storia; mentre ci passavo accanto, pensavo che non ci sarei buttato a fare un bagno neppure con una pistola puntata alla tempia. Certamente, come nel caso di "negromante", la derivazione da νεκρός potrebbe essersi incrociata con "negro".

Riccardo Venturi - 9/6/2012 - 05:47




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