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Της εξορίας (Θάλασσες μας ζώνουν)

Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης
Langue: grec moderne


Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης

Liste des versions


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Της φυλακής
(Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης)


Tis exorías (Thálasses mas zónoun)
theodypografi
[1976]
Στίχοι: Μίκης Θεοδωράκης, Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνσταντίνου
Σύνθεση: 1948, Ικαρία
Ηχοφράφηση: 1976
Από Της εξορίας...

Testo di Mikis Theodorakis
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Vasilis Papakonstandinou
Composizione: dal 1943 al 1975
Incisione: 1976
Da Της εξορίας...

teo1

Avvertenza. Questa pagina è stata mantenuta sia per l'importante nota di Gian Piero Testa, sia per le varie traduzioni, nonostante in seguito sia stata inserita un'intera pagina complessiva sull'album Της εξορίας.... [CCG/AWS Staff]

Ignoro a chi si riferisca Theodorakis nell'ultima strofa, ma "Μάρκος" non è certamente Marx, come suggerito nella traduzione inglese di questa canzone d'esilio... [Alessandro]
vedi nota
Θάλασσες μας ζώνουν
κύματα μας κλειουν
σ' άγριους βράχους πάνω
τα νιάτα μας φρουρούν.

Στείλαν του λαού μας
τ' άξια τα παιδιά
για να τα λυγίσουν
σε δεσμά βαριά.

Στων φρουρών το πείσμα
θα σταθούμε ορθοί
στις καρδιές ατσάλι
φλόγα στην ψυχή.

Μάνα μη στενάζεις
μάνα μη θρηνείς
τώρα πέφτουν οι θρόνοι
και τραντάζει η γης.

Η αυγή χαράζει
πάνω στα βουνά
ο εχθρός λουφάζει
φτάνει η λευτεριά.

Χτυπάτε τους αδέλφια
χτυπάτε δυνατά
σαν χτυπάει ο Μάρκος
σειέται γη στεριά.

envoyé par Alessandro - 25/3/2010 - 21:04




Langue: italien

Gian Piero Testa.
Gian Piero Testa.

Versione italiana di Gian Piero Testa

Scritta nel 1948 nell'isola di Ikarìa.
CANZONE DELL'ESILIO (MARI CI CINGONO)

Mari ci cingono
onde ci chiudono
sopra scogli selvaggi
fanno la guardia alla nostra gioventù

Vi hanno mandato i degni
figli del nostro popolo
perché nodi pesanti
li costringano a cedere

Alla pressione dei guardiani
noi staremo diritti
acciaio nel cuore
fuoco nell'anima

Mamma non sospirare
mamma non levare un lamento
stanno cadendo i troni
e sta tremando la terra

Si delinea l'aurora
sopra le montagne
il nemico sta accucciato
la libertà sta arrivando.

Colpiteli fratelli
colpiteli forte
quando è Markos a colpire
sussulta la terraferma

envoyé par Gian Piero Testa - 26/3/2010 - 19:18




Langue: français

Traduzione francese da stixoi.info
DE L'EXIL (DES MERS NOUS ENCERCLENT)

Des mers nous encerclent
des vagues nous enferment
sur de sauvages rochers
en patrouillant nos jeunesses.

Ils ont envoyé les jeunes valeureux
De notre peuple
pour les faire plier
sous de lourds liens

Contre l'entêtement des gardes
Nous resterons debout
Avec de l'acier dans le coeur
Et une flamme dans l'âme

Maman, ne gémis pas
Maman, ne pleure pas
Maintenant, des trônes tombent,
Et la terre tremble.

C'est l'aube, le jour pointe
Au dessus des montagnes
L'ennemi se terre (se tient coi)
La liberté arrive

Frappez les, frères
Frappez fort
Lorsque Markos frappe
La terre ferme est ébranlée.

envoyé par Alessandro - 25/3/2010 - 21:06




Langue: anglais

Traduzione inglese da stixoi.info
EXILE

Oceans close up on us
waves block our path
standing on rocks rugged
is kept our youth.

They sent our people's
worthy next of kin
to be bent and broken
under heavy grip.

Facing our guards anger
we are standing tall
for we have steel in our heart
and a flaming soul.

Mother do not sigh
mother do not grieve
now the thrones are failing
shaken is the earth.

As the dawn is coming
falling on the hill
enemies are numb
freedom is at hand.

Strike them down my brothers
strike them hard and just
when Marx is striking
trembles the earth, our land.

envoyé par Alessandro - 25/3/2010 - 21:07


Sull'album "Dell'esilio", vedi la nota a Της φυλακής.

Quanto a Markos, credo proprio che si tratti del famoso e controverso Markos Vafiadis (Μάρκος Βαφιάδης).

Markos Vafiadis, detto Markos, (Theodosiopouli, Asia Minore, 1906 - Atene, 23 febbraio 1992). Importante dirigente del Partito Comunista Greco (KKE) durante la Resistenza e quindi nella Guerra Civile commissario politico dell 'ELAS di Macedonia.
Profugo dall'Asia Minore nel 1922, lavorò nelle manifatture dei tabacchi di Salonicco e di Kavala. Si avvicinò alle organizzazioni della sinistra e fu imprigionato per la prima volta nel 1932, come comunista. Durante la dittatura di Metaxas fu confinato ad Agios Efstratios (Ai-Stratis), da cui riuscì a fuggire per continuare il lavoro politico a Creta. Fu di nuovo catturato ad Atene, imprigionato al Palamidi (Akronafplia) e poi esiliato nell'isola di Gavdos, nel mar Libico. Di lì fuggì nel Maggio 1941 e cominciò la lotta contro l'occupazione tedesca. Nel 1942 entrò nel Comitato Centrale del KKE e fu incaricato del comando dell'ELAS di Macedonia.

Nell'Ottobre 1944 comandò le forze partigiane che liberarono Salonicco dai Tedeschi e dai collaborazionisti dei Reparti di Sicurezza.

Nel Novembre 1944 fu in contrasto con il comandante dell'ELAS, Aris Velouhiotis, opponendosi al suo progetto di attaccare gl' Inglesi. E nel 1946 si oppose anche al segretario generale del KKE, Nikos Zahariadis, che voleva riprendere le ostilità. Ciò nonostante Zahariadis lo incaricò del comando dell' Esercito Democratico. Nel 1947 fu nominato Primo Ministro del Governo Democratico Provvisorio. Di lì a poco entrò di nuovo in contrasto con Zahariadis, avendo i due vedute strategiche differenti: fu destituito da ogni incarico e dovette riparare in Unione Sovietica, dove lo raggiunse il decreto di espulsione dal Partito.

Dopo la mote di Stalin tornò a far parte del KKE, dal quale fu nuovamente espulso nel 1961, per dissensi circa la riorganizzazione e l'attività illegale dello stesso. L'accusa fu di "frazionismo". Nel 1968 fu accolto nel Partito Comunista dell'Interno. Rimase in esilio in URSS fino al 1983, quando, rientrato in Grecia, cominciò a scrivere le sue memorie. Nel 1984 ci fu lo storico atto di riconciliazione tra i comunisti greci e l'abbraccio pubblico di Markos (per il Partito Interno) con il suo fiero ed eterno avversario (del KKE) Trasivolos Tsakalotos.

Nelle elezioni del 1989 e del 1990 fu eletto deputato al Parlamento e collaborò con i socialisti del PASOK.
Intervistato dopo la dissoluzione dell'URSS e del Socialismo reale, affermò che, nonostante la sua collaborazione con Papandreou, lui restava comunista, e che il comunismo era e restava tutt'altro che una chimera. (Mio sunto da Wikipedia in Greco)

Gian Piero Testa - 26/3/2010 - 00:45




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