Dall'album / From the LP "Mind games" (1973)
We don't care what flag you're waving
We don't even want to know your name
We don't care where you're from or where you're going
All we know is that you came
You're making all our desicions
We have just one request of you
That while you're thinking things over
Here's something you just better do
Free the people now
Do it do it do it now
Well we were caught with our hands in the air
Don't desapir paranoia is everywhere
We can shake it with love when we're scared
So let's shout it aloud like a prayer
We understand your paranoia
But we don't want to play your game
You think you're cool and know what you are doing
666 is your name
So while you're jerking off each other
You better bear this thought in mind
Your time is up you better know it
But maybe you don't read the signs
Well you were caught with your hands in the kill
And you still got to swallow your pill
As you slip and you slide down the hill
On the blood of the people you killed
Stop the killing now
Do it do it do it now
Bring on the Lucie
We don't even want to know your name
We don't care where you're from or where you're going
All we know is that you came
You're making all our desicions
We have just one request of you
That while you're thinking things over
Here's something you just better do
Free the people now
Do it do it do it now
Well we were caught with our hands in the air
Don't desapir paranoia is everywhere
We can shake it with love when we're scared
So let's shout it aloud like a prayer
We understand your paranoia
But we don't want to play your game
You think you're cool and know what you are doing
666 is your name
So while you're jerking off each other
You better bear this thought in mind
Your time is up you better know it
But maybe you don't read the signs
Well you were caught with your hands in the kill
And you still got to swallow your pill
As you slip and you slide down the hill
On the blood of the people you killed
Stop the killing now
Do it do it do it now
Bring on the Lucie
Lingua: Italiano
Versione italiana di Alberto Truffi da Musica e Memoria
AIUTATE LA FORTUNA (LIBERATE IL POPOLO)
Tutto bene ragazzi, questo è tutto, (andiamo sulle colline)
Non ci importa quale bandiera state sventolando
non vogliamo neanche conoscere il vostro nome
non ci interessa da dove venite né dove siete diretti.
Tutto quello che sappiamo è che siete venuti qui
(e) state prendendo tutte le decisioni. (1)
Abbiamo soltanto una richiesta per voi:
che mentre state pensando alle cose inutili
(abbiate coscienza) che qui avreste qualcosa di meglio da fare.
Liberate il popolo, ora
fatelo, ora
Bene, siamo stati presi con le mani per aria
ma non disperate, la paranoia è dappertutto
possiamo scrollarcela di dosso con l'amore quando ci fa paura
quindi gridiamolo forte come una preghiera.
Liberate il popolo, ora
fatelo, ora
Noi comprendiamo la vostra paranoia (2)
ma non intendiamo fare il vostro gioco
voi pensate di essere in gamba e di sapere quello che state facendo
il vostro nome è 666 (3)
Quindi mentre cercate di fregarvi tra di voi
è meglio che vi ficchiate bene in testa
che il vostro tempo è scaduto
ma forse non sapete leggere i presagi. (4)
Liberate il popolo, ora
fatelo, ora
Siete stati colti con le mani nel sacco
e dovete ingoiare l'(amara) pillola
mentre fate un passo falso e scivolate giù dalla collina
sul sangue della gente che avete ucciso. (5)
Basta uccidere (liberate il popolo, ora)
fatelo ora
Aiutate la fortuna (6)
Tutto bene ragazzi, questo è tutto, (andiamo sulle colline)
Non ci importa quale bandiera state sventolando
non vogliamo neanche conoscere il vostro nome
non ci interessa da dove venite né dove siete diretti.
Tutto quello che sappiamo è che siete venuti qui
(e) state prendendo tutte le decisioni. (1)
Abbiamo soltanto una richiesta per voi:
che mentre state pensando alle cose inutili
(abbiate coscienza) che qui avreste qualcosa di meglio da fare.
Liberate il popolo, ora
fatelo, ora
Bene, siamo stati presi con le mani per aria
ma non disperate, la paranoia è dappertutto
possiamo scrollarcela di dosso con l'amore quando ci fa paura
quindi gridiamolo forte come una preghiera.
Liberate il popolo, ora
fatelo, ora
Noi comprendiamo la vostra paranoia (2)
ma non intendiamo fare il vostro gioco
voi pensate di essere in gamba e di sapere quello che state facendo
il vostro nome è 666 (3)
Quindi mentre cercate di fregarvi tra di voi
è meglio che vi ficchiate bene in testa
che il vostro tempo è scaduto
ma forse non sapete leggere i presagi. (4)
Liberate il popolo, ora
fatelo, ora
Siete stati colti con le mani nel sacco
e dovete ingoiare l'(amara) pillola
mentre fate un passo falso e scivolate giù dalla collina
sul sangue della gente che avete ucciso. (5)
Basta uccidere (liberate il popolo, ora)
fatelo ora
Aiutate la fortuna (6)
NOTE A CURA DI ALBERTO TRUFFI
(1) Qui si capisce che Lennon si rivolge ai governanti della terra, indipendentemente dal colore e dallo schieramento, accomunati in una unica critica.
(2) In questa strofa i governanti sono caduti. Impossibile non associare il testo alla vicenda di Richard Nixon, sottoposto a impeachment e rimosso poche settimane prima dell'inizio delle sessioni di registrazioni dell'album. Nixon era stato eletto una prima volta nel 1968, al culmine di un anno che aveva visto in USA gli assassinii prima di Martin Luther King e poi di Bob Kennedy, lanciato alla conquista di una presidenza di una presidenza che avrebbe rappresentato anche la nuova America della protesta di quegli anni. Il ritorno della sua bara in treno da un capo all'altro degli Stati Uniti (venne ucciso in California da un killer giordano, del quale non si sono mai appurati né moventi né mandante, e riportato nel New England da cui proveniva) fu accompagnato da un'ala di folla per tutto il percorso, che testimoniava la profondità delle speranze che aveva suscitato. Nixon, repubblicano e conservatore, e vittorioso contro lo sbiadito candidato democratico Hubert Humphrey, fu quindi il simbolo della riscossa dell'establishment. Nella rielezione del 1972 la "nuova America" riuscì a imporre come candidato antagonista a Nixon, per la prima volta, un democratico liberal, George McGovern, sul quale poneva molte aspettative chi, come Lennon [o Neil Young, che appoggiò apertamente la campagna del senatore democratico], puntava al ritorno delle speranze suscitate da Robert Kennedy. La rielezione di Nixon fu però ancora più trionfale, segnando il maggiore distacco tra i due candidati della storia americana, e dimostrando anche la distanza dei liberal dalla America profonda. Soltanto un anno dopo però Nixon, nel pieno di una grave crisi economica internazionale (derivante dalla guerra arabo-israeliana del Kippur) e con la guerra in Vietnam ancora aperta che stava devastando la economia americana, fu accusato da due giornalisti d'assalto del Washington Post di spionaggio ai danni degli avversari, usò all'inizio la menzogna per uscirne fuori e questo segnò la sua sorte. Era lo "scandalo Watergate", che si concluse con la messa in stato d'accusa e l'allontanamento del presidente, già logorato dagli insuccessi in politica estera e economica, che avrebbe dato inizio ad uno dei momenti di maggiore debolezza dell'impero americano, che avrebbe portato nel giro dei due anni successivi alla sconfitta in Vietnam, nello stesso periodo nel quale cadevano anche i regimi totalitari europei alleati degli Stati Uniti, in Grecia, Portogallo e Spagna, prima della ripresa USA e della successiva sconfitta dello stato rivale, l'"impero del male", iniziata con la presidenza di Ronald Reagan nel 1980 e completata nel 1991 con la Unione Sovietica stremata dalla competizione economica e dalla continua rincorsa al riarmo USA.
Lennon era stato molto colpito dalla sconfitta di McGovern e dalle proporzioni della vittoria di Nixon nel 1972, e altrettanto felice dell'impeachment ai suoi danni, anche perché gli ambienti repubblicani erano quelli che più osteggiavano il suo soggiorno americano, considerandolo un sovversivo potenzialmente pericoloso.
(3) Il 666 è il simbolo del diavolo, a cui Nixon e in generale i governanti conservatori e guerrafondai sono associati da Lennon.
(4) Evidente riferimento alla vicenda Watergate, a lungo sottovalutata e trattata con sufficienza da Nixon.
(5) Il sangue è un chiaro riferimento ai militari americani morti in Vietnam (oltre 50.000, un sesto di tutti i militari americani morti nella II guerra mondiale).
(6) Chiaramente è una deformazione gergale, così come il titolo.
(1) Qui si capisce che Lennon si rivolge ai governanti della terra, indipendentemente dal colore e dallo schieramento, accomunati in una unica critica.
(2) In questa strofa i governanti sono caduti. Impossibile non associare il testo alla vicenda di Richard Nixon, sottoposto a impeachment e rimosso poche settimane prima dell'inizio delle sessioni di registrazioni dell'album. Nixon era stato eletto una prima volta nel 1968, al culmine di un anno che aveva visto in USA gli assassinii prima di Martin Luther King e poi di Bob Kennedy, lanciato alla conquista di una presidenza di una presidenza che avrebbe rappresentato anche la nuova America della protesta di quegli anni. Il ritorno della sua bara in treno da un capo all'altro degli Stati Uniti (venne ucciso in California da un killer giordano, del quale non si sono mai appurati né moventi né mandante, e riportato nel New England da cui proveniva) fu accompagnato da un'ala di folla per tutto il percorso, che testimoniava la profondità delle speranze che aveva suscitato. Nixon, repubblicano e conservatore, e vittorioso contro lo sbiadito candidato democratico Hubert Humphrey, fu quindi il simbolo della riscossa dell'establishment. Nella rielezione del 1972 la "nuova America" riuscì a imporre come candidato antagonista a Nixon, per la prima volta, un democratico liberal, George McGovern, sul quale poneva molte aspettative chi, come Lennon [o Neil Young, che appoggiò apertamente la campagna del senatore democratico], puntava al ritorno delle speranze suscitate da Robert Kennedy. La rielezione di Nixon fu però ancora più trionfale, segnando il maggiore distacco tra i due candidati della storia americana, e dimostrando anche la distanza dei liberal dalla America profonda. Soltanto un anno dopo però Nixon, nel pieno di una grave crisi economica internazionale (derivante dalla guerra arabo-israeliana del Kippur) e con la guerra in Vietnam ancora aperta che stava devastando la economia americana, fu accusato da due giornalisti d'assalto del Washington Post di spionaggio ai danni degli avversari, usò all'inizio la menzogna per uscirne fuori e questo segnò la sua sorte. Era lo "scandalo Watergate", che si concluse con la messa in stato d'accusa e l'allontanamento del presidente, già logorato dagli insuccessi in politica estera e economica, che avrebbe dato inizio ad uno dei momenti di maggiore debolezza dell'impero americano, che avrebbe portato nel giro dei due anni successivi alla sconfitta in Vietnam, nello stesso periodo nel quale cadevano anche i regimi totalitari europei alleati degli Stati Uniti, in Grecia, Portogallo e Spagna, prima della ripresa USA e della successiva sconfitta dello stato rivale, l'"impero del male", iniziata con la presidenza di Ronald Reagan nel 1980 e completata nel 1991 con la Unione Sovietica stremata dalla competizione economica e dalla continua rincorsa al riarmo USA.
Lennon era stato molto colpito dalla sconfitta di McGovern e dalle proporzioni della vittoria di Nixon nel 1972, e altrettanto felice dell'impeachment ai suoi danni, anche perché gli ambienti repubblicani erano quelli che più osteggiavano il suo soggiorno americano, considerandolo un sovversivo potenzialmente pericoloso.
(3) Il 666 è il simbolo del diavolo, a cui Nixon e in generale i governanti conservatori e guerrafondai sono associati da Lennon.
(4) Evidente riferimento alla vicenda Watergate, a lungo sottovalutata e trattata con sufficienza da Nixon.
(5) Il sangue è un chiaro riferimento ai militari americani morti in Vietnam (oltre 50.000, un sesto di tutti i militari americani morti nella II guerra mondiale).
(6) Chiaramente è una deformazione gergale, così come il titolo.
"Freda Peeple"? "Freeda People"! (Vabbè la "deformazione gercale", però...)
Alessandro - 14/12/2009 - 21:45
... o forse "Freeda Peeple"... Ma Freda, per favore, lasciamolo stare... mi ricorda soltanto quel Franco stragista...
Alessandro - 14/12/2009 - 21:55
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