Dall'album Grand Hotel 2010
Mi ricordo una giornata un po' speciale,
Genova 2001 vertice mondiale,
con i poliziotti del reparto celere pronti alla guerra,
ma più che una battaglia in strada sembra un carnevale.
Tutti questi pacifisti del cazzo
che si fanno chiamare popolo di Seattle,
massa di straccioni con bandiere e arcobaleni,
che solo a guardarli già divento paonazzo.
Sono trecentomila e vogliono cambiare il mondo,
pensano che per cambiare basti un girotondo,
io non so nemmeno chi ha ragione e chi ha torto,
ma vuoi vedere che a 'sto giro qui ci scappa il morto?
Ognuno sceglie la sua forma di protesta,
c'è chi ha messo fili di mutande fuori alla finestra,
c'è chi vuole oltrepassare la zona rossa,
c'è chi canta Avanti Popolo alla riscossa!
Genova brucia! Genova brucia! Genova brucia!
Genova brucia! Genova brucia! Genova brucia!
Sono autorizzato dallo Stato,
eseguire gli ordini non è mica un reato, e quindi...
Genova brucia! Genova brucia!
Non faccio distinzioni, donne, vecchi e bambini,
potrebbe essere tuo figlio Carlo Giuliani?
Genova brucia! Genova brucia!
Mi ricordo una missione un po' speciale
Genova 2001, squilla il cellulare
con la suoneria di Faccetta Nera, sono fascista
non credo sia una cosa di cui mi debba vergognare.
Zecche, parassiti e comunisti
ci mancava pure
quella banda di teppisti
con la tuta nera
ed il passamontagna in testa
con le spranghe fanno a pezzi
tutti e ci rovinano la festa.
Parte la carica
voi ve la date a gambe
temete il manganello
o la pallottola vagante?
Tute bianche si tingono di sangue,
sudore e lacrimogeni
sparati sulla gente.
Tu che ti rifugi nel cortile
prenderai più botte
che se fossi nato in Cile.
La Costituzione
è come la carta igienica:
usala per pulirti il culo
o per tamponarti le ferite.
Genova brucia! Genova brucia! Genova brucia!
Genova brucia! Genova brucia! Genova brucia!
Sono autorizzato dallo Stato,
eseguire gli ordini non è mica un reato, e quindi...
Genova brucia! Genova brucia!
Non faccio distinzioni, donne, vecchi e bambini,
potrebbe essere tuo figlio Carlo Giuliani!
Qui non serve a niente, chiedere aiuto,
piangi quanto vuoi non ti risponderà nessuno,
non c'è Manu Chao e nemmeno il tuo avvocato,
canta la mia filastrocca siamo a Bolzaneto,
uno due tre, viva viva Pinochet!
quattro cinque e sei, fossi in te non parlerei,
sette otto nove, il negretto non commuove!
Ne è morto solo uno, ma potevano esser cento,
i mandanti del massacro sono ancora in Parlamento!
Genova brucia! Genova brucia!
Genova brucia! Genova brucia!
Genova 2001 vertice mondiale,
con i poliziotti del reparto celere pronti alla guerra,
ma più che una battaglia in strada sembra un carnevale.
Tutti questi pacifisti del cazzo
che si fanno chiamare popolo di Seattle,
massa di straccioni con bandiere e arcobaleni,
che solo a guardarli già divento paonazzo.
Sono trecentomila e vogliono cambiare il mondo,
pensano che per cambiare basti un girotondo,
io non so nemmeno chi ha ragione e chi ha torto,
ma vuoi vedere che a 'sto giro qui ci scappa il morto?
Ognuno sceglie la sua forma di protesta,
c'è chi ha messo fili di mutande fuori alla finestra,
c'è chi vuole oltrepassare la zona rossa,
c'è chi canta Avanti Popolo alla riscossa!
Genova brucia! Genova brucia! Genova brucia!
Genova brucia! Genova brucia! Genova brucia!
Sono autorizzato dallo Stato,
eseguire gli ordini non è mica un reato, e quindi...
Genova brucia! Genova brucia!
Non faccio distinzioni, donne, vecchi e bambini,
potrebbe essere tuo figlio Carlo Giuliani?
Genova brucia! Genova brucia!
Mi ricordo una missione un po' speciale
Genova 2001, squilla il cellulare
con la suoneria di Faccetta Nera, sono fascista
non credo sia una cosa di cui mi debba vergognare.
Zecche, parassiti e comunisti
ci mancava pure
quella banda di teppisti
con la tuta nera
ed il passamontagna in testa
con le spranghe fanno a pezzi
tutti e ci rovinano la festa.
Parte la carica
voi ve la date a gambe
temete il manganello
o la pallottola vagante?
Tute bianche si tingono di sangue,
sudore e lacrimogeni
sparati sulla gente.
Tu che ti rifugi nel cortile
prenderai più botte
che se fossi nato in Cile.
La Costituzione
è come la carta igienica:
usala per pulirti il culo
o per tamponarti le ferite.
Genova brucia! Genova brucia! Genova brucia!
Genova brucia! Genova brucia! Genova brucia!
Sono autorizzato dallo Stato,
eseguire gli ordini non è mica un reato, e quindi...
Genova brucia! Genova brucia!
Non faccio distinzioni, donne, vecchi e bambini,
potrebbe essere tuo figlio Carlo Giuliani!
Qui non serve a niente, chiedere aiuto,
piangi quanto vuoi non ti risponderà nessuno,
non c'è Manu Chao e nemmeno il tuo avvocato,
canta la mia filastrocca siamo a Bolzaneto,
uno due tre, viva viva Pinochet!
quattro cinque e sei, fossi in te non parlerei,
sette otto nove, il negretto non commuove!
Ne è morto solo uno, ma potevano esser cento,
i mandanti del massacro sono ancora in Parlamento!
Genova brucia! Genova brucia!
Genova brucia! Genova brucia!
Contributed by DonQuijote82 - 2010/2/23 - 18:21
Ma guarda tu il Cristicchi...forse l'avevo giudicato un po' troppo male.
Riccardo Venturi - 2010/2/24 - 16:21
"Genova brucia" del cantautore romano è il brano che si aggiudica la nona edizione di "Voci per la libertà", per il miglior brano sui diritti umani
05/04 - Simone Cristicchi, con “Genova brucia”, è il vincitore della nona edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente.
“Sono sinceramente onorato e orgoglioso di ricevere il Premio Amnesty Italia per "Genova brucia", canzone pensata e scritta per raccontare una delle scomode verità sui fatti del G8 del 2001. Il prestigio del premio contribuisce enormemente a valorizzare il brano, rendendolo strumento di memoria per non dimenticare una delle pagine più vergognose e oscure del nostro paese. Genova è anche una ferita ancora aperta per chiunque pretenda, in questo piccolo paese, verità e giustizia” – ha dichiarato Simone Cristicchi.
“Dedico con tutto il mio cuore questo premio ad Heidi e Giuliano Giuliani, a Don Andrea Gallo, a tutti i ragazzi che erano a Genova nel 2001 e a quelli che oggi lottano per il rispetto dei diritti umani, alzando la testa e la voce in questo assordante silenzio”.
"Genova brucia" non solo è un bel brano di un autore sensibile ai diritti umani. Nel decennale del G8 di Genova del 2001, ci aiuta anche a non dimenticare le violazioni dei diritti umani che lì si verificarono, a ricordare l'impegno e il coraggio con cui le vittime e i loro familiari hanno cercato per lunghi anni verità e giustizia e a tenere alta l'attenzione perché non si verifichino più" - ha affermato Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International.
La premiazione di Simone Cristicchi avrà luogo a Villadose (Rovigo) il 24 luglio, nel corso della XIV edizione del concorso musicale dal vivo “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 21 al 25 luglio.
Prima di Simone Cristicchi hanno vinto il Premio Amnesty Italia: Daniele Silvestri ("Il mio nemico", 2003), Ivano Fossati ("Pane e coraggio", 2004), Modena City Ramblers ("Ebano", 2005) Paola Turci ("Rwanda", 2006), Samuele Bersani ("Occhiali rotti", 2007), Subsonica (“Canenero”, 2008), Vinicio Capossela (“Lettere di Soldati”, 2009) e Carmen Consoli (“Mio zio,” 2010).
Gli altri brani in concorso quest’anno erano: "Così sia" (Africa Unite), "Dolore" (Après la Classe), "E' Lei" (Edoardo Bennato), "Cinture di pelle" (Laura Bono), "A un solo metro" (Luca Bussoletti con Dario Fo), "AAA Cercasi" (Carmen Consoli), "Giorgio" (Il Parto delle Nuvole Pesanti), "Il mio onore" (Enrico Ruggeri).
05/04 - Simone Cristicchi, con “Genova brucia”, è il vincitore della nona edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente.
“Sono sinceramente onorato e orgoglioso di ricevere il Premio Amnesty Italia per "Genova brucia", canzone pensata e scritta per raccontare una delle scomode verità sui fatti del G8 del 2001. Il prestigio del premio contribuisce enormemente a valorizzare il brano, rendendolo strumento di memoria per non dimenticare una delle pagine più vergognose e oscure del nostro paese. Genova è anche una ferita ancora aperta per chiunque pretenda, in questo piccolo paese, verità e giustizia” – ha dichiarato Simone Cristicchi.
“Dedico con tutto il mio cuore questo premio ad Heidi e Giuliano Giuliani, a Don Andrea Gallo, a tutti i ragazzi che erano a Genova nel 2001 e a quelli che oggi lottano per il rispetto dei diritti umani, alzando la testa e la voce in questo assordante silenzio”.
"Genova brucia" non solo è un bel brano di un autore sensibile ai diritti umani. Nel decennale del G8 di Genova del 2001, ci aiuta anche a non dimenticare le violazioni dei diritti umani che lì si verificarono, a ricordare l'impegno e il coraggio con cui le vittime e i loro familiari hanno cercato per lunghi anni verità e giustizia e a tenere alta l'attenzione perché non si verifichino più" - ha affermato Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International.
La premiazione di Simone Cristicchi avrà luogo a Villadose (Rovigo) il 24 luglio, nel corso della XIV edizione del concorso musicale dal vivo “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 21 al 25 luglio.
Prima di Simone Cristicchi hanno vinto il Premio Amnesty Italia: Daniele Silvestri ("Il mio nemico", 2003), Ivano Fossati ("Pane e coraggio", 2004), Modena City Ramblers ("Ebano", 2005) Paola Turci ("Rwanda", 2006), Samuele Bersani ("Occhiali rotti", 2007), Subsonica (“Canenero”, 2008), Vinicio Capossela (“Lettere di Soldati”, 2009) e Carmen Consoli (“Mio zio,” 2010).
Gli altri brani in concorso quest’anno erano: "Così sia" (Africa Unite), "Dolore" (Après la Classe), "E' Lei" (Edoardo Bennato), "Cinture di pelle" (Laura Bono), "A un solo metro" (Luca Bussoletti con Dario Fo), "AAA Cercasi" (Carmen Consoli), "Giorgio" (Il Parto delle Nuvole Pesanti), "Il mio onore" (Enrico Ruggeri).
DonQuijote82 - 2011/4/6 - 10:40
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