Πολλές φορές περπάτησα στου Κολωνού τα μέρη
πριν έμπει το φθινόπωρο πριν βγει το καλοκαίρι
τότε που ο ήλιος χάνεται κι η μέρα σουρουπώνει
για να μερεύουν τα θεριά και της καρδιάς οι πόνοι.
Δε μύρισα τ`αγιόκλημα δεν άκουσα τ`αηδόνι
δεν είδα τον Οιδίποδα να σέρνει η Αντιγόνη
μα πίσω απ`τα παράθυρα που κρύβουν τους αντάρτες
ειδα εν`αγόρι σιωπηλό να μελετάει τους χάρτες.
Βλέπει μακριά στο Σείριο και πέρα από το Βέγα
του Άλφα το χαμόγελο τ`αγκάθι του Ωμέγα
βλέπει βαθιά στην άβυσσο να πρασινίζουν λόφοι
κι ο έρωτας κι ο θάνατος παντοτινοί συντρόφοι.
Αγόρι αλαφροϊσκιωτο με τα παλιά βιβλία
που`βαλες πάνω απ`τον καιρό των άστρων τη φιλία
για μια στιγμή στη σκέψη σου και μένα κράτησέ με
πες μου πού να`βρω λίγο φως και παρηγόρησέ με.
πριν έμπει το φθινόπωρο πριν βγει το καλοκαίρι
τότε που ο ήλιος χάνεται κι η μέρα σουρουπώνει
για να μερεύουν τα θεριά και της καρδιάς οι πόνοι.
Δε μύρισα τ`αγιόκλημα δεν άκουσα τ`αηδόνι
δεν είδα τον Οιδίποδα να σέρνει η Αντιγόνη
μα πίσω απ`τα παράθυρα που κρύβουν τους αντάρτες
ειδα εν`αγόρι σιωπηλό να μελετάει τους χάρτες.
Βλέπει μακριά στο Σείριο και πέρα από το Βέγα
του Άλφα το χαμόγελο τ`αγκάθι του Ωμέγα
βλέπει βαθιά στην άβυσσο να πρασινίζουν λόφοι
κι ο έρωτας κι ο θάνατος παντοτινοί συντρόφοι.
Αγόρι αλαφροϊσκιωτο με τα παλιά βιβλία
που`βαλες πάνω απ`τον καιρό των άστρων τη φιλία
για μια στιγμή στη σκέψη σου και μένα κράτησέ με
πες μου πού να`βρω λίγο φως και παρηγόρησέ με.
Contributed by CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα - 2010/2/12 - 12:15
Language: Italian
Versione italiana di Gian Piero Testa
Sovente ho passeggiato dalle parti di Colono
prima che l'autunno entri prima che l'estate esca
quando il sole vien meno e il giorno declina
per ammansire le fiere e le pene del cuore.
Non sentii profumo di fiori, non sentii l'usignolo
Antigone non vidi condurre il padre Edipo
ma dietro alle finestre che celano i ribelli (1)
vidi tacito un ragazzo scrutare certe mappe
Lontano lui vede verso Sirio e al di là di Vega
il sorriso di Alfa e la spina di Omega
vede in fondo all'abisso come sono verdi i colli
e amore e morte gli sono compagni eterni
Ragazzo visionario coi tuoi vecchi volumi
che ponesti sopra il tempo l'amicizia delle stelle
per un istante pure me trattieni nel tuo pensiero
dimmi dove trovar luce e dammi consolazione
prima che l'autunno entri prima che l'estate esca
quando il sole vien meno e il giorno declina
per ammansire le fiere e le pene del cuore.
Non sentii profumo di fiori, non sentii l'usignolo
Antigone non vidi condurre il padre Edipo
ma dietro alle finestre che celano i ribelli (1)
vidi tacito un ragazzo scrutare certe mappe
Lontano lui vede verso Sirio e al di là di Vega
il sorriso di Alfa e la spina di Omega
vede in fondo all'abisso come sono verdi i colli
e amore e morte gli sono compagni eterni
Ragazzo visionario coi tuoi vecchi volumi
che ponesti sopra il tempo l'amicizia delle stelle
per un istante pure me trattieni nel tuo pensiero
dimmi dove trovar luce e dammi consolazione
Contributed by CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα - 2010/2/12 - 12:28
Il commento di GPT è stato ripubblicato nell'introduzione; magari devo due parole di spiegazione per il buffo "qui quo qua" del "Naso di una donna". Questioni di traslitterazione: vedendo scritto I miti mias gynaikas o roba del genere, è nata la superpapera ellenica dell'anno da parte mia. Anche per questo motivo, e qui lo dico non solo a GPT ma a chiunque si trovi a includere materiale in lingua greca, da questo momento in poi i titoli di qualsiasi opera in greco dovranno essere in alfabeto greco, per evitare boiate del genere. D'altronde, presumo che chiunque invii materiale in greco conosca almeno l'alfabeto...
Riccardo Venturi - 2010/2/13 - 16:08
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Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκις
Πρώτη εκτέλεση: Σπύρος Σακκάς
Απò “Οι μύθοι μιας γυναίκας”- 1988
Testo di Nikos Gatsos
(ma precedentemente scritto per un ciclo di canzoni "Παίδες επί Κολωνό")
Musica di Manos Hatzidakis
da: "Οι μύθοι μίας γυναίκας" ("Le favole di una donna"), 1988
"La canzone, nella raccolta completa dei testi di Gatsos curata da Agathì Dimitrouka si trova alla fine di Οι μύθοι μίας γυναίκας, di cui ho il CD, e prima di Τα κατά Μάρκον (ecco perché ho pensato che appartenesse alla prima raccolta [...]. Volevo far sentire il motivo a Riccardo, ma mi sono accorto che la canzone non vi è compresa. E infatti nemmeno io ricordavo di averla mai sentita. Cercando di risolvere il problema, ho accertato: che fu eseguita in un recital svoltosi non so dove e incisa in un LP e due MC nel 1978. Il LP si intitola "Το Ρεσιτάλ" e comprende 34 pezzi di Hatzidakis su testi propri e di altri, tra cui Elytis, Gatsos ecc. La canzone fu interpretata da Spyros Sakkas, accompagnato al pianoforte da Hatzidakis. Più tardi la casa discografica Σείριος, fondata dallo stesso Hatzidakis, lo ripubblicò come LP nel 1989 (da cui la nota della Dimitrouka, che colloca la canzone nel 1988, pur avvisando che era stata composta anni prima), e come CD nel 1990 e ancora nel 1998. Ho cercato la canzone nei miei consueti posti, ma invano. E' tuttavia disponibile - leggo - nel catalogo della casa ΣΕΙΡΙΟΣ, presso cui mi è già capitato di rifornirmi, trovandovi molta gentilezza e qualche disguido." [GPT]