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The Thresher

Phil Ochs
Lingua: Inglese


Phil Ochs

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(Phil Ochs)


filippo.
[1964]
Testo e Musica di Phil Ochs
Lyrics and Music by Phil Ochs
Album: "All The News That's Fit To Sing"

"On the morning of April 10, 1963, the USS Thresher (SSN 593) proceeded to conduct sea trials about 200 miles off the coast of Cape Cod. At 9:13 a.m., the USS Skylark (a surface vessel assigned to assist Thresher) received a signal, via underwater telephone, indicating that the submarine was experiencing minor difficulties, have positive up-angle, attempting to blow.

Shortly afterward, the Skylark received a series of garbled, undecipherable message fragments from the Thresher. At 9:18 a.m., the Skylark’s sonar picked up the sounds of the submarine breaking apart. All 129 hands were lost -- 112 military and 17 civilian technicians.

Text from (this page). For further info see the NOVA show Submarines, Secrets, and Spies for more Thresher and Scorpion (which departed and never returned) info."

(Da / from questa pagina / this page
In Portsmouth town on the eastern shore
Where many a fine ship was born,
The Thresher was built
And the Thresher was launched
And the crew of the Thresher was sworn.
She was shaped like a tear
She was built like a shark
She was made to run fast and free.
And the builders shook their hands
And the builders shared their wine,
And thought that they had mastered the sea.

Yes, she'll always run silent
And she'll always run deep
Though the ocean has no pity
Though the waves will never weep
They'll never weep.

And they marvelled at her speed
marvelled at her depth
marvelled at her deadly design.
And they sailed to every land
And they sailed to every port
Just to see what faults they could find.
Then they put her on the land
For nine months to stand
And they worked on her from stem to stern.
But they could never see
It was their coffin to be
For the sea was waiting for their return.

Yes, she'll always run silent
And she'll always run deep
Though the ocean has no pity
And the waves will never weep
They'll never weep.

On a cold Wednesday morn
They put her her out to sea
When the waves they were nine feet high.
And they dove beneath the waves
And they dove to their graves
And they never said a last goodbye.
And it's deeper and deeper
And deeper they dove
Just to see what their ship could stand.
But the hull gave a moan
And the hull gave a groan
And they plunged to the deepest darkest sand.

Now she lies in the depths
Of the darkened ocean floor
Covered by the waters cold and still.
Oh can't you see the wrong
She was a death ship all along
Died before she had a chance to kill.

And she´ll never run silent,
And she´ll never run deep,
For the ocean had no pity
And the waves, they never weep,
They never weep.

[Alternate final verse from an early Broadside tape]

And it's 8000 fathoms of the water above
And over 100 men below
And sealed in their tomb
Is the cause of their doom
That only the sea will ever know

inviata da Riccardo Venturi - 9/8/2005 - 23:34



Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
20 agosto 2005
IL THRESHER

Nella città di Portsmouth, sulla costa orientale,
dove più d’una bella nave era nata
il Thresher fu costruito,
il Thresher fu varato
e l’equipaggio del Thresher prestò giuramento.
Aveva la forma di una lacrima,
era fatto come uno squalo.
E i costruttori si strinsero le mani,
e i costruttori si spartirono il vino,
credendo d’aver sottomesso il mare.

Sì, correrà sempre in silenzio
e correrà sempre nelle profondità
anche se l’oceano è spietato
anche se le onde non piangono mai,
non piangono mai.

E si stupirono di quanto andasse veloce,
si stupirono di quanto andasse profondo,
si stupirono del suo aspetto mortale.
E navigarono verso ogni terra,
e navigarono verso ogni porto
solo per vedere quali difetti potessero trovare.
Poi lo misero a riposare
per nove mesi in terraferma,
e ci lavorarono sopra da poppa a prua.
Ma non seppero mai vedere
che sarebbe stata la loro bara,
perché il mare stava aspettando che tornassero.

Sì, correrà sempre in silenzio
e correrà sempre nelle profondità
anche se l’oceano è spietato
anche se le onde non piangono mai,
non piangono mai.

In un freddo mercoledì mattina
lo fecero uscire in mare
quando le ondate erano alte quasi tre metri.
E si immersero sotto le onde,
e si immersero nelle loro tombe
e non dissero mai un ultimo addio.
E si fa sempre più profondo,
e s’immersero sempre più in profondo
per vedere fin dove resistesse la loro nave.
Ma lo scafo emise un sospiro.
e lo scafo emise un lamento
e affondarono nella sabbia più profonda e scura.

Adesso giace nelle profondità
del fondo oceanico più buio,
coperto dalle acque fredde e calme.
Oh, non vedete cos’è sbagliato ?
Non era altro che un vascello di morte,
ed è morto prima che potesse uccidere.

E non correrà mai in silenzio
e non correrà mai nelle profondità
perché l’oceano è stato spietato
e le onde non piangono mai,
no, non piangono mai.

[Strofa finale alternativa da una precedente versione su foglio volante :]

E sopra ci sono quattromila metri d’acqua,
e sotto ci sono oltre cento uomini
sigillati nella loro tomba.
E la causa della loro condanna a morte
soltanto il mare potrà saperla.

20/8/2005 - 11:05




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