Se segui la strada per Budapest
non scordarti l'anima,
ti aspetterò in mezzo ai tepori
delle saune della città.
Sulle strade di melograno
che da Istanbul portano qua
riportami quegli odori
nascosti tra le moschee e i bazar.
Inebriati col volto del poeta
che ti prendeva per mano e chissà
quanta luce da quella finestra
che dava sul Real Alcázar.
Ricordami come fossi la chiesa
dove pregavo il mio santo perchè
proteggesse una chioma di vino,
colante sul viso, vibrante di me.
Se scendi dal treno che da Buenos Aires
percorre l'America,
mi troverai in Plaza de Mayo
a piangere i mali dell'umanità.
Regalati un sospiro libero
stesa sull'erba delle Highlands
annusa quel whisky sul quale
galleggiava la musica.
Inebriati col volto del poeta
che ti prendeva per mano e chissà
quanta luce da quella finestra
che dava sul Real Alcázar.
Ricordami come fossi la chiesa
dove pregavo il mio santo perchè
proteggesse una chioma di vino,
colante sul viso, vibrante di me.
non scordarti l'anima,
ti aspetterò in mezzo ai tepori
delle saune della città.
Sulle strade di melograno
che da Istanbul portano qua
riportami quegli odori
nascosti tra le moschee e i bazar.
Inebriati col volto del poeta
che ti prendeva per mano e chissà
quanta luce da quella finestra
che dava sul Real Alcázar.
Ricordami come fossi la chiesa
dove pregavo il mio santo perchè
proteggesse una chioma di vino,
colante sul viso, vibrante di me.
Se scendi dal treno che da Buenos Aires
percorre l'America,
mi troverai in Plaza de Mayo
a piangere i mali dell'umanità.
Regalati un sospiro libero
stesa sull'erba delle Highlands
annusa quel whisky sul quale
galleggiava la musica.
Inebriati col volto del poeta
che ti prendeva per mano e chissà
quanta luce da quella finestra
che dava sul Real Alcázar.
Ricordami come fossi la chiesa
dove pregavo il mio santo perchè
proteggesse una chioma di vino,
colante sul viso, vibrante di me.
envoyé par DonQuijote82 - 22/1/2010 - 22:49
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Testo e Musica: A. Piccioni e G. Medici