E il tempo rimane fermo con me dietro alle sbarre
le ore si fanno lunghe si confondono con gli anni
l’attesa sfinisce e uccide ma io volo oltre il confine
dove non c’e’ tristezza la solitudine e’ una ricchezza
dove il cuore lacrima rosso la poverta’ diventa un lusso
io volo oltre il confine io volo oltre il confine
ma ci dicono che è l’ora
della sveglia all’Asinara
e fu in quell’ora d’aria dove uguali siamo tutti
che avvenne il grande incontro con due piccoli passerotti
li portammo dritti in cella a un domicilio un po forzato
per farne nuovi uomini con le piume e un volo alato
per nido una coperta
sui nostri letti a castello
e il soggiorno penitenziario
per un attimo fu piu’ bello
ma ci dicono che è l’ora
della sveglia all’Asinara
cominciarono a svolazzare un mattino quegli uccellini
poi tornarono nei loro nidi con l’arrivo dei secondini
e attraverso quelle sbarre conquistarono il loro volo
su nel cielo con il cuore un po piu’ umano e un po piu’ solo
su nel cielo con i falchi che non conoscono il perdono
per Battista e per Filippo fini’ presto il grande volo
ed io dopo dodici anni
con l’ergastolo sul collo
qui tra il ferro ed il cemento
piango quando li ricordo
ma ci dicono che è l’ora
della sveglia all’Asinara
le ore si fanno lunghe si confondono con gli anni
l’attesa sfinisce e uccide ma io volo oltre il confine
dove non c’e’ tristezza la solitudine e’ una ricchezza
dove il cuore lacrima rosso la poverta’ diventa un lusso
io volo oltre il confine io volo oltre il confine
ma ci dicono che è l’ora
della sveglia all’Asinara
e fu in quell’ora d’aria dove uguali siamo tutti
che avvenne il grande incontro con due piccoli passerotti
li portammo dritti in cella a un domicilio un po forzato
per farne nuovi uomini con le piume e un volo alato
per nido una coperta
sui nostri letti a castello
e il soggiorno penitenziario
per un attimo fu piu’ bello
ma ci dicono che è l’ora
della sveglia all’Asinara
cominciarono a svolazzare un mattino quegli uccellini
poi tornarono nei loro nidi con l’arrivo dei secondini
e attraverso quelle sbarre conquistarono il loro volo
su nel cielo con il cuore un po piu’ umano e un po piu’ solo
su nel cielo con i falchi che non conoscono il perdono
per Battista e per Filippo fini’ presto il grande volo
ed io dopo dodici anni
con l’ergastolo sul collo
qui tra il ferro ed il cemento
piango quando li ricordo
ma ci dicono che è l’ora
della sveglia all’Asinara
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