C'era una volta per caso
in un tempo non tanto lontano
che non era poi così tanto difficile
darsi una mano.
Che venne fuori un bell'uomo
poteva essere un vinto o un perdente
invece quello era proprio,
era un sottotenente.
Non era alto nè magro
un uomo che non era nessuno
non era nessuno di cui
di cui fosse parente.
Con tre banane e due arance
in un sacchetto di plastica bianca
in un sacchetto di plastica bianca,
molto aderente.
Fu quella volta che l'uomo
aprì il suo sacchetto di plastica bianca
perchè ne venissero fuori le arance
per far contenta la gente
perchè ne venisse fuori magari
venisse fuori un bel suono
che lo potessero capire un po' tutti
un suono fatto di niente.
E venne fuori un bel suono
sembrava fatto di niente
però era un suono come di pace,
che unisce
tutta la povera gente.
in un tempo non tanto lontano
che non era poi così tanto difficile
darsi una mano.
Che venne fuori un bell'uomo
poteva essere un vinto o un perdente
invece quello era proprio,
era un sottotenente.
Non era alto nè magro
un uomo che non era nessuno
non era nessuno di cui
di cui fosse parente.
Con tre banane e due arance
in un sacchetto di plastica bianca
in un sacchetto di plastica bianca,
molto aderente.
Fu quella volta che l'uomo
aprì il suo sacchetto di plastica bianca
perchè ne venissero fuori le arance
per far contenta la gente
perchè ne venisse fuori magari
venisse fuori un bel suono
che lo potessero capire un po' tutti
un suono fatto di niente.
E venne fuori un bel suono
sembrava fatto di niente
però era un suono come di pace,
che unisce
tutta la povera gente.
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dall'album "L'uomo a metà"
"Pochi capiscono il significato delle canzoni, come pochi hanno capito che il “sottotenente”, da me citato in una canzone, è in realtà Gesù Cristo. Alla gente basta che un ritornello sia divertente, sia associabile a qualcuno. “Ah, quello è Jannacci!”, dicono. “No, Jannacci un cazzo!”, rispondo io".
Link all'intervista
(Alberta Beccaro - Venezia)