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Talking Cuban Crisis

Phil Ochs
Lingua: Inglese


Phil Ochs

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filippo.
[1964]
Testo e musica di Phil Ochs
Lyrics and Music by Phil Ochs
Album: "All The News That's Fit To Sing"

cuban crisis


Dal primo album in studio di Phil Ochs, un'ironica canzone sulla crisi del 1962 che portò il mondo sull'orlo della III guerra mondiale in seguito all'installazione da parte dell'URSS di missili a testata nucleare sul suolo cubano.
Per maggiori informazioni sulla crisi di Cuba del 1962 si veda la seguente pagina da Cronologia.it.


Dal Broadside #21 febbraio 1963
It was just a little while ago I glued my ears to the radio
The announcer was sayin' we'd better beware
A crisis was hanging - a wave from the air
crawlin' on the ground
swimmin' in the sea
headin' for me

Well, I didn't know if I was for or agin' it
He was yellin' and screamin' a mile a minute
Well, he said "Here comes the President
but first this word from Pepsodent
Have whiter teeth
Have cleaner breath
When you're facin' nuclear death"

And then President John began to speak
And I knew right away he wouldn't be weak
Well, he said he'd seen some missile bases
And terrible smiles on Cuban faces
Close Pictures
carryin' land reform too far
Giving land to the USSR

Well, he said we mustn't be afraid
We're settin' up a little blockade
Put our ships along the Cuban shores
And if the Russian bear yells and roars,
We'll let him have it

From Turkey and Greece, Formosa and Spain
The peaceful West European Plain
From Alaska and Greenland we'll use our means
And twenty thousand submarines
We're gonna teach the Russians a lesson
For trying to upset the balance of power

Now most Americans stood behind
The President and his military minds
But me, I stood behind a bar
Dreamin' of a spaceship getaway car
Head for mars
Any other planet that has bars
Like Gerde's Folk City

Yes, it seemed the President's stand was strong and plain
But some Republicans was a-goin' insane
And they still are
They said our plan was just too mild
Spare the rod and spoil the child
Let's sink Cuba into the sea
And give 'em back democracy
Under the water

Well, the deadline was set for ten o'clock
For a cold war it was a-gettin' hot
Well, the Russians tried, the Russians failed
Homeward bound those missiles sailed
Mr. Khruschev said, "Better Red than dead."

inviata da Riccardo Venturi - 10/5/2005 - 20:51



Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
11 agosto 2005
PARLANDO DELLA CRISI DI CUBA

Giusto poco fa ho incollato gli orecchi alla radio
l’annunciatore diceva che avremmo dovuto stare ben attenti
ché incombeva una crisi – un’ondata dall’aria
che strisciava al suolo
che nuotava sul mare
puntando su di me

Beh, non sapevo se ero pro o contro
quello berciava come un ossesso parlando a mitraglia
diceva, eh, "Ecco che arriva il Presidente
ma prima, consigli per gli acquisti da Pepsodent
per denti più bianchi
per un alito più fresco
mentre state affrontando la morte nucleare"

E il Presidente John cominciò a parlare
e cavolo se lo sapevo che non sarebbe stato un debole
beh, diceva di aver visto qualche base missilistica
e dei terribili sorrisi sulle foto da vicino
delle facce dei cubani
che portavano un po’ troppo avanti la riforma agraria
dando la terra all’Unione Sovietica

Beh, diceva, non dobbiamo aver paura,
stiamo mettendo in atto un blocchettino
e disponendo le nostre navi attorno a Cuba
e se l’orso russo ruggisce e strepita
gliela faremo vedere

Dalla Turchia alla Grecia, da Formosa alla Spagna,
dalle tranquille pianure dell’Europa occidentale
dall’Alaska alla Groenlandia useremo i nostri mezzi
e ventimila sommergibili
daremo ai russi una bella lezioncina
se tentano di sbilanciare l’equilibrio di potere

Ora, la maggior parte degli americani sostenevano
il Presidente e i suoi strateghi militari
ma io, io me ne stavo dietro al bancone di un bar (*)
sognando un’astronave o un’astromobile
diretta verso Marte
o verso qualsiasi altro pianeta che ha dei bar
come il Gerde's Folk City (**)

Sì, l’affermazione del Presidente pareva forte e chiara
ma alcuni Repubblicani stavano uscendo pazzi
e ancora lo stanno
Dicevano che il nostro piano era troppo blando
il medico pietoso fa la piaga puzzolente
facciamo sprofondare Cuba nell’oceano
e ridiamole la democrazia
sì, ma sott’acqua

L’ultimatum era stato fissato per le dieci
come guerra fredda, stava diventando un po’ calda
beh, i russi ci hanno provato e gli è andata buca.
Quei missili se ne tornarono a casa
e il sig. Krusciov disse "Meglio rossi che morti."
NOTE

(*) Gioco di parole basato sul doppio senso di "stand behind", "sostenere" e "stare dietro" (fisicamente)

(**) Il Gerde's Folk City - New York's Center of Folk Music è stato un mitico locale newyorkese di musica folk, dove si sono esibiti i principali esponenti esponenti del genere (compreso ovviamente lo stesso Phil Ochs). Anche Bob Dylan vi si è esibito più volte (si veda questa pagina).

11/8/2005 - 13:45




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