No había descanso para nuestro dolor:
no solo moríamos a manos de los conquistadores
sino que a nuestras angustias
vinieron a sumarse las enfermedades.
Las pestes como la gripe
y la viruela desconocidas hasta entonces en nuestra tierra,
cayeron sobre nosotros y la muerte no tuvo piedad.
Éramos diez millones de indios
entre los valles y montañas
hombres, mujeres, viejos, niños,
en nuestro reino del Perú.
Nunca supimos de la peste
hasta que el español llegó.
fuimos muriendo lentamente
bajo la fiebre y el dolor.
La maravilla de nuestro reino sucumbió
a la tortura, la esclavitud y la
enfermedad.
Nunca supimos como vivir sin la tradición,
hemos perdido junto a los nuestros la
libertad.
no solo moríamos a manos de los conquistadores
sino que a nuestras angustias
vinieron a sumarse las enfermedades.
Las pestes como la gripe
y la viruela desconocidas hasta entonces en nuestra tierra,
cayeron sobre nosotros y la muerte no tuvo piedad.
Éramos diez millones de indios
entre los valles y montañas
hombres, mujeres, viejos, niños,
en nuestro reino del Perú.
Nunca supimos de la peste
hasta que el español llegó.
fuimos muriendo lentamente
bajo la fiebre y el dolor.
La maravilla de nuestro reino sucumbió
a la tortura, la esclavitud y la
enfermedad.
Nunca supimos como vivir sin la tradición,
hemos perdido junto a los nuestros la
libertad.
envoyé par Alessandro - 13/10/2009 - 10:40
Langue: italien
Versione italiana di Maria Cristina Costantini
ANNO 1530 – LA PESTE
Non c’era tregua per il nostro dolore:
non solo morivamo per mano dei conquistatori
ma alle nostre angosce
si aggiunsero le malattie.
Pestilenze come l’influenza
e il vaiolo, sconosciute fino ad allora nella nostra terra,
caddero su di noi e la morte non ebbe pietà.
Eravamo dieci milioni di indigeni
tra valli e montagne
uomini, donne, vecchi, bambini,
nel nostro regno del Perù
Non sapevamo nulla della peste
finché non arrivò lo spagnolo.
Siamo morti lentamente
nella febbre e nel dolore.
La meraviglia del nostro regno la vedemmo soccombere
alla tortura, alla schiavitù,
alla malattia.
Mai imparammo a vivere senza la tradizione,
insieme ai nostri abbiamo perduto la libertà.
Non c’era tregua per il nostro dolore:
non solo morivamo per mano dei conquistatori
ma alle nostre angosce
si aggiunsero le malattie.
Pestilenze come l’influenza
e il vaiolo, sconosciute fino ad allora nella nostra terra,
caddero su di noi e la morte non ebbe pietà.
Eravamo dieci milioni di indigeni
tra valli e montagne
uomini, donne, vecchi, bambini,
nel nostro regno del Perù
Non sapevamo nulla della peste
finché non arrivò lo spagnolo.
Siamo morti lentamente
nella febbre e nel dolore.
La meraviglia del nostro regno la vedemmo soccombere
alla tortura, alla schiavitù,
alla malattia.
Mai imparammo a vivere senza la tradizione,
insieme ai nostri abbiamo perduto la libertà.
envoyé par Maria Cristina - 23/4/2010 - 17:35
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Da concept album "Taki Ongoy", dedicato all'omonimo movimento indigeno peruviano di resistenza alla conquista spagnola (seconda metà del XVI secolo).