Senza neanche metter le sirene son venuti
poliziotti calabresi lavoravano e parlavano insieme
e il cronista già impaginava una storia misteriosa di follia isolana
La città isolava la follia nella sua cronaca cittadina
con in braccio una bambina una vicina raccontava
con in braccio una bambina una vicina raccontava
E tornato a casa come avesse già il biglietto di ritorno
salì le scale come fosse la sua sosta a mezzogiorno
con i conti in tasca a rigirare come una commessa stanca
licenziato ancora e si sedette piano sulla panca
Mandò via la donna con una fragile scusa
e una frase dolce come preparasse una sorpresa
abbracciò i figli come fosse il loro compleanno
li lavò alla bacinella come se aspettassero il nonno
Due camicie bianche e li vestì come la prima comunione
preparò una cena con gli avanzi della colazione
e giocò con loro con la palla e con la borsa da spesa
e li addormentò facendo il verso della cornamusa
E pulì dal tavolo una macchia di latte rappresa
chiuse la finestra con il gesto esatto alla fresa
e piegò il vestito nero quello della processione
si distese a terra nudo sopra un letto di cartone
Aspettò tranquillo fuori che Milano annerisse il giorno
e aprì il gas come fosse il suo biglietto di ritorno.
poliziotti calabresi lavoravano e parlavano insieme
e il cronista già impaginava una storia misteriosa di follia isolana
La città isolava la follia nella sua cronaca cittadina
con in braccio una bambina una vicina raccontava
con in braccio una bambina una vicina raccontava
E tornato a casa come avesse già il biglietto di ritorno
salì le scale come fosse la sua sosta a mezzogiorno
con i conti in tasca a rigirare come una commessa stanca
licenziato ancora e si sedette piano sulla panca
Mandò via la donna con una fragile scusa
e una frase dolce come preparasse una sorpresa
abbracciò i figli come fosse il loro compleanno
li lavò alla bacinella come se aspettassero il nonno
Due camicie bianche e li vestì come la prima comunione
preparò una cena con gli avanzi della colazione
e giocò con loro con la palla e con la borsa da spesa
e li addormentò facendo il verso della cornamusa
E pulì dal tavolo una macchia di latte rappresa
chiuse la finestra con il gesto esatto alla fresa
e piegò il vestito nero quello della processione
si distese a terra nudo sopra un letto di cartone
Aspettò tranquillo fuori che Milano annerisse il giorno
e aprì il gas come fosse il suo biglietto di ritorno.
Contributed by Alessandro - 2009/10/13 - 08:02
Secondo me questa canzone è ispirata a Construção di Chico Buarque de Hollanda...
B.B. - 2019/1/1 - 11:29
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Album "La luna e i falò" (Folkstudio)
Testo trovato su La Musica de L'Altra Italia
Anche su questa pagine parliamo spesso dei morti sul lavoro, meno dei morti senza lavoro... Penso - per parlare solo del caso più eclatante di questi ultimi tempi - all'ondata di suicidi (oltre una ventina) che nell'arco di un anno e mezzo hanno accompagnato la feroce ed irresponsabile "ristrutturazione" aziendale in France Telecom...
Qui, in questa canzone di Sannucci, la storia è un'altra, ma è uguale...