Usii dall'avansamento allegramente
contento di aver fato il mio dovere
e la disgrasia l'era ormai decisa
cor prima di sortir di galleria
avanti avanti dove il destino fu
a metà galleria di un bloco cade giù
subito un telegrama al diretore
che mandi sull'imboco di un dottore
avanti avanti dove il detsino c'è
girando intorno al bloco si vede mani e piè
due morti et un ferito sul treno viene
col sangue mescolato nelle vene
e anche il ferito sul treno meso fu
al fischio di partenza vita non ebbe più
due di quelli erano bresiani
cugini sulla leva dei vent'àni
sangue bresiano ridotto sei così
che alla tua Bresia a nascere all'estero morir
che alla tua Bresia a nascere all'estero perir.
contento di aver fato il mio dovere
e la disgrasia l'era ormai decisa
cor prima di sortir di galleria
avanti avanti dove il destino fu
a metà galleria di un bloco cade giù
subito un telegrama al diretore
che mandi sull'imboco di un dottore
avanti avanti dove il detsino c'è
girando intorno al bloco si vede mani e piè
due morti et un ferito sul treno viene
col sangue mescolato nelle vene
e anche il ferito sul treno meso fu
al fischio di partenza vita non ebbe più
due di quelli erano bresiani
cugini sulla leva dei vent'àni
sangue bresiano ridotto sei così
che alla tua Bresia a nascere all'estero morir
che alla tua Bresia a nascere all'estero perir.
inviata da Alessandro - 1/10/2009 - 10:00
Lingua: Italiano
Versione italiana
Uscii dall’avanzamento allegramente
Contento di aver fatto il mio dover
Ma la disgrazia era ormai decisa
Già prima di sortir di galleria
Avanti avanti, quando il destino fu
Un grande scoppio fece i blocchi cascan giù
Avanti avanti dove il destino c’è
Girando intorno ai blocchi, si vedon mani e piè
Subito un telegramma al direttore
E mentre sull’imbocco sta il dottore
Due morti ed un ferito il treno viene
Decisi di portarli all’ospitale
Anche il ferito sul treno messo su
Al fischio di partenza
Viver non seppe più
Due di quelli erano bresciani
Cugini sulla leva dei vent’anni
Sangue bresciano, ridotto sei così
Nella tua Brescia nascere, all’estero morir.
Contento di aver fatto il mio dover
Ma la disgrazia era ormai decisa
Già prima di sortir di galleria
Avanti avanti, quando il destino fu
Un grande scoppio fece i blocchi cascan giù
Avanti avanti dove il destino c’è
Girando intorno ai blocchi, si vedon mani e piè
Subito un telegramma al direttore
E mentre sull’imbocco sta il dottore
Due morti ed un ferito il treno viene
Decisi di portarli all’ospitale
Anche il ferito sul treno messo su
Al fischio di partenza
Viver non seppe più
Due di quelli erano bresciani
Cugini sulla leva dei vent’anni
Sangue bresciano, ridotto sei così
Nella tua Brescia nascere, all’estero morir.
inviata da DoNQuijote82 - 18/9/2012 - 13:55
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Nell’emigrazione bergamasca e bresciana è fortissima la presenza di bergamaschi e bresciani nelle miniere o nei lavori di traforo e galleria delle Alpi, questo sia perché c’era un esubero di mano d’opera, sia perché in queste due province c’era già una tradizione della miniera per la presenza di minerali sfruttati già nell’antichità e quindi operai già esperti.
La vita in miniera è durissima, con situazioni ancora più dure rispetto ai secoli precedenti, quando il minerale veniva cavato stagionalmente , e c’era quindi la possibilità di scegliere i momenti migliori anche dal punto di vista climatico e ambientale.
Il traforo delle alpi doveva esser fatto rispettando dei tempi, e quindi si procedeva a turni continuati estenuanti, inoltre la situazione igienica e sanitaria nei trafori era disastrosa, basti pensare alle patologie causate da un verme presente nel terreno, nelle rocce e nell’acqua nelle gallerie del traforo del S. Gottardo che furono più deleterie degli incidenti stessi.
La morte in miniera è sempre in agguato e a pagare sono quelli costretti ad andare lontano per cercare lavoro
da Canti dell'emigrazione bergamasca