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Lingua: Inglese


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Pentangle, The Cuckoo


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compleanns
[Traditional/Tradizionale, 17th Century / XVII Secolo]
Arrangiamento/Arrangement: Pentangle, Basket of Light, 1969
Terry Cox: hand drum, glockenspiel
Bert Jansch: guitar
Jacqui McShee: vocal
John Renbourn: guitar
Danny Thompson: double bass

cuculo

Questo invece è un regalino di compleanno che mi faccio da solo. Questa venerabile canzoncina inglese di amor deluso, probabilmente seicentesca, è stata infatti, giù per su verso il 1978/79, la mia prima "nostra canzone". Ovviamente mi riferisco ai primi amori adolescenziali e a un verdesporco esangue dai padiglioni lerci (la definizione più esatta che io abbia mai dato di me stesso in un dato periodo della mia vita) che, già allora, si barcamenava nella balladry britannica. Quando si va avanti con gli anni, si tende a ricordare di queste cose qua; ma spero che ascoltare i Pentangle e Jacqui McShee guadagni alla causa qualche vegliardo come il sottoscritto e, perché no, anche qualche ragazzino che proprio adesso muove i primi passi nel terreno incantato delle canzoni popolari britanniche per farne magari la sua prima "nostra canzone" assieme a una ragazzina dagli occhi lunati. E sono anche ragionevolmente certo che mezzo sito, o tutto intero, da oggi se la canticchierà "cucuizzandosi". Io sono più di trent'anni che lo faccio, e sono canzoni di vita. E siccome il più bel dono è donare, ve la regalo. [RV, 25 settembre 2009]
O, the Cuckoo she's a pretty bird, she sings as she flies,
She bringeth good tidings, she telleth no lies
She sucketh white flowers for to keep her voice clear
And she never sings cuckoo till summer draweth near.

As I was a-walking and talking one day
I met my own true love as he came that way
Though the meeting him was a pleasure,
though the courting was a woe
For I've found him false hearted,
he'd kiss me, and then he'd go.

I wish I was a scholar and could handle the pen.
I'd write to my lover and to all roving men
I would tell them of the grief and woe that attend on their lies
I would wish them have pity on the flower, when it dies.

I wish I was a scholar and could handle the pen.
I'd write to my lover and to all roving men
I would tell them of the grief and woe that attend on their lies
I would wish them have pity on the flower, when it dies.

As I was a-walking and talking one day
I met my own true love as he came that way
Though the meeting him was pleasure,
though the courting was a woe
For I've found him false hearted,
he'd kiss me, and then he'd go.

O, the Cuckoo she's a pretty bird, she sings as she flies,
She bringeth good tidings, she telleth no lies
She sucketh white flowers for to keep her voice clear
And she never sings cuckoo till summer draweth near

And she never sings cuckoo till summer draweth near.

inviata da Riccardo Venturi - 25/9/2009 - 01:43



Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
27 aprile 2010
IL CUCULO

Oh, il cuculo è un bell'uccellino, canta volando,
Porta buone notizie e non dice bugie
Succhia fiori bianchi per tenersi chiara la voce
E non fa mai cucù finché l'estate non s'avvicina.

Un giorno, mentre chiacchieravo camminando
Incontrai il mio amore che se ne veniva per quella strada
E anche se incontrarlo fu un piacere
Il suo corteggiamento mi diede pena
Perché lo trovavo d'animo falso,
Uno che prima mi bacia e poi se ne va.

Vorrei essere uno studioso e saper maneggiare la penna,
Scriverei al mio amore e a tutti i ragazzi di strada.
Direi loro della pena e del dolore causato dalle loro bugie,
E vorrei che avessero pietà del fiore morente.

Vorrei essere uno studioso e saper maneggiare la penna,
Scriverei al mio amore e a tutti i ragazzi di strada.
Direi loro della pena e del dolore causato dalle loro bugie,
E vorrei che avessero pietà del fiore morente.

Un giorno, mentre chiacchieravo camminando
Incontrai il mio amore che se ne veniva per quella strada
E anche se incontrarlo fu un piacere
Il suo corteggiamento mi diede pena
Perché lo trovavo d'animo falso,
Uno che prima mi bacia e poi se ne va.

Oh, il cuculo è un bell'uccellino, canta volando,
Porta buone notizie e non dice bugie
Succhia fiori bianchi per tenersi chiara la voce
E non fa mai cucù finché l'estate non s'avvicina.

E non fa mai cucù finché l'estate non s'avvicina.

27/4/2010 - 12:27


Sottoscrivo le parole di Riccardo con l'amara considerazione del fallimento totale delle sue aspettative se è vero che dal 25 settembre 2009 nessun altro, hélas, ha comunicato di essersi o di essere stato "cucuizzato".

Flavio Poltronieri - 27/11/2017 - 09:41


C'è un errore macroscopico nella formazione dei Pentangle e nella attribuzione degli strumenti suonati, l'informazione esatta è:

Terry Cox: drums, glockenspiel
Bert Jansch: guitar, banjo, vocals
Jacqui McShee: vocals
John Renbourn: guitar, sitar, vocals
Danny Thompson: double Bass

poi nello specifico del brano The "Cuckoo":

Terry Cox: hand drum, glockenspiel
Bert Jansch: guitar
Jacqui McShee: vocal
John Renbourn: guitar
Danny Thompson: double bass

Flavio Poltronieri - 27/11/2017 - 09:55


Può essere che i ragazzi d'oggi preferiscano gli smartphones di 2415a generazione alla balladry britannica, e bisognerà accettare i segni de' tempi. Ma nutro comunque la speranza che qualche sedicenne "cucuizzato" viaggi ancora per il vasto e folle globo terraqueo, chissà. In questo mondo "dove c'è ancora tutto, o quasi tutto, da sbagliare" (cit. gucc.). Quand'anche così non fosse, mi prenderò questa occasione per ricantarmi il Cuculo. PS Flavio: grazie per la correzione sull'attribuzione degli strumenti, che "provveggo" immediatamente a inserire.

Riccardo Venturi - 27/11/2017 - 12:51




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