Dai campi d’oro questo raccolto
Da questa terra che poco da
Mentre il mio padrone
È sua la terra
sul mio sudore immergerà
sta sempre all’ombra
col suo cappello
sulla mia fame si arricchirà
dall’alba a sera, senza respiro
sui campi d’oro si dormirà
Col mio lavoro, i rendo poco
Tutto il padrone si prenderà
Sono un mezzadro
Della Toscana lui prende più della metà
Dalle colline alle pianure
dall’alba a sera faticherai
e seminare ed aspettare
dai campi d’oro raccoglierai
i miei figlioli senza futuro
i suoi a scuola nelle città
sempre nei campi
sempre al lavoro
nelle intemperie senza pietà
Dalle colline alle pianure
dall’alba a sera faticherai
e seminare ed aspettare
dai campi d’oro raccoglierai
Da questa terra che poco da
Mentre il mio padrone
È sua la terra
sul mio sudore immergerà
sta sempre all’ombra
col suo cappello
sulla mia fame si arricchirà
dall’alba a sera, senza respiro
sui campi d’oro si dormirà
Col mio lavoro, i rendo poco
Tutto il padrone si prenderà
Sono un mezzadro
Della Toscana lui prende più della metà
Dalle colline alle pianure
dall’alba a sera faticherai
e seminare ed aspettare
dai campi d’oro raccoglierai
i miei figlioli senza futuro
i suoi a scuola nelle città
sempre nei campi
sempre al lavoro
nelle intemperie senza pietà
Dalle colline alle pianure
dall’alba a sera faticherai
e seminare ed aspettare
dai campi d’oro raccoglierai
Contributed by DonQuijote82 - 2009/8/22 - 13:22
Language: French
Version française – LES CHAMPS D'OR – Marco Valdo M.I. – 2009
Chanson italienne – Campi d'oro – Casa del Vento - 2009
Chanson italienne – Campi d'oro – Casa del Vento - 2009
LES CHAMPS D'OR
Champs d'or, cette récolte
De cette terre qui donne peu
Tandis que pour mon patron,
C'est sa terre
Au dessus de ma sueur, il flottera
Toujours à l'ombre
Avec son chapeau
Sur ma faim, il s'enrichira
De l'aube au soir, sans repos
Sur ses champs d'or, il s'endormira
Avec mon travail, je gagne peu
Le patron prendra tout
Je suis un métayer
De Toscane, il prend plus de la moitié.
Des collines aux plaines
De l'aube au soir, je me fatigue
Je sème et j'attends
Pour récolter les champs d'or
Les siens sont à l'école à la ville
Mes enfants sans futur
Toujours aux champs
Toujours au travail
Dans les intempéries, sans pitié
Des collines aux plaines
De l'aube au soir, je me fatigue
Je sème et j'attends
Pour récolter ses champs d'or.
Champs d'or, cette récolte
De cette terre qui donne peu
Tandis que pour mon patron,
C'est sa terre
Au dessus de ma sueur, il flottera
Toujours à l'ombre
Avec son chapeau
Sur ma faim, il s'enrichira
De l'aube au soir, sans repos
Sur ses champs d'or, il s'endormira
Avec mon travail, je gagne peu
Le patron prendra tout
Je suis un métayer
De Toscane, il prend plus de la moitié.
Des collines aux plaines
De l'aube au soir, je me fatigue
Je sème et j'attends
Pour récolter les champs d'or
Les siens sont à l'école à la ville
Mes enfants sans futur
Toujours aux champs
Toujours au travail
Dans les intempéries, sans pitié
Des collines aux plaines
De l'aube au soir, je me fatigue
Je sème et j'attends
Pour récolter ses champs d'or.
Contributed by Marco Valdo M.I. - 2009/12/7 - 16:54
×
Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Album: Articolo Uno
Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle d’Italia e del mondo.
Perché è il mondo intero la nostra casa.
da www.casadelvento.eu
7 - Primo maggio - Figlia mia - Dio degli inferi - Articolo uno - Dal cielo - Tutta la vita davanti - Redemption song - Quando fischiava la sirena - Campi d'oro - L'italiante - Fatica e sudore - L'ultima cosa