A fare il soldato che triste mestier
mangiar la pagnotta dormire al quartier
La paga l’è poca dormir non si può
lasciar la morosa ohi questo poi no.
Oh che bel fior
oh che bel fior
la stella comètta la ‘riva ai des ór
Oh che bel fior
oh che bel fior
la stella comètta la ‘riva ai des ór.
mangiar la pagnotta dormire al quartier
La paga l’è poca dormir non si può
lasciar la morosa ohi questo poi no.
Oh che bel fior
oh che bel fior
la stella comètta la ‘riva ai des ór
Oh che bel fior
oh che bel fior
la stella comètta la ‘riva ai des ór.
Contributed by Riccardo Venturi
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Triste mestiere quello del soldato: il cibo è scarso, niente comodità, la paga è poca e cosa peggiore: dover lasciare l’innamorata a casa.
Questo canto è probabilmente un riadattamento militare, come spesso accadeva, di una precedente canzone popolare, della quale rimane il ritornello, efficace comunque nell’esprimere il ritorno del pensiero del giovane soldato ai bei ricordi.
Trovo il brano, interpretato da Fausto Amodei, Michele L. Straniero & Sandra Mantovani nel 7" intitolato "Il Povero Soldato, volume 2", edito nel 1963 dalla I Dischi del Sole.
C'è anche nel repertorio di Nanni Svampa.
(B.B.)