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El deportado

Los Hermanos Bañuelos
Langue: espagnol


Los Hermanos Bañuelos

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Allo
(Balti)
Deportees
(Woody Guthrie)


[1930]

“Il corrido è la canzone narrativa tradizionale che ha preso forma al confine fra Messico e Stati Uniti a partire dalla fine del secolo scorso (cfr. Américo Paredes, ‘With His Pistol in His Hand. A Border Ballad and Its Hero’, Austin, University of Texas Press, 1958). L’immigrazione messicana e la deportazione dei braccianti stagionali, riportati forzosamente in patria alla scadenza dei contatti di lavoro, sono temi molto frequenti nei corridos della frontiera. Questo corrido è stato inciso a Los Angeles, California, all’inizio degli anni Trenta, da Los Hermanos Bañuelos, uno dei gruppi di maggior rilievo della musica latina di confine. È incluso nel disco ‘Texas-Mexican Border Music, vol. 2’, a cura di Chris Strachwitz, Arhoolie Records, Barkeley Ca., 1974”
Alessandro Portelli, da Acoma, Rivista Internazionale di Studi Nord-Americani.

Aggiungo che la canzone fa il paio con Deportees di Woody Guthrie.

Con una dedica a due spregevoli esseri, Berlusconi e Maroni, che sono oggi i responsabili delle deportazioni (loro li chiamano – ipocriti! - “respingimenti” o “rimpatri”) di centinaia e centinaia di disperati nelle prigioni in pieno deserto libico, dove molti trovano la morte o sono vittime di ogni sorta di soprusi e violenze.
Voy a cantarles señores,
voy a cantarles señores
todo lo que yo sufrí,
Desde que dejé mi patria,
desde que dejé mi patria
por venir a este país.

Serían las diez de la noche,
serían las diez de la noche,
comenzó un tren a silbar.
Oí que dijo mi madre,
“Ahí viene ese tren ingrato
que a mi hijo se va a llevar.”

“Adiós mi madre querida,
adiós mi madre querida,
héchame su benedición.
Yo me voy al extranjero,
yo me voy al extranjero
donde no hay revolución.”

Corre, corre, maquinita,
corre, corre, maquinita,
vámonos de la estación.
No quiero ver a mi madre
llorar por su hijo querido,
por su hijo del corazón.

Al fín sonó la campana
Al fín sonó la campana
does silbidos pegó el tren.
“No lloren mis compañeros,
no lloren mis compañeros,
que me hacen llorar también.”

Pasamos pronto Jalisco,
pasamos pronto Jalisco
ay qué fuerte corría el tren.
La Piedad, luego Irapuato,
Silado luego La Chona,
y Aguas Calientes también.

Al recordar estas horas,
al recordar estas horas
me palpita el corazón.
Cuando devise a lo lejos
cuando devise a lo lejos
a ese mentado Torreón.

Cuando Chihuaha pasamos,
cuando Chihuaha pasamos
se notó gran confusión.
Los empleados de la aduana,
los empleados de la aduana
que pasaban revisión.

Llegamos por fin a Juarez,
llegamos por fin a Juarez,
allí fué mi epuración.
“¿Que ‘onde vas de ‘onde vienes?
¿ cuanto dinero tienes
para entrar a esta nación?”

“Señores traigo dinero,
señores traigo dinero
para poder emigrar.”
“Tu dinero nada vale,
tu dinero nada vale,
te tenemos que bañar.”

Ay, mis paisanos queridos,
ay, mis paisanos queridos,
yo no platico no más.
Que me estaban dando ganas
que me estaban dando ganas,
de volverme para atrás.

Crucé por fin la frontera,
crucé por fin la frontera,
y en un reganche salí.
Ay, mis queridos paisanos,
ay, mis queridos paisanos,
fué mucho lo que sufrí.

Los güeros son muy maloras,
los güeros son muy maloras,
se valen de la ocasión.
Y a todos los mexicanos,
y a todos los mexicanos,
los tratan sin compasión.

Ahí traen la gran polvadera,
Ahí traen la gran polvadera,
y sin consideración.
Mujeres, niños y ancianos
los llevan a la frontera.
Nos echan de esta nación.

Adiós paisanos queridos
adiós paisanos queridos,
ya nos van a deportar.
Pero no somos bandidos,
pero no somos bandidos,
venimos a camellar.

Los espero allá en mi tierra,
los espero allá en mi tierra
ya no hay más revolución.
Vámonos cuates queridos,
seremos bien recibidos
de nuestra bella nación.

envoyé par Alessandro - 29/7/2009 - 11:02



Langue: italien

Traduzione di Alessandro Portelli
IL DEPORTATO

Signori, vi vengo a cantare,
signori, vi vengo a cantare
tutto quel che soffrii
da che lasciai la mia patria
da che lasciai la mia patria
per venire in questo paese.

Verso le dieci di sera,
verso le dieci di sera
cominciò un treno a fischiare.
Sentii che mia madre diceva,
“Arriva quel treno crudele
che si porta mio figlio con sé.”

“Addio madre mia cara,
addio madre mia cara,
dammi la benedizione.
Io vado in terra straniera,
io vado in terra straniera
dove non c’è rivoluzione.”

Corri, corri, trenino,
corri, corri, trenino,
lasciamo la stazione.
Non voglio vedere mia madre
piangere per il suo caro figlio
per il figlio suo del cuore.

Infine suonò la campana,
infine suonò la campana
e due volte il treno fischiò.
“Non piangete, compagni miei,
non piangete, compagni miei,
ché fate piangere anche me.”

Subito passammo Jalisco,
subito passammo Jalisco,
che forte che andava quel treno.
La Piedad, poi Irapuato,
Silado, poi La Chona
e anche Aguas Calientes.

A ricordar quelle ore,
a ricordar quelle ore,
mi sento battere il cuore,
quando intravidi lontana,
quando intravidi lontana
la famigerata Torréon.

Quando passammo Chihuahua,
quando passammo Chihuahua,
si notò una gran confusione.
Gli addetti della dogana,
gli addetti della dogana
facevano perquisizione.

Infine arrivammo a Juarez,
infine arrivammo a Juarez,
e lì mi misi nei guai.
“Dove vai, da dove vieni?
E quanti soldi hai
per entrare in questa nazione?”

“Signori, ho soldi abbastanza,
signori, ho soldi abbastanza
per poter emigrare.”
“I tuoi soldi non valgono niente,
i tuoi soldi non valgono niente,
prima ti dobbiamo lavare.”

Ahi, compaesani miei cari,
ahi, compaesani miei cari,
io non vi dico di più.
Mi era venuta la voglia
mi era venuta la voglia
di tornarmene indietro.

Infine passai la frontiera,
infine passai la frontiera,
e partii con un gruppo di braccianti.
Ahi, compaesani miei cari,
ahi, compaesani miei cari,
fu molto quel che soffrii.

I bianchi sono cattivi,
i bianchi sono cattivi,
approfittano delle occasioni
e a tutti i messicani,
a tutti i messicani,
li trattano senza pietà.

Ecco che arriva il camion
in una nube di polvere
e senza nessun rispetto
donne vecchi e bambini
li portano alla frontiera,
ci cacciano via dal paese.

Addio, compaesani miei cari,
addio, compaesani miei cari,
adesso siamo deportati.
Però non siamo banditi,
però non siamo banditi,
siamo venuti per lavorare.

Vi aspetto nella mia terra,
vi aspetto nella mia terra,
dove la rivoluzione è finita.
Andiamocene, amici cari,
saremo ben ricevuti
nella nostra bella nazione.

envoyé par Alessandro - 29/7/2009 - 11:03


Vedo che Giorgio ha postato link per scaricare il brano che necessitano di Adobe Flash Player...
Faccio presente a Giorgio e a tutti che proprio in questi giorni è stata riscontrata una grossa falla di sicurezza sia in Flash Player che in Reader... Pare che per il momento sia meglio non usarli! Disattivare i plugin di Flash Player e usare, p.e., Foxit Reader al posto di Adobe Reader...
Tanto per vostra conoscenza.

Aggiungo - ma premetto che forse sono di una "vecchia scuola" - preferirei trovare qui i link per scaricare direttamente e liberamente in mp3 o ogg o m4a "senza se e senza ma", per così dire... Avrò meno mp3 su HD ma almeno non avrò dovuto registrarmi di qui, scaricare programmi di là, convertire di su e di giù... o sbaglio?

Se sbalio, mi corigerete!

Alessandro - 29/7/2009 - 21:03


Aggiornamento.

Adobe ha rilasciato la "medicina" per Flash Player. Domani pare ci sarà anche la pillola per Reader.... T.p.v.c.

Alessandro - 30/7/2009 - 10:51


Pericolo da Flash Player ? Per quello che ne so, non mi risulta, sia informandomi, sia verificando di persona. Poi i pericoli in rete possono venire da più parti, non solo da Flash. Intanto, Alessandro, ti ricordo che Flash (non importa se quello dell'Adobe o quello Macromedia) è la "condicio sine qua non" per visualizzare i video di Youtube (e non solo quelli) e per ascoltare musica da più della metà dei cosiddetti siti musicali. È sicuramente più comodo scaricare un mp3 direttamente, ma sta diventando sempre più difficile (per ora si battono per la legalità, cioè per farceli pagare). Io ultimamente ho anche prelevato musica da loro ricaricandola in altri siti che non necessitano registrazione (e che hanno gratuito e diretto il link di download) per metterla a disposizione degli utenti di questo bel sito (risparmiando loro proprio le "fatiche" di cui tu ti lamenti). Personalmente ritengo che per poter dire di conoscerla (o di ricordarla) oltre a leggerla, è meglio avere quantomeno la possibilità di (ri)ascoltare una canzone, comunque sia (e questi siti te la offrono). Poi ognuno fa, ovviamente, come meglio crede...

Cari saluti e buon fine luglio :-) (accidenti, l'estate passa in un fiat).


P.S.: è meglio ormai sfottere papaRatzinger che Wojtyla..

giorgio - 30/7/2009 - 12:57


Beh, hai ragone tu... io sono un po' all'antica... c'è talmente tanta musica scaricabile direttamente e liberamente in rete che l'idea di registrarmi o scaricare qualche programmino aggiuntivo o convertire i file per poterli ascoltare mi affatica (e con questo caldo!?!)... Detto questo, hai tutto il mio rispetto per il lavoro che fai, specie se i brani che scarichi li ricarichi poi su qualche one click host a dl libero, multiplo e senza registrazione. Io non mi sono ancora cimentato per cui posso dire di essere soltanto uno sporco saccheggiatore, non certo un contributore della rete...

Per quanto riguarda l'allarme (di classe critica) su Adobe, purtroppo è vero e vale per tutti i SO... oggi hanno messo una pezza a Flash, entro domani la metteranno a Reader (anche se di quello sono ormai molti a fare a meno):
http://www.adobe.com/support/security/...
http://punto-informatico.it/2681130/PI...

Ciao e buon tutto.

Alessandro - 30/7/2009 - 13:35


P.S. Il papapolacco, con tutto che era amico di Pinochet, tuttavia almeno aveva l'umiltà di ammettere la sua fallibilità... il pastore tedesco teo-nazi che c'è ora invece è davvero incorreggibile!

Alessandro - 30/7/2009 - 14:28


Mah… Diciamo che quello aveva un ruolo e una funzione, e questo ne ha un’altra, completamente al passo coi tempi..
Bè se hai capacità-possibilità di fornirci dei links diretti, ti prego vivamente di farlo. Anch’io sono fortemente convinto che in rete si trova tutto ma proprio di tutto. Ma per andarlo a spulciare ci vuole una pazienza pressappoco infinita, il fiuto di un segugio, e soprattutto [sic] TEMPO, prerogative di cui sono sempre meno dotato. Quindi è più facile per me andare a pescare nei vari siti musicali. Per quanto riguarda Dada (la cui qualità audio è indiscutibile) consiglio un bel registratore: perché anche se ti registri al sito dopo tre download gratuiti vogliono i soldini. Per quanto invece concerne GrooveShark, se fai ancora uso di un downloader come Free Music Zilla, devi solo rinominare il file "stream.php" (con titolocanzone + estensione .mp3 invece che .php) e il gioco è fatto.
Riguardo il tuo allarme, ora che ci penso, ultimamente a fine lavoro, al momento dello spegnimento del PC mi rimaneva aperto Adobe Reader… Mah. Ora vedo di soppiantarlo con Foxit. Ciao!

giorgio - 30/7/2009 - 18:29




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