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O que faz falta

José Afonso
Langue: portugais


José  Afonso

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afjose
[1972]
Letra e música: José Afonso
Parole e musica: José Afonso
Album: Coro dos tribunais

corodostribunais

Nei primi anni '70, José Afonso passò un lungo periodo in Mozambico, allora ancora sotto l' “impero” portoghese ed impegnato, come tutte le altre colonie, in una durissima guerra di liberazione. La stessa guerra che il regime fascista portoghese, dissanguando il paese e riducendolo alla fame e alla necessità di emigrare per larga parte della popolazione, si ostinava a mandare avanti in nome dei suoi deliri (oltre che per mantenere una casta di funzionari e burocrati che con l'amministrazione coloniale vivevano nell'agio). L'impatto di José Afonso con la realtà coloniale fu decisivo: ne nacque, nel 1972, un album, Coro dos tribunais, dove, anche dal punto di vista strettamente musicale, si assiste ad un “mix” tra le sonorità della musica tradizionale portoghese e di quella africana. Lo si avverte particolarmente in questa canzone, censuratissima in quanto pienamente e volutamente sovversiva: un vero e proprio “piccolo manuale” di sovversione dell'ordine costituito, verrebbe da chiamarla. Una sfida dove vengono enunciate tutte le realtà portoghesi e coloniali dell'epoca: dalla “feccia che si affaccia alla finestra” (i dittatori amano sempre i balconi) al non dormire mai per paura che arrivi la PIDE a prelevarti all'alba; dai bambini che non vivono la propria infanzia per la povertà e per la guerra (o per entrambe le cose) alla “testa di qualcuno” che è sempre all'angolo della strada, vale a dire le spie del regime che sorvegliano, prendono nota, riferiscono; dai disperati che dormono nei fossi di scolo a quelli che deligittimano dicendo che si tratta di una “finta”; dal padrone che deve essere invitato ad andarsene gentilmente con “due parolette” fino al fascista che cospira nell'ombra. Che cosa bisogna fare, ci dice Zeca? Ricorrere alla massa. Avvertirla, animarla (e lui lo fece, oh se lo fece, con le sue canzoni), agitarla, liberarla e darle potere. Quel che sembrò accadere con la Rivoluzione dei Garofani, due anni dopo. [RV]
Quando a corja topa da janela
O que faz falta
Quando o paõ que comes sabe a merda
O que faz falta
O que faz falta é avisar a malta
O que faz falta
O que faz falta é avisar a malta
O que faz falta

Quando nunca a noite foi dormida
O que faz falta
Quando a raiva nunca foi vencida
O que faz falta
O que faz falta é animar a malta
O que faz falta
O que faz falta é acordar a malta
O que faz falta

Quando nunca a infância teve infância
O que faz falta
Quando sabes que vai haver dança
O que faz falta
O que faz falta é animar a malta
O que faz falta
O que faz falta é empurrar a malta
O que faz falta

Quando um cão te morde a canela
O que faz falta
Quando a esquina ha sempre uma cabeça
O que faz falta
O que faz falta é animar a malta
O que faz falta
O que faz falta é empurrar a malta
O que faz falta

Quando um homem dorme na valeta
O que faz falta
Quando dizem que isto é tudo treta
O que faz falta
O que faz falta é agitar a malta
O que faz falta
O que faz falta é libertar a malta
O que faz falta

Se o patrão não vai com duas loas
O que faz falta
Se o fascista conspira na sombra
O que faz falta
O que faz falta é avisar a malta
O que faz falta
O que faz falta dar poder a malta

envoyé par CCG/AWS Staff - 28/6/2009 - 18:57



Langue: italien

Versione italiana di Riccardo Venturi
28 giugno 2009
QUEL CHE BISOGNA FARE

Quando la feccia si affaccia alla finestra
quel che bisogna fare
Quando il pane che mangi sa di merda
quel che bisogna fare
Quel che bisogna fare è avvertire la massa
quel che bisogna fare
quel che bisogna fare è avvertire la massa
quel che bisogna fare

Quando non si è dormito mai la notte
quel che bisogna fare
Quando non si è vinto mai la rabbia
quel che bisogna fare
Quel che bisogna fare è animare la massa
quel che bisogna fare
quel che bisogna fare è animare la massa
quel che bisogna fare

Quando mai i bambini hanno avuto un'infanzia
quel che bisogna fare
Quando sai che fra un po' si balla
quel che bisogna fare
Quel che bisogna fare è animare la massa
quel che bisogna fare
quel che bisogna fare è animare la massa
quel che bisogna fare

Quando un cane ti morde lo stinco
quel che bisogna fare
Quando all'angolo c'è sempre la testa di qualcuno
quel che bisogna fare
Quel che bisogna fare è animare la massa
quel che bisogna fare
quel che bisogna fare è animare la massa

Quando un uomo dorme in un fosso di scolo
quel che bisogna fare
Quando dicono che è tutta una finta
quel che bisogna fare
Quel che bisogna fare è agitare la massa
quel che bisogna fare
quel che bisogna fare è liberare la massa

Se il padrone non se ne va con due parolette
quel che bisogna fare
Se il fascista cospira nell'ombra
quel che bisogna fare
Quel che bisogna fare è avvertire la massa
quel che bisogna fare
quel che bisogna fare è dare potere alla massa.

28/6/2009 - 18:58


Mi scuso per queste aggiunte magari un po' fuori tempo massimo, ma sono un omaggio a Zeca che mi pare giusto condividere. Nel 2010 una sorta di mini-super-gruppo di giovani musicisti portoghesi si riunisce sotto il nome di "Zeca sempre" e pubblica l'album "O que faz falta" in chiave rock con una grande enfasi sulla vocalità. Nell'album ci sono belle versioni di molti pezzi famosi di Zeca ma quello più in vista è proprio "O que faz falta", che peraltro è diventata negli anni una canzone scandita e ballata in tutte le grandi manifestazioni sindacali e della sinistra portoghese, a causa della sua eccezionale vivacità e della sua inscalfibile attualità.

Luigi Piccioni - 31/7/2023 - 15:30




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