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Per soli negri

Giustino Durano
Lingua: Italiano



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(anonimo)
Ssssst!...
(Giustino Durano)


[1959]
Testo di Giustino Durano
Musica di Sergio Liberovici
Esecuzione di Giustino Durano e Cantacronache

gduranoDi Giustino Durano forse qualcuno si ricorderà per la sua apparizione nel famoso film di Roberto Benigni, La vita è bella. Morì per davvero non molto tempo dopo, nel 2002; e dico "per davvero" perché il 19 febbraio 1985 il giornale radio della RAI ne aveva annunciato la falsa notizia della morte. Un "caratterista", come si diceva un tempo; un attore poliedrico, buono per ogni ruolo, che potevi vedere in parti secondarie sia nel film di qualità che in quello di poche pretese, alla TV, al teatro, dovunque ci fosse da recitare. Pochissimi sanno però che scrisse e cantò anche alcune canzoni, per Cantacronache. In particolare questa e Ssssst!..., entrambe musicate da Sergio Liberovici; e non sono canzoni di poco conto. [CCG/AWS Staff]
Le povere case dei negri
le lingue di carta sui vetri,
gli stracci nei vicoli tetri di Harlem,
il grande pavese
di un grande paese
le stelle, le strisce,
bandiere!
Le stelle, se fossero nere...
Dov'è mio fratello, Signore?

Il mio Sam è morto: dolore!
Ho detto che vado a pregare,
la chiesa dell'angolo è vuota, di Harlem
le lunghe distese
del nostro paese.
Negli angoli bui
c'è la stretta,
un bianco! Un'altra vendetta?
Dov'è mio fratello, Signore?

E' morto il fratello
alleluja!
Ecco c'è il Subway,
la striscia,
la scritta:
è solo per negri.
Le ruote martellano il tempo.
Ecco la chiesa
la striscia,
la scritta:
è solo per negri.
Le mani picchiettano il tempo:
alleluja alleluja.

Preghiera di povero negro:
perché tu Signore non scendi
in terra col viso da negro, di Harlem.
Il bianco ti sputa
sul viso bile,
ti urla: bastardo!
Morire.
Sì, per le mie stelle nere:
dov'è mio fratello, Signore?

Il bianco mi ha ucciso il fratello,
la schiena ha un coltello: una croce,
intorno c'è il fiume di sangue, di Harlem,
la lunga colonna
la bara, una donna
la stele, la tomba
la scritta:
qui solo per negri, Signore.
La scritta divide i cipressi
dei bianchi e dei neri;
qui almeno i cipressi
sono neri:
accogli il fratello, Signore.

inviata da Riccardo Venturi - 23/6/2009 - 15:00




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