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Joe Mitraglia

Nomadi
Langue: italien


Nomadi

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Album: Naracauli e altre storie (1978)
Naracauli e altre storie

Testo e musica di Maurizio Bettelli
Copyright: EMI/Bellriver, 1978

La storia di un partigiano che ha combattuto con la Resistenza sui monti, ricoprendo i sentieri "di tedeschi e di fascisti morti", e che, una volta tornato a casa, continua a combattere contro i fascisti che sono rimasti, finché a sua volta viene tradito e ucciso.
Qui in città non ne senti più parlare
troppi anni son passati
e troppo tristi son da ricordare
giorni neri giorni dannati
ma a qualche vecchio quando sente il nome
di Joe Mitraglia il partigiano
si tingon strani gli occhi come
gli avessi tolto il vino dalla mano.

Joe Mitraglia era uno dei tanti
che aveva detto no ai repubblichini
era scappato anche lui sui monti
lasciando a casa moglie e bambini
combatteva tra i boschi in Appennino
e i sentieri li aveva ricoperti
da Benedello a Montefiorino
di tedeschi e di fascisti morti.

Dopo l'inverno vien la primavera
ma del '45 è la più bella
e la liberazion non sembra vera
ma da mesi non si usa la padella
manca anhe il grano nei granai
tutto in vent'anni han fatto fuori
anche le lacrime per i morti tuoi
quei maledetti dai manganelli neri.

Ma eran tanti a uccidere Gobetti
e tanti ancora a picchiar di notte
ed io li voglio tutti maledetti
se non da Dio almen dalle mie botte
così diceva venuto giù dai monti
rossi di sangue e rossi di pensiero
tenne con sè i suoi fucili pronti
per continuar la nostra Primavera.

Così di notte ed anche in pieno giorno
Joe Mitraglia sparava senza posa
fascisti non voleva più dattorno
da Sant'Eufemia fino alla Pomposa
c'era sui muri il sangue di vendetta
ma una notte qualcuno il nome grida
un'imboscata e giù di baionetta
qualcuno ride qualcuno come Giuda.

Qui in città non ne senti più parlare
troppi anni son passati
e troppo tristi son da ricordare
giorni neri giorni dannati
ma a qualche vecchio quando sente il nome
di Joe Mitraglia il partigiano
si tingon strani gli occhi come
gli avessi tolto il vino dalla mano.

envoyé par Riccardo Venturi


Vi segnalo alcuni errori nel testo che avete pubblicato, con preghiera di correzione. Grazie
MB
-------
Benedello e non Benedetto. E'il nome di un paese in appennino.
Questa qui sotto è la versione corretta

Joe Mitraglia era uno dei tanti
che aveva detto no ai repubblichini
era scappato anche lui sui monti
lasciando a casa moglie e bambini
combatteva tra i boschi in Appennino
e i sentieri li aveva ricoperti
da Benedello a Montefiorino
di tedeschi e di fascisti morti.

Anche le lacrime per i morti TUOI (non suoi)
Qui sotto la strofa corretta:

Dopo l'inverno vien la primavera
ma del '45 è la più bella
e la liberazion non sembra vera
ma da mesi non si usa la padella
manca anhe il grano nei granai
tutto in vent'anni han fatto fuori
anche le lacrime per i morti tuoi
quei maledetti dai manganelli neri.

Mancano due versi a questa strofa. Li ho già aggiunti nella versione qui sotto:

Ma eran tanti a uccidere Gobetti
e tanti ancora a picchiar di notte
ed io li voglio tutti maledetti
se non da Dio almen dalle mie botte
così diceva venuto giù dai monti
rossi di sangue e rossi di pensiero
tenne con sè i suoi fucili pronti
per continuar la nostra Primavera.

Saluti
Maurizio Bettelli

maurizio bettelli - 25/4/2012 - 09:09


Grazie a Maurizio Bettelli per queste correzioni. E' sempre un onore quando un autore ci contatta. Buon 25 Aprile!

CCG/AWS Staff - 25/4/2012 - 09:32



Langue: français

Version française – JOE MITRAILLETTE – Marco Valdo M.I. – 2012
Chanson italienne - Joe Mitraglia – Nomadi – 1978
Texte et musique de Maurizio Bettelli


L'histoire d'un partisan qui a combattu avec la Résistance dans les montagnes, en couvrant les sentiers d'Allemands et de fascistes "morts", et qui, une fois revenu à la maison, continue à combattre contre les fascistes qui sont restés, jusqu'au moment où il est trahi et tué à son tour.
JOE MITRAILLETTE

Ici en ville on n'en entend plus parler
Trop d'années ont passé
Et trop tristes à rappeler
Jours noirs jours damnés
Certain vieux quand il entend le nom
De Joe Mitraillette le partisan
A les yeux qui se colorent étrangement
Comme si on lui avait enlevé le vin du canon.

Joe Mitraillette était au nombre de ceux
Qui avaient dit non aux républiquetteux
Il s'était lui aussi réfugié dans la montagne
En laissant à la maison femme et enfants
Il combattit dans les bois sur l'Appennin
Et il avait couvert les sentiers
De Benedello au Montefiorino
D'Allemands et de fascistes morts

Après l'hiver vient le printemps
Celui de 45 fut le plus beau
Et la libération ne semble pas vraie
Depuis mois on n'utilise pas la poêle
Le grain manque aussi dans les greniers
En vingt ans, ils ont tout tari
Même les larmes pour les morts
Ces maudits aux matraques noires.

Ils étaient nombreux pour tuer Gobetti
Nombreux encore qui frappaient la nuit
Et moi, je veux les maudire tous.
Si pas par Dieu au moins par mes coups
Disait-il ainsi descendu des montagnes
Rouges de sang et rouges de pensée
Il apporte avec soi ses fusils prêts
À continuer notre Printemps.

Ainsi la nuit et même en plein jour
Joe Mitraillette tirait toujours
Il ne voulait plus de fascistes dans ses environs
De Sant'Eufemia jusqu'à la Pomposa
Il y avait sur les murs le sang de la vengeance
Une nuit quelqu'un cria son nom
Une embuscade et un coup de baïonnette le tua
Quelqu'un ria quelqu'un comme Judas.

Ici en ville on n'en entend plus parler
Trop d'années ont passé
Et trop tristes à rappeler
Jours noirs jours damnés
Certain vieux quand il entend le nom
De Joe Mitraillette le partisan
A les yeux qui se colorent étrangement
Comme si on lui avait enlevé le vin du canon.

envoyé par Marco Valdo M.I. - 6/12/2012 - 20:51




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