Son la mondina, son la sfruttata,
son la proletaria che giammai tremò:
mi hanno uccisa, incatenata,
carcere e violenza, nulla mi fermò,
Coi nostri corpi sulle rotaie,
noi abbiam fermato i nostri sfruttator;
c'è molto fango sulle risaie,
ma non porta macchia il simbol del lavor,
E lotteremo per il lavoro,
per la pace, il pane e per la libertà,
e creeremo un mondo nuovo
di giustizia e di nuova civiltà.
Questa bandiera gloriosa e bella
noi l'abbiam raccolta e la portiam più in su
dal Vercellese a Molinella,
alla testa della nostra gioventù.
E se qualcuno vuol far la guerra,
tutti uniti insieme noi lo fermerem:
vogliam la pace sulla terra
e più forti dei cannoni noi sarem.
son la proletaria che giammai tremò:
mi hanno uccisa, incatenata,
carcere e violenza, nulla mi fermò,
Coi nostri corpi sulle rotaie,
noi abbiam fermato i nostri sfruttator;
c'è molto fango sulle risaie,
ma non porta macchia il simbol del lavor,
E lotteremo per il lavoro,
per la pace, il pane e per la libertà,
e creeremo un mondo nuovo
di giustizia e di nuova civiltà.
Questa bandiera gloriosa e bella
noi l'abbiam raccolta e la portiam più in su
dal Vercellese a Molinella,
alla testa della nostra gioventù.
E se qualcuno vuol far la guerra,
tutti uniti insieme noi lo fermerem:
vogliam la pace sulla terra
e più forti dei cannoni noi sarem.
Contributed by Riccardo Venturi
Per è quasi una guida spirituale. È la canzone che ho insegnato ai miei figli per non dimenticare la durezza del lavoro. Conservo sempre un quadro delle mondine.
pietro soracr - 2014/12/22 - 21:41
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Testo scritto da Pietro Besate, funzionario del PCI, in occasione di un congresso intorno al 1950. La musica è presa da una canzone popolare di risaia dal titolo "La rondinella". Raccolta piu volte, da diversi informatori, si presenta qui la versione registrata da Cesare Bermani a Milano nel 1964, dalla famiglia Caprara.
L'ultima strofa, il cui pacifismo un po' generico si collega con le campagne politiche del PCI per la pace negli anni cinquanta, è eseguita talvolta con questa variante: "Ed ai padroni farem la guerra, / tutti uniti insieme noi li vincerem. / Non piu sfruttati sulla terra / e piu forti dei cannoni noi sarem".