The Bastard Sons of Dioniso (a volte noti semplicemente con l'acronimo TBSOD) sono una band hard rock[2] italiana, i cui componenti sono tutti originari del Trentino, e più precisamente della Valsugana. La band è arrivata alla notorietà nel 2009 grazie alla partecipazione alla seconda edizione della versione italiana del talent show X Factor nella categoria "Gruppi vocali".
Indice
Le origini
Il power trio trentino si è formato il 15 agosto 2003, durante una festa di una sera d'estate in una baita di Baselga di Piné (i tre membri facevano parte di tre band diverse); dopo tre anni di gavetta e la partecipazione vittoriosa ad alcuni concorsi musicali, dopo aver fatto anche da spalla a Caparezza, Frankie Hi-Nrg, Gatto Panceri e Persiana Jones, nel 2006, i tre musicisti ottengono un contratto con la Gulliver Records ed incidono il loro primo album Great tits heat!; ad esso fa seguito, l'anno successivo Even Lemmy Sometimes Sleeps, con arrangiamenti acustici.
In concomitanza con la pubblicazione dei dischi, il gruppo tiene più di duecento concerti[3] tra il Trentino ed il Veneto, ma la notorietà a livello nazionale giunge solo nel 2009 con la partecipazione alla trasmissione di Rai 2 X Factor. I The Bastard Sons of Dioniso partecipano a tutte e quindici le puntate della trasmissione, nella categoria gruppi capitanata da Mara Maionchi, ed arrivano secondi nel ballottaggio della puntata conclusiva (perdendo per soli sedici voti, su centinaia di migliaia di voti validi). Inoltre al gruppo viene assegnato anche il Premio della critica giornalistica, in una successiva puntata di gala del programma
Post X Factor: L'amor carnale
Il successo è immediato e non solo televisivo[4] infatti alla conclusione di X-Factor segue la pubblicazione dell'album L'amor carnale (con la RCA-Sony Music), che entra direttamente al 4º posto della classifica di vendita italiana mentre ben due singoli si piazzano nella top ten dei download (rispettivamente al primo e quarto posto)[5]. Il gruppo inoltre si è impegnato a cantare assieme agli altri finalisti del programma la cover di You've Got a Friend per la raccolta benefica di fondi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, ed anche questo singolo raggiunge subito la vetta dei download.
Lunedì 27 aprile 2009 la band ha partecipato al concerto a Trento, insieme agli altri protagonisti di X Factor, evento gratuito presentato da Francesco Facchinetti (andato in onda su Rai Due giovedì 30 aprile 2009)[6][7]. L'evento è stato finanziato dalla provincia autonoma di Trento con 300.000 euro[8]. Al concerto all'aperto erano presenti circa 7.000 persone, meno delle previsioni a causa della pioggia[9].
Il trio ha partecipato all'edizione 2009 del TRL Awards che si è tenuta a Trieste[10].
Il loro EP L'amor carnale ha debuttato alla quarta posizione della classifica FIMI, superando anche Impossibile, l'EP del vincitore di X Factor, Matteo Becucci.
L'album L'amor Carnale vende più di 35.000 copie e si aggiudica il disco d'oro[11].
In stasi perpetua, il nuovo album
Il 9 ottobre 2009 è uscito il singolo dei Bastard Sons of Dioniso intitolato Mi par che per adesso, il quale ha anticipato In stasi perpetua, il nuovo album in studio del trio uscito il 23 ottobre 2009. Il 5 marzo 2010 è uscito Senza colore, secondo singolo tratto da In stasi perpetua. Nel giugno 2010 è stata annunciata la loro presenza all' Heineken Jammin' Festival nella giornata di domenica 4 luglio.
Formazione
* Jacopo Broseghini - (Trento, 23 dicembre 1986) - voce e basso. Vive a Baselga di Pinè.
* Federico Sassudelli - (Trento, 7 febbraio 1986) - voce e batteria. Vive a Vigolo Vattaro.
* Michele Vicentini - (Trento, 10 ottobre 1986) - voce e chitarra. Vive a Pergine Valsugana.
Etimologia del nome
The Bastard Sons of Dioniso è letteralmente traducibile dalla lingua inglese con: I figli bastardi di Dioniso (corrispondente greco del dio latino Bacco). È la versione corretta di "The Son Bastard of Dioniso", un vecchio gruppo del bassista Jacopo Broseghini, con il quale aveva fatto un solo concerto. Quando il gruppo si è formato, è stato proposto e, una volta corretto l'errore in inglese, utilizzato.
www.tbsod.com