Metafisici, poetici, fondamentali... come fare a meno di Jim Morrison e dei Doors?
Nati artisticamente nel 1965 a Los Angeles, California, dopo un incontro tra Morrison e Manzarek, entrambi studenti di una scuola cinematografica, occasione nella quale Morrison (che sarà poi soprannominato il re lucertola per gli ammiccamenti sessuali con cui accompagnava le sue esibizioni) fece ascoltare a Manzarek la propria canzone "Moonlight Drive". Manzarek faceva parte di una band chiamata Rick and The Raven, mentre Krieger e Densmore suonavano con un gruppo chiamato The Psychedelic Rangers; i tre si conobbero ad una lezione comune di meditazione trascendentale.
La musica dei Doors tende a focalizzarsi attorno alle evoluzioni alla tastiera di Ray Manzarek, che era solito suonare con la mano sinistra le parti tipicamente associate con il basso elettrico, mentre Robbie Krieger alla chitarra suonava con delle influenze di flamenco, indiane, pezzi blues e di musica classica.
Il gruppo scelse il proprio nome da una frase di William Blake: "If the doors of perception were cleansed, everything would appear to man as it truly is, infinite" ("Se le porte della percezione fossero ripulite, ogni cosa apparirebbe all'uomo come realmente è: infinita").
I testi delle canzoni dei Doors sono influenzati anche dagli scritti di Aldous Huxley. Huxley faceva uso di allucinogeni come la mescalina, parallelamente a Morrison che frequentemente usava LSD. Altre influenze sulla poetica dei Doors sono rintracciabili nel pensiero di Friedrich Nietzsche.
Il 3 luglio del 1971, Jim Morrison è morto, forse per overdose (anche se l'episodio non è mai stato del tutto chiarito), mentre era a Parigi. Gli altri membri del gruppo continuarono nell'attività artistica ed incisero altri due albums, Other Voices e Full Circle, senza però ottennere gli stessi successi avuti con Morrison.