Biografia da Wikipedia
Insieme a Led Zeppelin, Deep Purple, Judas Priest e pochissimi altri, i Sabbath appartengono a un ideale Olimpo dei padri fondatori dell'heavy metal e sono da contarsi fra i gruppi più influenti della storia del rock in genere.
La formazione originale, costituita da Ozzy Osbourne (voce), Tony Iommi (chitarra elettrica), Geezer Butler (basso) e Bill Ward (batteria) subì numerose trasformazioni nell'arco della lunghissima carriera del gruppo, che nacque nei tardi anni '60 e incise l'ultimo album nel 1998.
I Black Sabbath nacquero alla fine degli anni '60 a Birmingham in Inghilterra (patria anche dei Led Zeppelin e di altre importanti band hard rock dell'epoca). Il gruppo era inizialmente blues rock e si chiamava inizialmente Polka Tulk Blues Band o semplicemente Polka Tulk, in seguito trasformato in Earth; quest'ultimo nome venne sostituito quando Geezer Butler (tra l'altro grande appassionato dei romanzi di magia nera di Dennis Wheatley), scrisse una canzone sull'occulto dal titolo Black Sabbath (sabba nero), probabilmente ispirandosi a un film horror con Boris Karloff.
Al nuovo nome si accompagnò una transizione dal blues rock a un suond nuovo, prima con elementi di folk europeo e poi con toni sempre più cupi, fino a una soluzione inedita per la quale i Sabbath sarebbero diventati famosi e sarebbero stati additati come pionieri dell'heavy metal in genere e del doom metal in particolare. Questa trasformazione fu, a quanto si narra, in parte casuale: dopo un film horror visto insieme, Osbourne avrebbe detto a Butler: "se la gente paga per vedere film che spaventano, non pensi che pagherebbero per ascoltare musica che spaventa?" A prescindere che questa leggenda sia vera o meno, è facile leggere nella musica dei Black Sabbath la risposta rock alle atmosfere gotiche, demoniache e angosciose dei film horror.
Nel 1969 i quattro trascurarono per breve tempo il progetto Sabbath; Iommi suonò con i Jethro Tull e Osbourne con i Magic Lanterns. Tuttavia, il 13 febbraio del 1970 fu pubblicato per l'etichetta Vertigo l'album di debutto della band, l'omonimo Black Sabbath.
L'album Black Sabbath ebbe un grande successo (n.8 nelle classifica di vendite inglesi e n.23 in quelle americane), superato dal successivo Paranoid, sempre nel 1970 (n.1 nella classifica inglese), conquistando migliaia di fan in tutto il mondo. Molti dei brani in seguito considerati "classici" del gruppo appaiono proprio in Paranoid; in particolare, vale la pena di citare il brano omonimo, Iron Man e War Pigs.
I contenuti dei brani di questo album rivelano abbastanza esplicitamente l'interesse dei Sabbath per l'occulto e la magia nera, trattati da tutte le liriche. Sebbene cenni alla magia o all'occulto si possano trovare anche nei lavori di altri gruppi dell'epoca, come i Led Zeppelin o i Doors, nessuno eguagliava i Sabbath sia per l'insistenza su questi argomenti che per il modo diretto in cui erano affrontati, come nel brani N.I.B. di Black Sabbath: "My name is Lucifer/Please take my hand" ("il mio nome è Lucifero, prendi la mia mano"). Non è difficile immaginare che questo tipo di testi portassero ai Sabbath numerose critiche, accuse di satanismo e in generale la disapprovazione di molta parte dell'opinione pubblica; tuttavia, apparentemente, questo non fece altro che contribuire al fascino che la band esercitava sul suo vastissimo pubblico di giovani.
Fra le innovazioni che caratterizzarono lo stile dei Sabbath, alcune furono accidentali. Iommi aveva subito un incidente in una fabbrica che lavorava fogli di metallo, perdendo i polpastrelli di anulare e medio della mano sinistra. Dopo aver provato a costruirsi delle protesi artigianali con tappi di plastica, decise di accordare la sua Gibson un tono e mezzo più bassa del normale, in modo che le corde risultassero meno tese. Butler si adattò abbassando il toni del suo basso. Per questo motivo i Black Sabbath furono forse il primo gruppo a operare quello che in seguito venne indicato come downtuning, una pratica che in seguito divenne quasi standard nei gruppi metal.
Nel 1971 i Black Sabbath pubblicarono un terzo album di grandissimo successo, Master of Reality. In questo lavoro si può cogliere un mutamento di suono importante; vengono introdotte sonorità meno cupe (per esempio strumenti acustici, come il flauto suonato da Iommi in Solitude). Questi cambiamenti gettano le basi per quella che verrà descritta da molti critici come una transizione verso il rock progressivo, e che molti fan "hard core" identificano come il declino del gruppo.
L'album Black Sabbath, Vol. 4 del 1972 viene oggi considerato da alcuni come un album di rock progressivo. Il brano più celebre è Changes, in cui Osbourne canta accompagnato solo da piano e archi; evidentemente, si tratta di un lavoro molto lontano dai canoni dell'hard rock e dell'heavy metal.
In quest'epoca, i Sabbath erano uno dei gruppi più famosi del mondo, e l'affluenza ai loro concerti era paragonabile solo a quella di pochissime altre superstar. Nel 1973 pubblicarono Sabbath Bloody Sabbath, album caratterizzato da atmosfere progressive ancora più nette; non a caso, Rick Wakeman degli Yes compariva alle tastiere in diversi brani. Fra i brani più evidentemente progressive si possono citare l'acustica Spiral Architect e A National Acrobat.
Nel 1974 iniziò per la band un periodo molto difficile. Tutti i membri avevano seri problemi di dipendenza da droghe e nacquero anche molte difficoltà nei rapporti col manager (Don Arden, suocero di Osbourne). Un cambiamento di etichetta (da Vertigo a WWA) fece slittare l'uscita del nuovo album, Sabotage (pubblicato nel 1975). Anche dal punto di vista musicale il gruppo appariva confuso, forse anche a causa dell'eccesso di sperimentazione (in Sabotage appaiono canti gregoriani e cori di monaci). L'album Technical Ecstacy del 1976 fu il primo vero fallimento commerciale della band, e non entrò neppure in classifica negli USA. È un album stracolmo di musica d'orchestra, sintetizzatori, e persino una canzone in stile Beatles del batterista Ward. Per quanto alcuni considerino positivamente Technical Ecstacy come molto ambizioso e innovativo, esso contribuì a disilludere definitivamente i fan della formula tradizionale "Sabbath", già piuttosto perplessi sui lavori precedenti.
Nel 1977, al termine del tour di Technical Ecstacy, Osbourne abbandonò il gruppo, anche seguito di tristi vicissitudini personali (la morte del padre, il divorzio dalla moglie e problemi derivanti dalla sua dipendenza da alcool ormai incontrollabile). I restanti membri del gruppo arrivarono a incidere un album con il cantante Dave Walker (ex Fleetwood Mac), seguito nel 1978 da Never Say Die!, con il rientro di Osbourne alla voce. Never Say Die! fu un altro lavoro estremamente controverso; molto poco metal e in linea con lo stile originale del gruppo, conta una propria schiera di ammiratori che lo considerano il miglior album dei Sabbath. In ogni caso, vendette molto poco. Ne; 1979, a causa di conflitti con gli altri membri della band, Osbourne fu "cacciato" (e iniziò una carriera solista che, forse paradossalmente, fu di grande successo, sicuramente una delle più illustri carriere soliste del metal).