Enrico Capuano, già cantautore militante nella metà degli anni '90, ex allievo di Giovanna Marini, impegnato politicamente, oggi - con i due ultimi album "Tammurriata rock" e "Lascia che sia" - porta in giro con la sua band (la Tammurriata Rock, consolidatasi dopo anni di attività live) un originale commistione di folk italiano - dalla tarantella al salterello - con i moduli espressivi del rock; in particolare, c'è uno sguardo attento (e debitore) nei confronti del progressive rock italiano, specie la PFM, che lo stesso Capuano ha definito uno de suoi gruppi del cuore; è un tentativo di accostare alla tradizione popolare la matrice metropolitana di un genere come il rock che, stando sempre alle riflessioni di Enrico, sta ormai diventando un nuovo sound "popolare"; informazioni maggiori, con relativi articoli e note, sono rintracciabili sul sito ufficiale www.enricocapuano.com
in particolare, mentre in "Tammurriata rock" la matrice rockeggiante ed elettrica è più viva, in "Lascia che sia" (da molti stimato come il lavoro più maturo di Capuano) le sonorità popolari prendono maggiormente spazio, anche grazie al continuo uso delle parole come in filastrocche e motivetti popolari, ripetuti nei finali dei brani (anche dal vivo) come una sorta di "mantra metropolitano" (definizione tratta da un articolo sul sito); "Lascia che sia" cerca anche di rendere discograficamente l'atmosfera che si respira nei concerti, ma naturalmente è proprio dal vivo che la carica trascinante della Tammurriata Rock (anche pronta al gioco e all'improvvisazione per strepitosi squarci di danza popolare) rende appieno!
Enrico è stato chiamato tre volta per il Concerto del Primo Maggio (compreso quest'anno), e ha partecipato nel 2003 - insieme ad altri musicisti italiani - a "Il cielo sopra Baghdad", nell'ambito di un tour precedente lo scoppio della guerra