Charles Henri Jean, detto D'Avray, nacque a Sèvres il 9 settembre 1878 e morì il 7 novembre 1960 a Parigi, dove è sepolto nel cimitero del Père-Lachaise. E' stato uno dei massimi chansonnier anarchici francesi, anche se la sua opera appare attualmente pressoché dimenticata.
Nel 1950, nella sua " Histoire du Mouvement Anarchiste en France", Jean Maitron, grande storico del movimento operaio francese, scriveva:
"Charles d'Avray si unì all'anarchismo all'epoca dell'affare Dreyfus, decidendo di servirsi della canzone 'per far meglio conoscere l'ideale anarchico'. Dopo due anni di incertezza, giudicò che portare le sue canzoni in giro (concerti, recitals ecc.) fosse la miglior forma di propaganda; si mise al lavoro, e in un solo anno compose ottanta canzoni, sia i testi che la musica. I manifesti con cui annunciava i suoi spettacoli recano tutti la dicitura: 'Avec le passé détruisons le présent pour devancer l'avenir' (assieme al passato, distruggiamo il presente per precedere il futuro). Ognuna delle sue 'conferenze cantate' comportava del resto tre tipi di canzoni:
a) Quelle che avevano come scopo "distruggere il passato": "Les Géants sur l'Eglise", "Les Favorites" sulle cortigiane, "Les Monstres" sull'aristocrazia, "Des Pyramides aux Invalides" su Napoleone I, "Bazaine" su Napoleone III, ecc...;
b) Quelle rivolte contro la III Repubblica: "Ne votez plus", "Bas Biribi", "Magistrature", "Militarisme", "Procréation consciente", "Monsieur Schneider et Cie", ecc... ;
c) Quelle, infine, che esaltano la società libertaria di domani: "Amour et Volonté", "L'Homme libre", "Le Premier Mai", "Le Triomphe de l'Anarchie", etc...
Ogni canzone veniva da D'Avray collegata alla seguente con una breve argomentazione del cantautore-conferenziere, che poi suscitava il pubblico a intavolare un dibattito libero. D'Avray non interruppe mai la sua attività, aprendo anche un locale, "Au bouquet de Montmartre" , che ancora adesso continua la sua opera. "