I Banana Tacos nascono nel marzo del 2003 in un ristorante messicano a Venezia. I fondatori del gruppo sono i giovani torinesi (castagnetesi per la precisone) Riki “Joey Banana” Sarà e Grezzo “Joey Banana” Pavia, casualmente in vacanza nella città lagunare.
I due pensano inizialmente a un progetto in cui si sarebbero dovuti alternare musica e spogliarelli a feste di addio al nubilato. La seconda idea viene rapidamente scartata (gli spogliarelli avrebbero richiesto infatti troppi sforzi fisici per rimettersi in forma) e si decide di concentrarsi sulla musica.
Riki e Grezzo iniziano a scrivere canzoni su canzoni, le idee arrivano a grappoli, ma presto sorge un problema: non sanno come suonare.
Così i Banana Tacos entrano nella “Fase Righeira”, caratterizzata da basi elettroniche e incisioni molto casalinghe.
La svolta arriva con l’incontro con Daniel “Il Mago della Musica” Bestonzo, un polistrumentista dal talento innato, che ha studiato pianoforte al Conservatorio e al Centro Jazz, ma è in grado di suonare ottimamente anche batteria, basso e chitarra, ha militato e milita in numerosi gruppi torinesi (Blue Days, Antigma, Nerovinile...) e possiede una piccola sala d’incisione artigianale, “L’Isola della Musica”.
Dalla fine del 2003 i Banana Tacos diventano così una vera e propria band: Riki e Grezzo sfornano un’idea dopo l’altra, scrivono e cantano, mentre Daniel è direttore d’orchestra e anche orchestra: li coordina, incide uno strumento per volta e miscela il tutto.
Il risultato è molto eterogeneo, sperimentano i generi più svariati sempre conditi da una tecnica musicale piuttosto elevata e da testi all’insegna di umorismo surreale, giochi di parole e citazioni ironiche.
Anche le cover presenti nel repertorio sono molto spiazzanti: si va da Cristiano Malgioglio a canzoni socialiste di inizio ‘900.
Utilizzando una tecnica di marketing geniale e innovativa, il cosiddetto passaparola, e suonando in giro accompagnati da musicisti sempre diversi, i Banana Tacos sono riusciti a diffondere rapidamente le loro canzoni nel Torinese e anche in altre città italiane, guadagnandosi l’ammirazione di migliaia, forse milioni, di fans (15 secondo la questura).
A Giugno 2007 vincono il concorso "Resistenza Elettrica" con la canzone "Avesse fatto il capostazione". Sconcerto nel mondo della musica.
Il 25 aprile 2008, con Ghezzo al violino, Buddy Johnson alla batteria e Sciolla al basso, suonano in piazza Castello a Torino per la Festa della Liberazone davanti a più di mille persone, prima di musicisti come Gianmaria Testa, Eugenio Finardi, Lou Dalfin, Yo Yo Mundi, Mao, Marlene Kuntz e altri.
La sera dello stesso giorno (con ospite Mela alle percussioni), aprono il concerto dei Lou Dalfin in piazza a Venaria.