Esiste anche una piccola imbarcazione, la Iubal, sei metri per tre, costruita a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale in un piccolo quartiere di Ocrida, cittadina nata sull’omonimo lago che ha un versante albanese e uno macedone. Nata per brevi tragitti lacustri, ora è in balia di onde mediterranee con una ciurma di musicisti a bordo che per ricavare spazio hanno appeso gli strumenti all’albero maestro (compreso il contrabbasso!). Per fare entrare il pianoforte sottocoperta si sono dovuti liberare di letti, provviste e baracchino. Andati alla deriva, non gli resta che appendersi anche loro e suonare un lento alla tempesta sperando che si plachi. Così facendo, in una notte di gennaio, le onde prendono il tempo di un valzer e li adagiano sulla spiaggia di un’isola perduta dal mare che, come loro, non sa nuotare.
Sito ufficiale