Raoul Vaneigem (Lessines, 21 marzo 1934) è un filosofo, scrittore e giornalista belga il cui nome è indissolubilmente legato allo sviluppo dell' Internazionale Situazionista.
Raoul Vaneigem è nato il 21 marzo 1934 a Lessines, in Belgio, nella regione ex mineraria del Borinage resa celebre dalla predicazione mistica del giovane Vincent Van Gogh, che ne ritrasse la difficilissima vita e le figure. È figlio unico di Paul Vaneigem e Marguerite Tilte. Dopo gli studi superiori al liceo classico di Ath, si iscrive nel 1951 alla Libera Università di Bruxelles, dove segue i corsi di filologia romanza e di letteratura francese, laureandosi nel 1956 con una tesi sul ’’poeta maledetto’’ Lautréamont.
A partire dallo stesso anno 1956, Raoul Vaneigem insegna letteratura francese all’ ‘’école normale’’ di Nivelles, posto che tiene fino al 1964. Nel frattempo si precisano in lui i cardini del suo pensiero e della sua attività politica, che lo avvicinerà all’ Anarchismo. I suoi campi d’azione sono tra i più svariati, e ne fanno una personalità assolutamente poliedrica, dall’Urbanistica addirittura alla canzone: nel 1960 scrive, assieme ad un gruppo di operai belgi in sciopero e su musica composta da Francis Lemonnier, una canzone ancora oggi celebre per il suo contenuto rivoluzionario, La vie s’écoule, la vie s’enfuit (“La vita scorre e fugge via”), che fu poi interpretata anche da un’artista del calibro di Gilles Servat.
Al 1961 risalgono i primi contatti di Vaneigem con l’Internazionale Situazionista, fondata nel 1957 da Guy Débord. Vaneigem vi aderisce introdotto da Henri Lefebvre e ne rimane membro di spicco fino al 1970, quando se ne allontana dando le dimissioni. Sempre nel 1961 gli nasce la prima figlia Ariane.
Nel 1964, e fino al 1972, Raoul Vaneigem è redattore dell’Encyclopédie du monde actuel. Nel 1977 nasce il secondo figlio Ariel, mentre il terzo, Tristan, nasce nel 1979. A partire dal 1986 è redattore dell’Encyclopaedia Universalis assieme a Hans-Magnus Enzensberger. Nel 1996 gli nasce l’ultima figlia, Chiara.
Raoul Vaneigem continua a vivere a Lessines, la sua città natale, una vita del tutto riservata e “sotterranea” che contrasta con la sua fama di rivoluzionario e di anarchico (per cui gli è stato coniato il soprannome di Vampire du Borinage).
Come detto, la partecipazione di Raoul Vaneigem all'Internazionale Situazionista inizia nel 1961 con due piccoli articoli nel n° 6 di Internationale Situationniste, e termina con il n° 12 della medesima rivista, pubblicato nel 1969. Fa parte del comitato di redazione della rivista dal n° 7 fino al n° 12, scrivendo non solo articoli firmati ma mettendo probabilmente mano a molti altri pubblicati anonimi. Nel 1967 scrive e pubblica quella che è la sua opera più famosa e che avrà grande importanza nei successivi avvenimenti del Maggio francese: il Traité de savoir-vivre à l’usage des jeunes générations (Trad. italiana: Trattato di saper vivere ad uso delle giovani generazioni, 1a ed. italiana Vallecchi, Firenze, 1973), che rappresenta un passaggio obbligato per chiunque si interessi ai principi del situazionismo e che è passato alla storia per essere stato “il libro più rubato nel ‘68”. Sotto lo pseudonimo di Jean-François Dupuis, Vaneigem pubblica nel 1974 anche una Histoire désinvolte du surréalisme (“Storia disinvolta del Surrealismo”).
Riprendendo la posizione già sostenuta e sviluppata in proposito da Prosper Alfaric, Vaneigem si schiera a favore della tesi dell'inesistenza storica di Gesù, parlando, tra l'altro, della "favola cattolica e romana di un Gesù storico" ("La résistance au christianisme - Les hérésies des origines au XVIII-ème siècle", Fayard, 1993, pag. 104).
La bibliografia di Raoul Vaneigem non potrà mai essere completa, sia per la voluta abitudine di scrivere anonimamente o con fantasiosi pseudonimi (alcuni dei quali con nomi di donna), sia per il fatto che, per suo espresso principio, la maggior parte delle sue opere non è coperta da copyright ed è quindi di totale Pubblico dominio.
La frase tipica sulle pubblicazioni di Vaneigem è la seguente: Poiché persistiamo nella nostra inimicizia verso le regole della proprietà, ancorché intellettuale, questo testo non è sottoposto ad alcun copyright, sicché è riproducibile ovunque, anche senza citare la fonte. Anche per questo motivo è possibile scaricare integralmente diverse opere di Vaneigem da Internet, in francese o in traduzione nelle principali lingue.
it.wikipedia