Nato a Napoli, Quartieri Spagnoli, nell’ottobre del 1954.
Ex giardiniere del Comune, buon chitarrista e appassionato di rock, si avvicina alla politica con i “Disoccupati Organizzati” e fonda il gruppo dei “Banchi Nuovi”, con cui partecipa a feste dell’Unità, raduni e concerti autogestiti, più o meno nello stesso periodo in cui lo fa Pino Daniele.
Esordisce nel 1983 con l’album “Enzo Gragnaniello” e nel 1985 pubblica “Salita Trinità degli Spagnoli”: i due lavori passano quasi inosservati. Fa però centro pochi anni dopo con “Fujente”, primo grande successo.
Dopo un primo periodo “rock” passa ad una musica più intimista e raffinata, confermandosi uno dei più preparati e seguiti cantautori italiani, dotato di una particolarissima voce calda e roca.
Vince per ben tre volte la “Targa Tenco”, nel 1986, nel 1990 e nel 1999.
Il suo exploit, “Cu’ mmè”, successo galattico regalato a Mia Martini e Roberto Murolo, lo inserisce in pianta stabile tra i migliori autori d’Italia.